15- Non sbagliavo

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 Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio.
-Antoine de Saint-Exupéry  

Gli scatoli, non si sono mossi di un millimetro, perfino l'accenno di polvere è rimasto lì, nessuno li tocca da tempo se non di tanto in tanto per evitare le ragnatele probabilmente. Sospiro, scuoto la testa rassegnata verso Zayn, per essere una persona così discreta e pudica non si fa alcuno scrupolo a farmi fare incursione nella sua privacy o nei suoi scatoli che più o meno è lo stesso.


Tutti abbiamo un cassetto o una scatola nascosta tra i vestiti per nascondere ciò che non vogliamo far vedere e trovare a gli altri, morirei se qualcuno si avvicinasse al mio comodino, ad esempio. Ma il cassetto di Zayn è vuoto, tutti i suoi cassetti lo sono e probabilmente è perché ciò che ha da nascondere è in questi scatoloni che non ha voglia di aprire.

Zap corre tra i miei piedi facendomi barcollare, mi stabilizzo poco prima di finire a terra ma lui imperterrito continua a saltellarmi intorno sotto le minacce di Zayn che gli impone di stare fermo. Non gli dà retta finché non riesce a trascinarmi sul tappeto che fino a ieri sono certa non ci fosse.

"C'è un nuovo tappeto."

"Sì, lo so sono uscito con mia sorella e mi ha portato da target, mi è sembrato carino." È un semplice tappeto a quadri colorati ma molto utile per smorzare l'arredamento basico grigio e bianco del soggiorno. Annuisco reprimendo il mio piccolo sorriso trionfale prima che lui possa vederlo. Non ha sistemato nessuno scatolo ma ha comprato un tappeto.

"Perché la fate tutti tanto lunga ho solo comprato un pulciosissimo tappeto da trenta pound, non mi sono fatto un lifting".

"Ho trovato i tuoi nonni." Esordisce secco e non posso fare a meno di fermarmi e lasciarmi strappare via dal mio momento di festa con Zap. Resto con la mano ferma sulla sua pelliccia e mi volto verso Zayn che mi guarda in attesa.

"Sei stato veloce, cosa dovrei fare adesso?" Mi sento ingenua a chiederlo a lui.

"La decisione è tua. Potresti chiamare, o andare direttamente lì ma dovrai aspettare, sono in vacanza hai del tempo per pensarci. Credo che per oggi possiamo fare a meno di lavorare alla casa. " Annuisco intontita. Rifletto sulle parole qualche attimo e ignoro volutamente la prima parte concentrandomi sulla seconda.

"Bel tentativo, vai a prendere le forbici, sei stato tu a ignorare il mio suggerimento di salvaguardare la tua privacy adesso è tardi."

"Lo dicevo per te, so che le notizie secche ti sconvolgono." Tutti i torti non ha, inizia a conoscermi bene ma stavolta sono preparata. Ho sempre saputo cosa cercasse Zayn e che sarebbe stata solo questione di tempo prima di avere l'indirizzo. Mi sento in realtà sollevata, l'ho rimosso, messo in angolo ma c'è stata quest'ansia alla bocca dello stomaco che non mi ha mai lasciato andare da quando ne abbiamo parlato la prima volta e che ho temuto non mi abbandonasse più.

"Non quanto il fatto che questi scatoli siano pieni da quattro anni." Ribatto a bruciapelo. Mi fa il verso portando gli occhi al cielo, il solito brontolone.

Zap corre subito verso di lui quando lo vede addentrarsi nella cucina sperando di avere da mangiare e ritorna vagamente deluso con il suo osso gomma tra i denti che abbandona nel primo angolo offeso seguito da Zayn e le forbici. È assurdo quanto si somiglino, se provassi a dirlo a qualcuno mi prenderebbe per matta ma sono sempre più convinta che Zap ha preso ogni sfaccettatura del carattere di Zayn e l'ha fatta sua.

Non ha la faccia troppo convinta mentre apro il primo scatolo con un taglio dritto che lacera il nastro grigio.

"Non fare quella faccia, oggi è il giorno in cui puoi riavere i CD." Storce il naso mentre gli passo il primo di almeno un centinaio di dischi, lo ispeziona lentamente come se cercasse di ricordare l'ultima volta che l'ha ascolto poi dopo un rapido sguardo decide di metterli sul ripiano centrale della libreria che abbiamo montato qualche giorno fa. Rapidamente fa lo stesso con tutti gli altri che gli passo formando una lunga fila che viene seguita da una successiva del secondo scatolo.

Mi domando se sia umanamente possibile possedere tanti Cd musicali ma a quanto pare a Zayn piace la musica più di quanto ha mai dato a vedere.

Il terzo è il quarto scatolone contengono delle casse spesse e pesanti come cadaveri adatte a rendere felici i suoi vicini.

Nel quinto ci sono i fumetti di cui mi ha tanto parlato e nel sesto un vasto assortimento di DvD sebbene più modesto rispetto alla musica ma comunque una discreta collezione.

Ho sempre pensato che fosse diventato un tipo solitario dopo quello che gli è successo ma più probabilmente è sempre stato così, gli è sempre piaciuto avere i suoi hobby e il suo tempo personale e l'incidente ha solo reso le cose più evidenti.

"Questi me li ero sul serio dimenticato, da qualche parte deve esserci anche il lettore DVD." Dice con un sorrisino particolarmente marcato posizionando gli ultimi film che ha visionato con cura per rinfrescare la memoria.

"Danno personalità alla casa, è per questo che la gente compra soprammobili o mette in ordini la sua collezione di musica e film." Sottolinea in modo elementare.

"Non voglio fare delle cose, perché non so se ci riesco e ho paura di scoprirlo. Oppure a volte sono cose faticose che una volta erano invece così semplici che non dovevo nemmeno pensarci troppo per farle." La sua spiegazione detta con leggerezza mentre sposta i DVD da una parte all'altra per ordinarli in modo alfabetico mi atterra, non ci ho pensato, risolve i piccoli intoppi dovuti al suo braccio in modo tanto veloce che ho dato per scontato fosse una cosa meccanica.

"Credi che le ditte le abbiano inventate per chi ha perso un braccio? Non c'è niente di male a chiedere aiuto, io ti sto aiutando e non è così male?"

"Perché con te è... normale e anche due mani riesci a fare più schifo di me nelle cose, un po' come mia cugina Lily e suo fratello Lois, mi hanno aiutato a montare i mobili. Ma credimi è davvero poca la gente con cui riesco a rapportarmi in modo normale. Perfino camminare per strada è diverso per questo braccio." Sbuffa frustrato.

"Smettila di fartene un problema, non è come ti guardano gli altri è come tu guardi te stesso il problema. Gli altri a fine giornata puoi chiuderli fuori la porta di casa e dimenticarli ma con te stesso non puoi fare altrettanto e sei sempre così duro nei tuoi confronti. Nel momento in cui ti accetterai, ti renderai conto che per il resto del mondo non è un problema e che se per qualcuno dovesse esserlo e non vuole rapportarsi con te per questo ti sta solo facendo un favore, perché chi vorrebbe avere a che fare con qualcuno di così superficiale? E se non credi che io abbia ragione pensa alla cicatrice che hai in faccia, ha smesso di essere un problema per te e automaticamente il mondo intero ha smesso di metterti a disagio."

"Mi sento una brutta persona adesso, quando ci siamo conosciuti ho pensato fossi superficiale e un po' stupida." Ammette dopo un lungo silenzio. Mi volto verso di lui folgorandolo con lo sguardo, le sue labbra si incurvano in una risatina vagamente trattenuta mentre gli lancio contro il panno impolverato con lo scopo di colpirlo.

"Io ho pensato fossi uno stronzo, e non credo di aver sbagliato." Mi lamento con le mani sui fianchi cercando di restare seria nonostante lui è impegnato a litigare con Zap che ha afferrato il lembo del panno al volo e ha iniziato una lotta senza esclusioni di colpi che alla fine vince per sfinimento.

"Ho detto prima impressione." Ribadisce in difesa. Gli lancio un'occhiata scettica e afferro le forbici per aprire l'ennesimo pacco. Tra i vetri rotti, scorgo alcuni vestiti e alcuni cornici con foto, capisco che si tratta di qualcosa di personale quando lo vedo ritratto insieme a una donna e preferisco farmi da parte.

"Credo che questo sia personale." Mormoro invitandolo a controllare, scuote la testa avvicinandosi per buttare un occhio all'interno. La sua espressione muta e lo sento imprecare sotto voce.

"Questo dovrebbe essere in un cassonetto. Se è qui chissà che diavolo avrò buttato, al suo posto?" Con un piede lo sposta come se niente fosse insieme alle altre cose da buttare ma non mi sfugge il modo in cui il suo umore è rapidamente peggiorato.Si è incupito, perso in qualche meandro della sua testa, perfino le sue spalle si sono irrigidite e mentirei se dicessi che non vorrei chiedergli chi è questa donna a cui evidentemente ancora pensa.

Le ultime scatole contengono perlopiù una serie di profumi che finisco a fare compagnia alle cose della sua ex ormai vecchi, una collezione di cappelli con visiera, una lampada, alcuni lenzuoli, il lettore DVD e qualche soprammobile.

"Devo comprare roba nuova, vieni con me vero?" Domanda allarmato indicandomi tutti i buchi vuoti che vuole riempire.

"Tu vien con me a parlare con Coraline e Dave? Lo so che non fa parte del tuo lavoro ma mi farebbe comodo un amico, mi lascio prendere un po' dal panico a volte." Domando in risposta. Mi guarda sorpreso e soddisfatto e allunga mano.

"Affare fatto." Gli stringo la mano e annuisco pensando alla decisione che di getto ho preso. Forse è una follia, forse rovinerà tutto ma non voglio fare i conti con il rimpianto di non averci provato.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora