59- Mamma

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Il pavimento è freddo come una lastra di ghiaccio nonostante i calzini, colpa del brusco calo di temperature di stanotte, il tempo è più ballerino del solito.

Zap mi viene mestamente incontro leccandomi la mano, ha un'espressione annoiata e l'andatura moscia. Per Zayn sono pazza a pensare che il suo cane possa fare smorfie ma io sono fermamente convinta del contrario.

Entro in bagno giusto per lavarmi il viso e legare i capelli, noto una strana macchia rossastra sulla guancia che non accenna ad andare vie e mi chiedo perché mai dopo un viaggio in aereo la mie pelle diventa così brutta da farmi credere di aver bisogno di una crema antirughe, che puntualmente compro, uso due volte e metto via non appena passati un paio di giorni tutto torna regolare e mi ricordo di avere vent'anni ed essere ridicola. Eppure ci casco sempre.

Come sempre nel guardarmi allo specchio di mattina, a stomaco vuoto e ancora inacidita per essermi dovuta alzare, tutti i miei difetti diventano più evidenti. Non che questo cespuglio possa passare inosservato. È forse una reazione a Zayn? Perché solo quando sono con lui mi sveglio con la criniera di un leone. Ho anche gli occhi da rana gonfi ed e a palla.

Prima di continuare a schernirmi da sola decido di uscire dal bagno.

Mi soffermo a guardare il frigorifero prima di aprirlo, ci sono le nostre foto infilate tra quelle delle sua famiglia che abbiamo attaccato insieme qualche hanno fa. Quella scattata dai nostri amici giapponesi. Quella del mio compleanno e una che ha scattato nel bel mezzo del traffico mentre insultavo un energumeno che mi ha tagliato la strada. Ci avrei scommesso che ci avrebbe fatto qualcosa, la ha trovata da subito molto divertente.

"Ciao" sobbalzo come un gatto, perfino Zap si spaventa e drizza le orecchie attento per la mia reazione, mi sento il battito del cuore nelle orecchie e non so spiegare quanto è strano ritrovarmi il mio ex di mattina.

"Che ci fai qui?" Mormoro stupita mantenendomi dietro l'isola di marmo. "Sanguini? Perché sanguini dalla testa?" mi avvicino subito mentre lui con le dita si fa strada tra le ciocche impiastricciate di capelli bionde. Il cuscino del divano è chiazzato di rosso vivo ma lui non sembra preoccuparsene troppo.

"Già, ho sbadigliato e si è riaperta la ferita. Zayn deve avermi portato a casa. Non ricordo molto a dire la verità sai come funziona la serata Tequila." Scuoto la testa rassegnata, certo che altro poteva aver fatto nel cuore della notte se non andare a recuperare Logan ubriaco? È a questo che si riferiva con Logan e i suoi casini, deve essere abituale. Mi precipito subito nel mobiletto delle medicine che ovviamente sembra esser stato preso d'assalto per via di tutti i flaconcini vuoti e bugiardini sparsi ma in lontananza sepolta sotto una cinquantina di cerotti antidolorifici c'è la cassetta delle emergenze nuova ancora nella pellicola.

"Dai vieni qui. Siediti."

"Non è necessario". Dice mesto sedendosi comunque alla sedia.

"Hai litigato con un gatto? Hai tutta la faccia graffiata, sembri una patata rotolata via da un carro."

"Da quando ti preoccupi per me?" Domanda con una certa stizza miscelata a risentimento.

"Sul serio? Non mi aspetto un grazie, ma davvero vuoi continuare questa crociata? Non so cosa è successo a quella festa ma lo hai davvero fatto infuriare e nonostante tutto è uscito nel cuore della notte per venirti a recuperare, ti vuole bene."

"Ma mi ha tradito, avete a dire il vero."

"Sai che non è così, ma anche se fosse credi che ne avessimo l'intenzione?"

"No. Io lo so. È da egoisti ma mi importa di te e mi hai fatto uscire di senno con tutto quel fuggi fuggi e poi ti ho vista con lui come non sei mai stata con me ed è mio amico. A lui ho raccontato ogni cosa di noi e tu sei stata interessata a lui dal primo momento che l'hai visto e odio essere stato io a farvi incontrare."

"Non lo fatto di proposito, non è una tattica e che io sono così. Non sono scuse, non rende felice nemmeno me, scappo di continuo e sono sempre sola alla fine. Non ho mai desiderato farti male per ho questo ho chiuso con te. Con Zayn è solo successo, non cercavo una relazione, lo amo e basta."

"Non avevo nessun altro da chiamare stanotte, Zayn è sempre stato il fratello maggiore responsabile. Non pensavo venisse. Mi dispiace per come le cose sono degenerate, infondo prima o poi saresti finita con un altro e non mi dispiace così tanto se questo vuol dire riavere il mio vecchio amico, è cambiato da quando gli stai intorno sono solo stato troppo egoista per vederlo."

"Grazie sarebbe fantastico se tu dicessi queste cose anche a Zayn e magari andassi a farti mettere qualche punto in testa hai un cratere lunare per questo continui a sanguinare. È una cosa orripilante non so perché continuo a guardarlo." Gli sposto i capelli per coprire lo spettacolo raccapricciante e con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool gli tolgo la goccia rossa che si è rinsecchita sulla fronte.

"Ti ricordavo più alta." Mormora squadrandomi.

"Non mi hai mai visto senza scarpe."

"Giurerei il contrario."

"Ho tolto le scarpe una volta sopra il letto e le rimesse prima di scendere. Lo so è da pazzi ma detesto essere così bassa."

"È da pazzi che io non me ne sia mai accorto, ma a pensarci bene i miei occhi non mai andati oltre le ginocchia." Gli premo il cotone sulla ferita fino a che non sento un lamento doloroso e solo allora mi fermo.

"Ok, ho capito. Niente battutine, sei spregevole." Borbotta prendendomi di mano la benda, curandosi solo della sua testa mentre io do mangiare a Zap che ha giudicare da come morde il suo sacco di croccantini ha intenzione di prenderselo da solo.

"Sarebbe grandioso se tu dimenticassi di avermi vista nuda." rispondo.

"Non credo proprio, è mio compito vessare la ragazza del mio amico e con te è molto più semplice e divertente. Più tardi potrebbero passare un paio di amiche non ti dispiace vero stellina?" Sghignazza divertito ma smette con una smorfia di dolore appena la ferita torna a farsi sentire.

"Fa pure, ma ti garantisco che se trova delle sconosciute in casa ti prende a calcioni fino alla porta e oltre la testa avrai anche il sedere dolorante. Di mattina è suscettibile. Anche se fosse Megan fox" Rispondo.

Mi cambio in fretta dopo aver bevuto un bel bicchiere d'acqua, ho indossato i miei vecchi vestiti e sono uscita in fretta lasciando un biglietto a Zayn nonostante Logan mi ha assicurato sarebbe rimasto finché non si fosse svegliato il che sarebbe avvenuto presto.

È stata una delle cose più strane che mi sia successa fin'ora quella di lasciare il mio ex comodamente seduto sul divano a sfruttare l'abbonamento Netflix del mio ragazzo che invece dorme nel letto. Ma la cosa che davvero mi fa sobbalzare è trovare mia madre ad aspettarmi davanti alla porta di casa.

"Mamma?" Dico sorpresa si volta con tutta la sua folta chioma vaporosa a seguito e mi sorride radiosa. Perché l'ho chiamata mamma? Me ne pento subito.

"Diana, temevo ti saresti arrabbiata ma volevo vederti."

"No, non sono più arrabbiata ma non faccio i salti di gioia e anche volendo non posso darti proprio retta ho lezione fra poco e devo cambiarmi."

"A pranzo?"

"Non posso, oggi è davvero una giornata infernale. Ti direi che mi dispiace tu abbia fatto tanta strada a vuoto ma non è così."

"A cena allora? A qualunque ora."

"Perché mio padre ti ha detto dove abito? Va bene a cena, ti chiamo io." Sbuffo, è giusto o sbagliato? Mi sono lasciata trascinare da quella stessa vocina che mi ha fatto comporre il numero ripetendomi che ormai sa dove abito e non posso togliermela di dosso facilmente.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora