capitolo 5-Vacanze Natalizie

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Ricordo il primo momento in cui ti ho guardato venire verso di me e mi sono reso conto che il resto del mondo sembrava sparire quando ero con te.

-Cassandra Claire

  L'autunno da un giorno all'altro ha ceduto il posto all'inverno che con largo anticipo e molta prepotenza si è fatto strada gelando ogni angolo della città.

Gli aghi dei pini ingialliti e le foglie che rivestono le strade sono completamente ghiacciati e scricchiolano sotto il peso delle scarpe, tutto è ricoperto da uno spesso strato bianco e solido di acqua e i tombini sono diventata la principale causa d'infortuni nel campus, ci si potrebbe pattinare sopra se la superficie lo consentisse. Non credo di aver mai visto tanta gente massaggiarsi il sedere come nell'ultimo periodo.

Al momento la situazione è tanto critica da farmi ricorrere alle calzamaglie sotto i jeans.

Logan mi prende in giro per il mio continuo lamentarmi del freddo ma mi stringe comunque nel suo abbraccio nella vaga speranza di tenermi al caldo mentre ci dirigiamo verso la caffetteria del campus ber bere una cioccolata calda con i suoi amici.

Non ne ho propria voglia, Logan sembra davvero non riuscire in nessun modo a rimanere a casa, in solitudine per più di un paio d'ore, comincia lentamente a impazzire; sposta mobili, cambia sistemazione alle sue cose, perfino per studiare preferisce una delle tante biblioteche, più affollata è, meglio studia. Come se avesse una sorta di bisogno costante di avere qualcuno intorno per il solo gusto di scherzare o parlare. È la qualità che più ho apprezzato in lui fin da subito, mi distoglie dalla mia monotonia e dalla mia voglia di rintanarmi a casa.

Ogni volta che esco con lui è sempre un'esperienza nuova. Anche solo bere un drink diventa qualcosa di totalmente in aspettato, un attimo prima sto bevendo tranquillamente un mojito e quello dopo sto già guardando Finn mentre penzola su un ramo come una scimmia. So quali sono le sue intenzioni iniziali ma con lui nessuno sa mai com'è la fine di quella stessa serata. A volte però vorrei soltanto che si fermasse, per guardare un film, o più semplicemente a fare niente.

Sono una pantofolaia, per quanto la sua pazzia possa contagiarmi niente per me sarà meglio che stare a casa arrotolata nelle coperte, guardando la tv mentre ordino cibo online insieme a Paris a evitare persone e responsabilità.

Appena entriamo nella caffetteria, vengo investita da un'ondata di caldo seguita da un dolce aroma zuccheroso nell'aria. Getto un'occhiata al tavolo e la mia attenzione ricade su Emma e Olivia che alzano la mano felici di vederci insieme a Cody e Finn, i loro rispettivi fidanzati. Ricambio la cortesia ma l'idea di un buon piatto di cibo asiatico al caldo mi appare sempre più invitante e ahimè lontana nonostante il mio stomaco ne sente un bisogno quasi vitale.

Vorrei trovare le parole per spiegare a Logan che non potremo mai andare d'accordo io e le sue amiche. Sono talmente adorabile e socievoli che non mi stupisce che siano quasi venerate da chiunque abbia avuto modo d'incontrare ieri ma pare che per essere loro amica io debba per forza rivelare ogni cosa della mia vita, su Logan, sull'università, sui miei amici Italiani e sulla mia famiglia. Niente è escluso, nel gruppo si condivide tutto e io ho semplicemente scelto di non farne parte.

Mi siedo tra Logan ed Emma, mi rincuora sapere che almeno oggi non ci siano divisioni di genere, seppur la mia cioccolata calda al Rhum non è passata esattamente inosservata come ho sperato. Bere sarà stupido ma morire per ipotermia di più.

Tutti sembrano presi dal discorso vacanze, parlano di questa baita con il camino e la piscina riscaldata al coperto a pochi passi da una pista sciistica abbastanza modesta ma adatta alle loro scarse abilità sciistiche.

"Voi verrete in coppia?" Domanda Finn dandolo quasi per scontato.

"No." Rispondo di getto scuotendo la testa prendendo deliziata un altro sorso dalla mia cioccolata sotto gli sguardi degli altri, incluso quello di Logan che mi fanno intuire che forse si aspettavano un'altra risposta.

"Io torno a Roma per le vacanze, le feste le passo in famiglia. E' una tradizione," Poso la tazzina sorrido lievemente, annuiscono percependo forse la mia stessa sensazione di disagio per tornare il più in fretta possibile al loro discorso spazzando con le chiacchiere il silenzio imbarazzato creatosi.

Bevo molto lentamente la mia cioccolata, annuisco di tanto in tanto a ciò che Emma dice quando punta lo sguardo nel mio, come se volesse beccarmi in flagrante mentre non l'ascolto. Mi sforzo di fare del mio meglio, ma rappresento un'anomalia qui in mezzo.

Nessuno sembra soffermarsi sulle cose o aver problemi nel parlare. Li invidio perché per quanto l'atmosfera quasi lo richieda io me ne sto sulle mie come sempre, perfino con Logan il tutto è un mistero dietro l'altro un continuo sfuggire alla sue domande con un sorriso o una battuta. Questo crea da sempre un muro tra me e chi mi sta intorno e non molto spesso uno dei due riesce a superarlo.

Stando tra coppie e sempre più palese quanto siamo diversi da tutti gli altri noi due, stiamo vicini molto più di loro ma io non finisco le sue frasi come invece fa Finn con Olivia, ne tanto meno potrei mai ordinare per Logan come fa Emma con Cody e sperare d'indovinare alla perfezione ciò di cui ha voglia. Ma sopratutto, con molte probabilità non sarò mai in grado di scendere a compromessi con lui come invece viene naturale alle due coppie. Nonostante questo non posso evitare di guardarli con una certa diffidenza, per quanto Cody sembri davvero follemente innamorato di Emma ogni volta che è con lei tanto da farmi dubitare ai miei stessi occhi per gli sguardi devoti che le rivolge, non posso trascurare che ha avuto una breve relazione con Paris, la stessa che mi ha permesso di conoscere Logan e che non sdegna di regale attenzioni alle altre nonostante ci tiene sempre a sottolineare che le altre non sono ne saranno mai la sua Emma.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora