45-biglietto pronto

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Passando vicino Sainsbury's, tornando fiacca verso casa mi imbatto in un odore di pollo che mi fa venire l'acquolina in bocca. Scanso subito l'entrata del negozio e la prospettiva dell'ennesimo sandwiches triste e seguo l'odore come un cane da tartufo, tornando alla fine a casa con una grossa coscia di pollo e delle patate novelle con rosmarino dall'aspetto fantastico e una busta con i nuovi libri di Paris che ormai richiede la consegna a domicilio.

Varco la soglia di casa con in testa ben chiaro come passare la serata, ma Jamima, quasi come se mi avesse aspettato nella stessa identica posizione di stamattina mi si para subito davanti bloccandomi il passo.

Faccio scivolare la pesante busta con i libri e poso quella con il cibo dandole il tempo per assaltarmi alla gola e togliermi il giubbotto.

"Cosa hai detto a Logan?"Sbotta a braccia incrociate strizzandosi le tette tanto da farle quasi esplodere.

"Assolutamente niente."Le rispondo.

"Ha detto di aver parlato con te e dopo noi due abbiamo chiuso."

"Non abbiamo parlato di te Jamima, abbiamo parlato di me e Zayn con il quale ha litigato per colpa tua."

"Non essere ridicola! Voi avete mentito e non sapevo fosse un segreto. È la prima volta che faccio qualcosa in assoluta buona fede perciò non darmi la colpa. L'ho incontrato e quando Logan mi ha chiesto come lo conoscessi gli ho detto che eravate amici, il resto l'ha fatto il tuo ragazzo. Le amicizie segrete, di solito, terminano all'asilo." Mio padre adesso direbbe 'stacce'e come non farlo. Jamima non ha mai ragione ma le rare volte che dice qualcosa di sensato sa dove colpire.

"È vero non è colpa tua, come non è colpa mia se avete litigato. Non sai mai niente perché non vuoi saperlo, fai di tutto per renderti odiosa. Viviamo nella stessa casa, non sarebbe il caso di smetterla di stare sempre sulla difensiva, se avessi voluto coalizzarmi con Paris lo avrei fatto dopo che hai fatto incursione in camera mia. A Logan passerà."

Annuisce appena e batte un paio di volte le ciglia prima di darmi le spalle creando un regale semicerchio con la sua vestaglia in raso e ritirarsi in camera sua.
Resto perplessa a guardare la sua porta chiudersi e dopo un sospiro prendo le mie cose e mi metto in camera chiudendo a chiave la porta.

A Zayn:
"A quanto pare Logan e Jamima hanno litigato e lei ha l'aria di volermi soffocare con un cuscino."

Da zayn
"Emma e Katie hanno portato di nuovo Natalie, lavora in un fantastico atelier di moda. Posso cucinarti una camicetta appena mi spiegherà qualcosa sui colletti. Per il momento ho imparato tutto sugli orli e le maniche svolazzanti che quest'anno vanno di moda. Emma continua a farmi bere dell'orribile succo di mela come se avessi tre anni e Logan è davvero odioso. Se avessi due mani gli darei un pugno."

" Chiedi a Natalie se conosce qualche negozio vintage, mia nonna non mi chiede altro. Ti basta una mano sola per dargli un pugno ma vorrei non lo facessi comunque."

"Mi sono fatto scrivere dove si trova ma chissà perché non è stata felice di sapere che me lo hai chiesto tu. Tornerò a casa tra poco. Non sono il tipo che fa a pugni."

"Lo so, lascialo sbollire, torno a studiare non voglio passare la notte in bianco. Ti amo." Getto il telefono sul letto e dopo aver sparecchiato e finito di mangiare sono pronta con i miei fogli puliti per iniziare a scrivere.

Ho sempre avuto una strana ossessione riguardo hai fogli. Detesto quelli in carta sottile li trovo così poco ordinati e spesso giallastri, mi piace invece scrivere su quelli spessi a righe con le pagine intense e prive si segni rigorosamente con la penna blu. Tra l'altro mi aiuta anche a ricordare meglio le cose e ad avere una scrittura più ordinata nonostante credo sia solo una mia impressione.

Finisco il mio capitolo a mezza notte. Qquando riprendo il cellulare Zayn mi ha già inviato la buonanotte avvertendomi che sarebbe andato a letto. Gli invio lo stesso un messaggio e mi metto a letto con il cervello che ancora vortica tra formule matematiche e il dilemma di Logan.

Al mattino Zayn, sembra particolarmente nervoso quando prenotiamo un altro biglietto per Roma e ironizza sul terrore che un po' gli mettono i miei nonni. Entrambi vogliamo prendere le cose come vengono un po' come una vacanza e un modo per allontanarci dai drammi che la nostra storia nascendo ha creato. Tutti sembrano voler fare ombra a la prima cosa bella che dopo tanto succede a entrambi, abbiamo bisogno di godercela un po'.

Tiriamo fuori solo per un attimo l'ipotesi catastrofica del mio non ritorno qui. Entrambi non ne abbiamo più parlato perché l eventualità non può che apparire dolorosa. Ma mentirei se dovessi dire che non ho escogitato un piano per restare qui.

L'Inghilterra è molto più di Zayn e di un'ottima scuola è stata la mia personale rivalsa.È qui che sono diventata grande sotto molti aspetti. Sento di dover restare per continuare su questa strada, di dover imparare a cavarmela da sola e cercare do ottenere a suo tempo anche un'indipendenza economica e se ciò vuol dire rinunciare all'università non mi resta che farlo. Non gli parlo a fondo dei miei progetti, so che non vorrebbe facessi una tale scelta e che si sentirebbe in colpa senza alcun motivo, solo perché è uno sciocco che mi vuole troppo bene per vedermi rinunciare. Lo rassicuro che la questione è sotto controllo e non vado da nessuna parte esprimendo ciò che davvero penso, ovvero, che i miei nonni potrebbero infuriarsi ma sono convinta che possano capire e che questa è solo la previsione più pessimistica. Si convince solo quando mi sente dire che in ogni caso ho un piano di scorta. Lo vedo subito molto sollevato come se gli avessi tolto un peso enorme che aveva sullo stomaco. Mi ama davvero e io mi chiedo come possa non essermene accorta da sola. Adesso che lo so, molte sue piccole premure mi sembrano più chiare.

Ogni volta che fa queste piccole sciocchezze, senza nemmeno rendersene conto probabilmente, mi fa sentire fortunata. Tanto fortunata da mettere in dubbio tutto. Forse cercare mia madre non è stato inutile mi serviva a conoscere lui. Tutte le mie ferite sono state fatte per essere curate da lui e la sua gentilezza che è rimasta nascosta a lungo sotto le sue cicatrici.

Il resto della giornata e quelle dopo sono decisamente di sole, nonostante il dolore al suo braccio torna ogni tanto a picchiettare fastidioso e ogni volta gli chiedo come sta ma la sua risposta rimane la stessa.

"Sono talmente felice che il solo averti vicino me lo fa passare." Non ci ho creduto nemmeno per un secondo ma il solo fatto che mi sorride tranquillo e non si rintana in qualche meandro oscuro lontano dal mondo basta a farmi rasserenare.




Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora