6-Logan

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  Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti.
- Charles Baudelaire

Sono stata sottoposta a due colloqui prima di essere assunta, il primo con Joanne Bean e il secondo da suo padre, che sospetto non abbia molta fiducia della figlia, diciamo anche per nulla e ha voluto testare l'affidabilità delle sue parole con un interrogatorio.

Il signor Bean è un anziano signore per nulla carino e dolce, è più che altro un brontolone pignolo e capriccioso come un bambino che si aggira per la piccola libreria dando ordini a destra e manca clienti inclusi, scuotendogli l'indice raggrinzito davanti la faccia ogni qualvolta tengono un libro il mano per più di due minuti rovinando, a detta sua, la copertina o ripongono il volume a pochi centimetri di distanza da dove lo hanno preso. Ma sopratutto quando lo mettono nel genere o nella lettera di appartenenza sbagliata. Con una giornata no, quello può essere il motivo per cui vieni sbattuto fuori o almeno così mi racconta Melissa, la mia nuova collega.

Fortunatamente, sua figlia lo tiene lontano il più possibile dall'attività per evitare di far fuggire la clientela ma lui è ostinato e non avrebbe consentito a nessuno di lavorare lì previa supervisione.

Per tutto il mio primo giorno, non fa che girarmi intorno con fare guardingo peggio di una guardia carceraria gettandomi occhiatacce ogni qualvolta tengo un libro in mano più del necessario. Mi sono trovata indecisa, non conoscendo la trama su dove posizionare Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut se tra i fantascientifici o i distopici (decisamente tra i secondi) e la sua voce irsuta ha raggiunto frequenze sonore comprensibili solo dai cani ma abbastanza minacciose da farmelo posare subito nell'attesa.

È stato subito chiaro che non ci saremmo stati simpatici ma questo lavoro mi serve ed è proprio adatto ai miei orari perciò ho sorriso e risposto gentilmente a ogni occhiataccia e ho toccato i libri il meno possibile sotto lo sguardo comprensivo della figlia. Pensa al Burger King mi sono detta, niente può essere peggio.

La cosa positiva del nuovo lavoro è l'estrema vicinanza a l'ufficio di Zayn, che mi concede una sosta e non più il lungo tragitto fatto di metro o autobus o spesso entrambi è anche per questo che avrei fatto bene a sopportare e cercare di risultare simpatica.

Nonostante gli sbuffi e i rimproveri, a fine giornata, ottengo la sua benedizione nonostante ormai le speranze se ne stavano sotto terra insieme al mio buon umore, sotterrato dallo stesso signor Bean.

Il lavoro non è faticoso, occupa solo tempo che dovrò ricavarmi in qualche altro modo per studiare ma tutto sommato può andarmi peggio.

Dopo due giorni riesco già a gestire tranquillamente i turni in libreria in completa autonomia, infondo non devo fare altro che impilare qualche libro, fare qualche scontrino e guidare qualcuno nella scelta di un libro. È il lavoro perfetto per me, non posso combinare troppi guai qui, è decisamente a prova d'imbecille.

Alle sette in punto, messa in ordine la vetrina con le nuove uscite del mese posso andare via. A quest'ora la strada è semi deserta in questa zona, e se non fosse per la musica proveniente da qualche Pub l'unico rumore sarebbero il silenzio e le rade macchina che passano sfrecciando di tanto in tanto.

È come se le giornate qui a Cambridge finissero prima e che tutti a quest'ora sono già nelle loro case ma la realtà è che tutti preferiscono rintanarsi in luoghi caldi e al coperto.

Davanti la porta del mio alloggio, scorgo il ciuffo di capelli ribelli di Logan e qualche passo dopo anche la sua figura poggiata pigramente contro la ringhiera delle scale, accartoccio il pacchetto di patatine e lo infilo nella tasca della giacca.

"Ehi, abbiamo un appuntamento e mi sono dimenticata?" Domando confusa avvicinandomi a lui che alza la testa dal cellulare riponendolo a tentoni nella tasca anteriore dei jeans.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora