36. Nath è nervoso e nessuna è Julie

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Anita's pov

Caleb e Lena si coccolano sul divano con un film di sottofondo. Ogni tanto si guardano e quando si stanno per baciare prima ridono e poi si fanno il sollettico a vicenda.

E poi ci sono io, sulla poltrona accanto che cerco di concentrarmi sul film, il più brutto che abbia mai visto tra l'altro.

Eccoli... ridono, adesso il sollettico e poi...
"-Ma che film stupido!-" urlo giardando la tv.
"-Quel marinaio, tra tremila isole che ci sono, sbarca proprio sull'isola dove sta la ragazza. Che poi ovviamento non è mica un vecchietto con una gamba di legno, nooo deve essere un palestrato che ha sbagliato hobby. Adesso vuoi vedere che ci sono pure i delfini.-"

"-Anita...-" mi richiama mio fratello.
"-Si si. Scusate.-"

Lei sale sulla barca di lui e salpano in nemmeno due secondi. Non sapete che bisogna far riscaldare il motore prima? Ignoranti.

Caleb e Lena si avvicinano per baciarsi ma poi:

"-Guardate ci sono pure i delfini! Ma piuttosto metteteci i pinguini che sarebbero più realistici.-" butto qualche popcorn alla tv con la speranza che oltrepassi lo schermo e cechi la ragazza.

Mio fratello sospira e si alza prendendomi la ciotola dalle mani. "-Vado a prendere altri popcorn solo se poi te li metti tutti insieme nella bocca.-" annuisco in silenzio.

Va in cucina e io lo raggiungo.
"-Stavo pensando una cosa.-" gli dico.

Lui sta di spalle mentre riempe la ciotola.
"-Si dimmi.-"

Non so da dove partire, è un po' complicato. Ma è essenziale che lui lo sappia e che accetti, altrimenti sono spacciata.

Inizio a fare un giro di parlare talmente lungo che mi sono scordata pure io dove voglio arrivare.
"-Anita vai al punto. Ti ascolto.-"

Raccolgo le idee e inizio a parlare respirando dopo ogni singola parola. È così difficile fargli capire quanto è importante per me.

Ma invece acconsente.
"-Sul serio??-" dico entusiasta.
"-Si... ma a condizione che tu faccia attenzione. Se vuoi ti posso accom-"
"-No no, non ce n'è bisogno. Grazie!-" lo abbraccio felice e sorride anche lui, non penso l'abbia mai abbracciato cosi forte.

"-Va bene... ora torna di là, arrivo subito.-" mi dice.
"-Si certo.-" continuo a sorridere.
Non ci speravo per niente.

Torno sulla poltrona felice e io e Lena ci guardiamo. In silenzio.

"-Ci tieni tanto ad interromperci eh?-"
"-La notte sogno sempre nuove strategie per farlo.-" le sorrido amabilmente.

"-Non puoi andare in camera tua?-"
"-No, mi piace questa poltrona.-"

Se io andassi su, loro starebbero da soli e io non ho voglia di sentire. Niente.
Ho guardato dalla finestra casa di Tommy e le luci sono spente, non c'è. Quindi se non posso fermarli o scappare, mi unisco a loro.

'Unisco' in stanza. Lontana. Non una cosa a tre eh.

"-Se ti rode il fatto di non avere una vita sentimentale, non significa che devi rovinare la nostra. Lo so che sei sola... ma visto che ti ci sei abituata, non potresti uscire di casa ora?-" si sposta i capelli e io la guardo.

So che se adesso parlassi, mi uscirebbero talmente tante parole brutte che sarei obbligata a prenotare un pernotto di una settimana in chiesa.

"-Tranquilla, non sarò più un problema per te.-"
"-Perchè?-" mi chiede.

"-Ragazze ne ho prese due di ciotole. Una per noi e una per te.-" me la porge.

E ora che ho davanti a me così tanti popcorn, non ho più voglia nemmeno di commentare il film.

Read between the linesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora