41- buongiorno.

88 3 0
                                    

Mi sveglio su una nuvoletta di zucchero, seppur, con la sveglia poco ortodossa di un Gallo. È l'unica suoneria abbastanza rumorosa della lista, capace non solo di farmi svegliare, ma perfino da sovrastare le urla scatenate che ormai su base semi quotidiana si protraggono per il mio appartamento. Stamane Paris e Jamima sembrano voler buttare giù la casa con solo le loro stridule voci.

Apro appena un occhio solo per guardare Zayn con la mano sulla fronte che cerca di non dare di matto.

"È un bene che mi abbiamo svegliato quelle due perché la tua sveglia mi avrebbe ucciso." Brontola mentre mi nascondo con la testa sotto il cuscino in un tentativo approssimativo di poter restare a letto tutto il giorno.

Una serie di colpi forti uno di dietro l'altro lo fa sobbalzare. Guarda con sospetto la porta e trovo davvero carino il modo in cui mi attira a sé sospettoso pronto a proteggermi se dovesse servire.

"Avranno iniziato a lanciarsi cose, lo fanno sempre." Rispondo mordicchiandogli il collo.

Smette di preoccuparsi solo quando striscio sopra di lui mettendomi a cavalcioni e attirando la sua attenzione con un lungo bacio. Si trasforma, come se fosse inevitabile visto la poca pazienza di entrambi, in qualcosa di più lungo persi nella voglia continuare a baciarsi, toccarsi e recuperare subito ogni minuto perso.

È un vero e proprio sforzo smettere di baciarsi, uscire dal letto e mettere qualcosa addosso. La pigrizia di entrambi è un pericolo su cui temo dovremo confrontarci spesso. Per quanto non voglia fuori dalla porta della mia camera c'è la vita vera con tutti i miei doveri che aspettano impazienti insieme al suo lavoro.

"Prima che io vada ho due cose da dirti."Mormora con fare Angelico, decisamente poco convincente. Per girarmi intorno facendo gli occhi dolci in questo modo ciò che sta per dirmi sa che potrebbe non piacermi. Prima che riesca a corrompermi con dei baci sulla spalla mi allontano e lo guardo attenta facendogli cenno di parlare.
"Verresti per favore con me alla festa di mia sorella?" Si finge indifferente e poggia la guancia contro la mia testa.
"Fammi indovinare, a questa festa ci sono le iene dei tuoi amici pronti a banchettare con il mio corpo fatto a brandelli da Logan. Credevo fosse tutto chiarito tra di noi."

"Non fare la drammatica, detestano anche me e se tu non vieni Emma ha organizzato un casting di nuove ragazze con cui sistemarmi perché secondo lei tu non vai bene. Ci tengo che le mie sorelle ti vedano e si rendano conto che non sei una pazza omicida. Se ci nascondiamo nessuno se ne farà mai una ragione."

"Perché non gli suggerisci di impegnarsi nella sua relazione o di levigarsi le corna allo specchio. Dovevi fermarla. Io me ne sto qui con le mie lenzuola con i coniglietti e le ciabatte antisesso e tu ti fai organizzare uscite da una che non mi sopporta da sempre e che adesso può anche esternarlo?" Brontolo con le braccia sui fianchi e la fronte talmente corrugata da essermi certamente causata la base per le prime future rughe.

"Ci ho provato, non mi danno retta. Se dovessi immaginare l'inferno sarebbe proprio come un appuntamento con una delle amiche di Emma che conosco già e detesto ma tanto fanno tutti ciò gli pare. È domani, passo a prenderti alle cinque."

"Ci vengo solo se mi dici cosa mettere. Cos'altro devi chiedermi un rene? Perché preferirei darti quello che entrare in quella stanza d'impiccioni."

"Se ti va di andare al cinema stasera o a bere qualcosa o entrambi. Un vestito andrà bene." Con la testa gli indico l'armadio con fermezza sembra titubante e prova a lamentarsi ma ho imposto le mie condizioni e così fa. Dopo un po' di arpeggi con le grucce con l'espressione sempre più confusa, tira fuori un vestito corto fino al ginocchio in macramé nero con maniche a tre quarti con un nastro azzurro sul punto vita e la gonna che scivola morbida.

"È un caso che il cinturino sia in tinta ai tuoi occhi?"domanda posizionandosi vicino la mia faccia.

"Assolutamente no, lo ha scelto Cecile de Vos in persona questo nastro, in seta azzurra, ha quasi causato un suicidio di massa in una sartoria per essere della più simile gradazione possibile così da intonarsi alla perfezione."

"È da lei che hai ereditato il tuo disturbo ossessivo compulsivo?"

"Io non ho alcun disturbo ossessivo compulsivo."

"I tuoi libri e il tuo armadio dicono il contrario senza contare che gli scatoloni a casa mia davano più fastidio a te che a me."

"Non ho avuto molto da fare in queste settimane e avere tutto sotto controllo mi aiuta ma se fossi una persona ossessiva non avresti mai visto le mie mutande di spongebob perché avrei fatto la lavatrice. Per quanto riguarda casa tua si è vero non potevo guardarla."

"Mi arrendo. Metti un po' in disordine almeno quelle pallose riviste scientifiche." Gli faccio il verso con tanto di linguaccia e gli racconto nelle novità su haumea che di recente è diventato il mio nuovo pianeta nano preferito. L'ho sempre trovato buffo per via della sua rotazione particolarmente veloce che lo fa apparire di forma irregolare e diverso dagli altri. Non si è ancora certo che abbia davvero un anello di polvere attorno ma se così fosse potrebbe perfino spodestare Saturno. Mi ascolta annuendo distratto da qualcosa perso in qualche pensiero.

"Io non sapevo nemmeno che esistesse un altro pianeta oltre i canonici nove."

"Quelli fanno parte del sistema solare e sono veri e propri pianeti poi ci sono tutti quelli extrasolari che attualmente sono più di tremilaottocento"

"Quindi è possibile che gli alieni esistano davvero?"

"L'ho sempre trovato plausibile, insomma ci sono dei pianeti simili alla terra che potrebbero essere vivibile e perciò avere degli abitanti ma bisognerebbe andarci per esserne sicuri e non è esattamente semplice."

"Secchiona. Non le sopporto più come si spengono le tue coinquiline?"

"Non lo so, ormai ci ho fatto l'abitudine fungono da sottofondo. Non lamentarti stai andando via." Ribatto e chiudendo la vestaglietta, lo inizio a spingere fuori dalla porta prima che faccia tardi al suo appuntamento con Tonno.


"Non sto andando via, sto scappando. Anche per colpa loro."


C'è un attimo di sorpresa quando siamo tutti in soggiorno. Jamima mantiene la sua occhiata furente mentre Paris con in repentino cambio di personalità saluta angelica e si presenta a Zayn che fugge via dopo una rapidissima presentazione, probabilmente preoccupato dalle due matte che stanno litigando per il beccuccio dell'asciuga capelli. Ormai ogni scusa è diventata buona per azzuffarsi e mentre loro continuano il loro teatrino con più vigore di prima io ne approfitto per prendermi il bagno.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora