13-Ti sei Innamorato?

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 Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.
-Ernest Hemingway  

L'appartamento di Zayn fatta eccezione per gli scatoli che lui stesso ha disseminato in giro, non ha niente di così diverso rispetto al resto degli appartamenti da queste parti ad affitto bloccato con un prezzo ragionevole.


Ha gli stessi termosifoni anni novanta che ci sono nel mio appartamento e in tutti quelli che ho visto in precedenza, come se fossero stati fatti installati in serie con l'unica differenza che i suoi sono molto più caldi dello scialbo tiepido dei miei.

Lo stesso pavimento di plastica grigio scuro, terribile sotto ogni punto di vista. Inventato sicuramente da qualche psicopatico considerata la pochissima praticità non è altro che è un continuo rigarsi anche solo con lo spostamento dell'aria e un macchiarsi perfino per un detersivo troppo colorato.

Le pareti sono screpolate e scricchiolanti e la carta da parati nelle camere da letto è da far venire gli incubi per quanto è floreale ma tutto sommato è stato più fortunato di me con i fornelli. A quanto pare il proprietario ha rinnovato la cucina per alzare il prezzo dell'immobile e ha dei fornelli nuovi di zecca. Nulla a che vedere con le mie piastre in ghisa che sono letteralmente più vecchie di me. Non che Zayn se ne faccia qualcosa oltre a far bollire l'acqua per il tè quando il microonde è impegnato a scaldare la cena.

Passa molto tempo a casa, ma è come se non ci fosse, per questo lascia un po' tutto al caso. Quando è qui sta a lavorare al computer fino a tardi non mi sorprenda che non la trovi poi una cosa necessaria rinnovare gli ambienti.

Al centro del triste grigiore del soggiorno, accanto alla tv c'è uno scaffale in vetro, cui vi sono riposti gli unici elementi di decoro che ha tirato fuori o comprato da quando è qui. Qualche libro occupa il primo piano, dei Cd occupano l'ultimo e un piccolo muro fatto con confezioni di caramelle Starburst che riveste il ripiano centrale, dando un briciolo di colore dove sono riposti dei fumetti.

Il resto delle sue cose è imballato e sparso in giro e per quanto lui desideri disfare solo gli scatoloni e mettere tutto in ordini la realtà dei fatti è che la casa necessita di più lavori di quanto Zayn sia disposti a farne.

"Io ho seguito la tua lista, ma a cosa diavolo serve la colla da montaggio? Non sapevo nemmeno esistesse un tipo di colla del genere. In realtà non ci ho capito un accidente ho dato la lista al tizio che lavora lì e lui mi ha dato tutto."

"Ad attaccare i battiscopa, sono scollati. Succede sempre anche a casa mia."

"I battiscopa, bene." Mormora annuendo. "Perché? Una botta secca con il piede e si riattaccano e anche se così non fosse non ne piangerei l'assenza e tutto questo nastro carta invece? Dobbiamo rapire un imbianchino e costringerlo a fare il lavoro? Questo spiegherebbe i teloni che ti sei portata appresso."

"Mi piace, sei tu che fai domande stupide adesso. Forse dovrei darti un block notes e farti sedere in un angolino."Lo vedo increspare la faccia contrariato come se avesse appena morso un limone, prova a replicare ma emette solo uno sbuffo con una punta di risentimento. "Hai mai ridipinto una casa? Servono per evitare di macchiare tutto."

"Certo che ho ridipinto una casa ma di solito non sono così puntiglioso. Prendi il pennello e vai no?"

"Ovviamente, imprevedibile come sempre."

"Imprevedibile forse è azzeccato, stramba ragazzina." Mi dà una pacca sulla testa che mi scompiglia i capelli sorridendo sardonico. Mi sarei aspettata un muso più lungo visto che non ha fatto i salti di gioia quando l'ho praticamente costretto a rinnovare la casa ma negli ultimi due giorni deve essere successo qualcosa che non so perché è davvero troppo allegro perfino per Zayn.

"Ti sei innamorato della commessa di Lawsons whetstone per caso?" Si volta di scatto mi guarda perplesso mentre a tentoni cerca d'infilare la bustina del tè nella tazza con scarsi risultati visto che è troppo impegnato a fissarmi per centrarla e non posso reprime il sorriso buffo che mi esce sul viso.

"Ho paura a chiederti perché sei arrivata a questa conclusione. In ogni caso il commesso si chiamava Tom non è proprio il mio tipo."

"E' solo che sei davvero di buon umore e visto che avresti ucciderti l'ultima volta che ho accennato... a questo, non mi aspettata di trovarti così produttivo. Non hai brontolato quasi per niente oggi."

"Non gongolare troppo. Mi è venuta un'idea su come dipingere i muri e sei l'unica che approverebbe."

Sono rimasta perplessa quando ha esposto la sua idea. Ha passato la notte, con il suo dolore al braccio che gli impediva di dormire così si è messo a realizzare un campione al computer di ciò che voleva per la sua parete. Non mi aspettavo qualcosa di così colorato. Ho pensato più al dare un colore uniforme e non so nemmeno se sia fattibile ma lui è disposto a provarci e a vedere che succedere.

Ci mettiamo a lavoro in fretta, nessuno dei due è troppo bravo a livello pratico e di sicuro lui è molto più incostante di me. Il tempo di attaccare i battiscopa e cospargerci di colla da capo a piedi che ha iniziato a perdere attenzione e ad attaccarmi palline di nastro nei capelli mentre con il medesimo abbiamo lentamente ricoperto la prima stanza della casa. Quando abbiamo riunito al centro del salotto il tavolo, le due sedie, il divano e il mobiletto con la tv, in pratica tutto ciò che c'è per ricoprirli con i teloni, per sbaglio Zap ci è finito in mezzo ed è stato impacchettato.

Per qualche attimo, non potevamo certo sapere che ronfava sotto il divano. Ha fatto un buco enorme nel telo ed è uscito da li un po' offeso per dirigersi alla sua cuccia e darci la schiena.

A lavoro finito, mi sento soddisfatta e rilassata. E' strano a dirsi perché è stata una bella fatica e sono sfinita ma mi sento più leggera e in pace. Insiste per offrirmi la cena e ripagare le mie fatiche e sono più che contenta di accettare. Non siamo mai rimasti troppo tempo a parlare di qualcosa che non sia mia madre. C'è sempre un motivo per passare del tempo insieme e mai il solo piacere di stare in compagnia. Mia madre, le ricerche, casa sua tranne stavolta.

Questa volta siamo due amici che mangiano una pizza guardando un film sul laptop seduti a terra. È reale adesso, Zayn non è più una figura di passaggio è il mio taciturno amico e coincidenza astrale, come predetto ormai lo ammette anche lui.

"Sei qui da quattro mesi? Perché i ristoranti Inglesi sono ancora un'assoluta novità per te?"

Non sapevo ci fosse Domino's pizza da queste parti. Francamente non l'ho cercato ho puntato alla prima pizzeria Italiana che facesse una pizza degna di casa e mi sono fermata. Non avrei pensato prima di trasferirmi qui di poter andare a mangiare da sola eppure adoro andare in questo posto. Ho perfino fatto amicizia con il pizzaiolo e la sua ragazza che fa la cameriera entrambi Italiani. E' come una flebo per la mia salute mentale respirare un'odore così familiare, mangiare qualcosa che ricordi casa e non mi faccia rimpiangere di non essermi fatta insegnare da papà a cucinare come lui e parlare un po' d'italiano.


"Perché ho trovato una pizzeria italiana che fa una pizza fantastica e mangio solo quella ma Domino's l'ho sempre visto nelle serie tv ed è fantastico, anche se questo salame è davvero atroce." Rispondo esaltata. Salame, una delle cose peggiori mai mangiate, ha un sapore pungente e un odore anche più forte che peggiora una volta cotto.

"La prossima volta scegli tu."

"Anche il film, detesto la Marvel."

"E questo è il motivo per cui non ti lascerei sceglierei mai un film. Non ti piacciono gli horror, detesti la Marvel e non vai matta nemmeno per i fantascientifici. C'è di sicuro qualcosa che non va in te." Gli lancio una patatina unta e molliccia al centro della fronte, la guarda a occhi granati quando gli scivola addosso. Ha una faccia così sorpresa che non riesco a trattenere una risata. Sta per ritirarmela addosso ma Zap la prende prima di lui trangugiandola in battito di ciglia.

"Sconfitto due volte, mi sa che tocca proprio a me scegliere il film."

Mi ha lanciato un'occhiata che non faceva altro che dire 'Credici' ma io ben sapevo sarebbe stato così. Conosco tutti i punti deboli per far cedere Zayn se non per voglia per sfinimento è così è stato. Non ho proferito parole riguardo al film per il resto della sera e il giorno dopo, giunta l'ora del nostro incontro me ne sono stata buona per un po'.

Entrata in possesso del telecomando è stato facile convincerlo.  

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora