31. Hai avuto ciò che volevi, adesso devi avere ciò che ti serve

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Io e Julie camminiamo verso la scuola, il primo giorno dopo le vacanze natalizie.

Ha viaggiato molto e mi sta raccontando tutto ciò che ha visto.
"-E la cosa più bella della Francia è che quando-"
"-Luce dei miei occhi, non me ne può fregar di meno.-"
"-Ah va bene.-"

Si zittisce e continuiamo a camminare. Io sorrido, è tenera.

"-Però tu me lo volevi dire. Dai vai.-"
"-Stavo dicendo-" si riaccende "-la cosa più bella è che non ho pensato nemmeno un secondo ad Alex. Per tutto il periodo in cui siamo stati insieme sono stata meglio queste due settimane in cui non l'ho visto.-"
"-E io ti credo.-" l'avevo detto, aggiungerei. Ma meglio di no.

Le credo sul serio, perchè è riuscita a dire il suo nome senza emettere versi strani.

"-Però mi dispiace.-" le dico.
"-Pensavo fossi felice.-"
"-Che voi vi siate lasciati, si.-"
"-È una pausa. Non ci siamo lasciati.-" dice convinta.
"-Lo farete presto.-"

Ahia sono stata dura.

"-Intendevo, mi dispiace per te. Avevi così tante aspettative, è brutto che si frantumino dopo solo alcune settimane..-"
"-Si questo è vero, però ho avuto la prova che senza di lui riesco a vivere. E modestamente bene.-"

È nel pallone ed incoerente, non sta capendo più niente.

Siamo fuori scuola, ci tratteniamo nel cortile fin quando non suona la campanella. Mi allungo per vedere se stanno Tommy e Nath. Questi giorni non ci siamo mai visti per passare del tempo insieme ma ci siamo incontrati varie volte fuori casa.

"-E adesso?-" le chiedo. Deve prendere una decisione.
"-Non ne ho la più pallida idea. Per anni lui è stato ciò che volevo.-"

"-Julie hai avuto e provato ciò che volevi. Non è andata bene. Adesso devi avere ciò che ti serve.-"

"-E cosa mi serve?-"

Vediamo Tommy e Nath parcheggiare e venire verso l'entrata, suona la campanella e io richiamo Julie che si era imbambolata a guardarli.
"-Andiamo? Cosa guardi?-"
"-Un ragazzo-"

"-E chi?-" le chiedo curiosa e sorridente.

"-Tranquilla, non Nathan-"

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Siamo in mensa, noi quattro seduti al nostro solito tavolo. Beh il tavolo mio e di Julie, perchè loro non sempre si siedono con noi. Ma oggi si.

Io rubo le patate dal piatto di Nath, lui se ne accorge e mi slaccia le scarpe da sotto al tavolo. Julie che non stacca gli occhi fissi da Tommy e lui che se de accorge e si sistema i capelli ogni secondo, restando in silenzio.

Un pò questo per tutto il tempo.

Ad un certo punto vedo entrare in mensa un volto famigliare. Non ci credo, è la ragazza che incontro sempre ai miei armadietti. La stessa che non vedo mai dentro scuola. E sta venendo proprio verso di noi. Verso di me.

O almeno così credevo, perchè invece una volta arrivata prende il viso di Nath tra le mani e gli da un bacio a stampo sulle labbra.

Emmh cosa? What?

Lui si alza con l'imbarazzo sulle guance, non sa se dovrebbe farla sedere o no.
"-Emh ragazzi vi avevo detto che mi stavo sentendo con una. Si è trasferita da tre settimane.-" le accarezza una spalla.

Ma lei guarda dritto me. Mi sta... sfidando?

"-E ha un nome lei?-" dico guardandola ferma. Non mi ha voluto dire il suo nome e ora si presenta prepotente dal nulla.

"-Ester-" risponde lui e ci presenta.
"-Lui è mio cugino Tommy, lei è Julie e lei è-"

"-Anita.-" dice questa 'Ester' e restano tutti sorpresi.
"-Si ci conosciamo già.-" dico. Ma questa che vuole?

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