9-Sei una criminale!

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 Quasi tutti hanno avuto un angolo di dolore segreto, condiviso con nessuno.
-John Steinbeck

Con l'inizio di dicembre le strade hanno iniziato a riempirsi di luminarie e alcuni chioschi in legno  sono già stati allestiti e si sono dati alla vendita di dolciumi natalizi. Nonostante a Natale manchi ancora un pezzo l'atmosfera Natalizia risiede in ogni angolo della città e sembra proprio che io non possa sfuggirgli.

Fin da bambina ho sempre amato il Natale, infondo alla strada dove ho casa a Roma c'è un vecchio negozio di articoli sportivi che ha chiuso, con sommo dispiacere, proprio prima che partissi per trasferirmi qui. Ogni anno l'otto dicembre tirava fuori il suo babbo Natale alto un metro e mezzo con la sua campanella dorata in mano. Fin da bambina ho adorato quel negozio solo per il simpatico pupazzone , ed è sempre stato l'inizio ufficiale  del Natale.

Con il tempo non hanno mai cambiato il vecchio babbo natale che ha iniziato a mostrare gravi difficoltà economiche in linea con la crisi economica anche lui a quanto pare, con il suo vestito sbrindellato e la campanella con la vernice scrostata ma ha continuato a essere il mio punto di riferimento. Più dell'albero di Natale o del presepe messi a piazza San Pietro. Sono sempre stata eclettica.

In Inghilterra l'aria natalizia è molto più invadente, molte più illuminazioni, decorazioni o qualsiasi altra cosa a tema natalizio possa esser venuta in mente all'essere umano. Tutto ciò che ho sempre visto solo in televisione adesso è a portata di mano in varianti ancora più folli. Eppure il mio spirito natalizio sembra essere ancora assopito da qualche parte. A giudicare dalla neve degli ultimi giorni non mi sorprende se fosse rimasto sepolto lì in mezzo insieme alla bicicletta di Paris che non ha retto la gelata.

Affondo i piedi nella neve che mi ricopre abbondantemente le caviglie. Fatico a camminare tra i vestiti che mi ingessano il corpo e la pesante borsa che mi trascino dietro che mi rende ancora più instabile. Non avrei mai creduto di arrivare a uscire con dei doposci turchesi raso terra e il pigiama in pile sotto i Jeans. Sembro aver preso di botto dieci chili.

Quando arrivo vicino l'ufficio di Zayn la situazione precipita in fretta, gli spazzaneve sembrano aver completamente dimenticato il già abbastanza stretto vicolo e la neve è diventato un unico soffice blocco in cui sprofondo fino alle cosce.

Devo scavare per trovare la porta e quando entro nel suo ufficio lo faccio con un tonfo, affannata e con un lembo di Jeans bagnato per la neve: Barcollo un paio di volte prima di trovare stabilità e richiudermi la porta alle spalle. Stanca abbandono la mia borsa sul pavimento e mi trascino senza badare troppo a Zayn dall'aria divertita che dondola sulla sedia con una matita stretta tra le labbra.

"Tutto bene?"

"No, detesto questo posto, quando smetterà di nevicare?" Sbuffo mentre mi impiglio prima con il cappello che resta appeso per un filo alla cerniera del giubbotto e poi con la sciarpa i cui giri sembrano infiniti.

"Tra qualche giorno andremo sotto zero e smetterà." La prospettiva non deve allettarmi, sopratutto perché sono già svariati giorni che sono costretta a uscire con il pigiama sotto i vestiti per sopperire al freddo e non sono pronta a un'ondata di gelo ma se ciò vuol dire niente neve sono disposta ad abituarmi.

"Grazie al cielo!" Sbuffo sedendomi esausta sulla sedia come se avessi corso una maratona. "Sul serio non puoi continuare a trascurare così il tuo studio è pieno di scatoloni da mesi che ormai è chiaro non hai voglia di sistemare e il tuo viale è l'unico non spalato ci sono affondata nel cumulo di neve. "

"Mi sono affezionato a gli scatoloni danno calore alla stanza. Hai rischiato di affogare nanerottola?" Ironizza colpendo la pila alla sua sinistra con la mano.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora