7. Ma sei la stessa Tita?

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Anita's pov

I giorni passano velocemente. Scuola, compiti, casa, tv, divano, computer, letto, scuola, compiti, ecc.
In loop.

L'altro giorno Julie era venuta per passare la serata a casa mia e mi aveva vista abbracciata a Tommy. Le ho detto tranquillamente che mi aveva invitato al parco e la figuraccia che avevo fatto.
Le ho parlato della festa e lei non ne sembrava stupita. Sapeva che sarebbe stata un festa strafiga, per questo fu tanto felice che io ci volli andare; non me la sono sentita di tirarmi indietro, così le ho detto che ci sarei andata comunque.

Dopo aver seguito tranquillamente le lezioni, vado in mensa. Vedo Julie seduta ad un tavolo da sola che mi aspetta e mi vado a sedere anche io.
"Ehi Tita, scusa se oggi non mi sono fatta vedere ma stamattina sono arrivata in ritardo"
"Tranquilla, fa niente" sorrido io.
Mentre parliamo un po' di tutto, mi viene in mente una cosa.

"Julie ma con chi ti sedevi qui a mensa, quando io ero in California?"
Fa una faccia strana e ingoia il boccone che stava masticando.
"Di solito mi sedevo sempre a questo tavolo ed erano gli altri a sedersi qui. Oppure quando me lo chiedevano andavo a quel tavolo" mi indica con la forchetta un tavolo più avanti. È strapieno di gente, alcuni sono seduti sul tavolo, altre ragazze sono sedute sulle gambe dei ragazzi e fra quel mucchio di gente riesco a scorgere Paul, Tommy e suo cugino Nathan.
"Perché non te lo chiedono più?"
"In realtà continuano a farlo ma sono io che dico di no"
"Se è per me, stai tranquilla. Vai pure" dico giocando con le crocchette nel piatto.
"Tu ci verresti con me?" mi chiede alzando un sopracciglio.
"Bhe... non credo che-"
"Allora io non ci vado." dice decisa. Lo sta facendo di nuovo. Si sta limitando per me. La sto ostacolando.
"E invece io voglio andarci. C'è Tommy, magari potremmo parlare con lui." dico io alzandomi ma noto che lei non si muove.
"Ma sei seria?"
"Certo! Andiamo."
"Ma sei la mia Tita? La stessa Tita che in seconda elementare si è messa a piangere perché un bambino ti aveva preso la mano?" mi guarda scioccata.
"Alza quel bellissimo culo e andiamo!"

Si rassegna e andiamo verso il tavolo dei vip, anche se nessuno si accorge che siamo arrivate. Ad un certo punto Tommy ci nota e gli si illuminano gli occhi.
Dalla parte destra, a partire da destra, sono seduti un ragazzo, due cheerleader, Paul, un posto libero, Tommy, Nathan, il ragazzo degli appunti di Julie e altri due ragazzi che non conosco.
Julie saluta tutti con un -ciao ragazzi- generale e poi si va a sedere al posto libero, accanto a Tommy. Posso vedere di qua che sta sorridendo e che è diventato nervoso, ma poi posa lo sguardo su di me che sono rimasta in piedi come una stupida.
Ci pensa un attimo ma poi parla
"Anita, vieni a sederti qua tanto io ho finito di mangiare" dice alzandosi. Mi dispiace, sono sicura che moriva dalla voglia di stare vicino a Julie.

Vorrei dire che non importa, ma se lo facessi l'attenzione ricadrebbe su di me. Così mi vado a sedere tra Julie e Nathan. Parlano un po' di tutto e sento lo sguardo di Nathan su di me ma faccio finta di niente.

"Allora... sei Anita giusto? Non ti avevo mai vista" mi chiede una cheerleader che ho davanti.
"Si, ci siamo scontrati il primo giorno" dice Paul sorridendomi.
Sto per parlare ma il ragazzo degli appunti di Julie, mi sembra che si chiami Luglio, mi precede: "È la ragazza dello scambio culturale. È Italiana" risponde lui. Poi iniziano a parlare dell'Italia, di quanto sia figo lo scambio culturale e di quanto faccia schifo il cibo della mensa.

Vedo che Julie sposta lo sguardo da Paul a Luglio, da Luglio a Paul e poi sposta lo sguardo su di me. Sicuramente è confusa, mi ha fatto lo sgurdo da -che cazzate stanno sparando?- e io faccio spallucce.

"Allora dimmi, da quale parte dell'Italia vieni?" mi chiede la cheerleader e tutti mi guardano e si zittiscono per ascoltare la mia risposta.
"Ehm... i-io devo andare" faccio per alzarmi ma Nathan mi prende un braccio e Tommy appoggia le mani sulle mie spalle, incitandomi a sedermi.
"Non è italiana" dice Tommy e vedo lo sguardo stupito di Luglio.
"Allora da dove vie-" dice Paul ma viene bloccato da Julie.
"Venite tutti alla festa?" dice ad alta voce per cambiare discorso. Se sapessero che prima abitavo qui, mi farebbero le solite fastidiose domande come -Perché non ti avevo mai notata?- oppure -Perché ti sei trasferita?- alle quali io non voglio rispondere.

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