9. Vomito, singhiozzi e fontane

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Io e Nathan usciamo da quella stanza buia tipo agenti 007, perché per qualche strano motivo mi dice di non fare rumore.

La casa è silenziosissima e ci sono poche persone, alcune stese sui divani o a terra, altre ancora mezze ubriache e altri completamente andati. Ma che festa è stata? Si sono divertiti come maiali questi.

Sgattaioliamo giù per le scale e vedo Nathan rilassarsi.
"-Se ne sono andati-" dice lui. Ma chi?
Sto per chiederglielo ma poi vedo Paul e che fa uscire tutte le persone dalla casa. Ormai è quasi completamente vuota e c'è un casino tremendo.

Si avvicina a noi e noto che anche lui ha una specie di taglio alla guancia. Ma hanno fatto tutti una lotta alla Jackie Chan?

"-Tranquilli se ne sono andati da molto tempo, Clarissa li ha cacciati-" MA CHI?

"-Che bastardo-" dice a denti stretti Nathan
"-Non ci pensare, alla fine ha avuto ciò che meritava-"
"-Si, ma ci ha rimesso Tommy-"

MA COSA CAZZO STANNO DICENDO??!

"-Qualcuno mi spiega?-" intervengo io.
"-In che senso?-" chiede Paul.
"-Non ricordi niente?-" continua Nathan.

Tutti e due mi guardano con un ghigno e mi mettono in imbarazzo.
"-Che cosa è successo? Cosa ho fatto per tutta la serata? E dove sono Tommy e Julie?-" sparo tutto d'un fiato.

"-Ti spiegherà tutto Nathan, ma io devo correre ad aiutare Clarissa a mettere tutto in ordine. Ci si vede ragazzi-" e corre su per le scale al piano di sopra.

Adesso mi sto innervosendo.
"-Allora?-" chiedo scocciata al ragazzo moro che ho davanti ma vedo che lui fissa il vuoto. Poi singhiozza un paio di volte.

"-Stai piangiendo? Ti è morto il criceto?-"
Ma non mi risponde. Singhiozza ancora.

"-Ehi parlo con te. Stai bene?-" ma lui si porta una mano alla pancia e dopo si piega in avanti, rimettendo tutto ciò che ha bevuto sulle mie scarpe. O meglio, sulle scarpe che mi ha prestato Julie.

"-È verde-" dice lui indicando il vomito e poi si accascia a terra. Chiude gli occhi ma poi li riapre e continua a fissare il vuoto.

"-Se devi vomitare di nuovo mi avvisi, così vomitaimo insieme?-"
"-Certo, tieniti pronta fra 2 minuti. Il vomito sta ancora salendo le scale mobili del mio esofago, ma fra poco si butterà dalla cima, finendo sul pavimento.-" dice lui tutto fiero ma anche molto serio. Singhiozzo.

Sembra il professore di letteratura: dice un sacco di cazzate ma le fa sembrare interessanti

Mi scoppia la testa, mi fa male la pancia, non riesco a stare in piedi per colpa delle scarpe e fatico a tenere gli occhi aperti. Mi brucia tantissimo la gola, così prendo un bicchiere a caso sul tavolo e bevo il contenuto, qualunque cosa sia questo liquido rosso. Lo so che non è igenico ma sto andando a fuoco.

Però appena lo assaggio, lo sputo immediatamente all'aria e colpisco anche Nathan che è ancora accasciato a terra.

"-Prima lo starnuto, adesso mi sputi in faccia. Se devi pisciare dimmelo prima, così mi tolgo dai paraggi-" dice mentre sbadiglia.

Che vergogna.

Però il mal di pancia aumenta e credo che quel liquido rosso fosse un alcolico. Che genio che sono. Mi sto ubiacando involontariamente.

"-Vado a casa. Dove è Caleb?-" dico nauseata.
"-Li-" mi indica un divanetto nell'altra stanza dove sta Lena seduta su Caleb e quest'ultimo è sdraiato senza maglietta.

Oddio che schifo. Di certo non lo vado a svegliare.
Io però in qualche modo devo andare a casa, lui sicuramente dormirà fuori, probabilmente a casa di Lena. È questo il bello di non vivere con i genitori: puoi fare quello che ti pare.

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