40-Come in un film

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Sono ancora scossa quando mi infilo sotto la doccia. Non posso evitare di pensare a quanto è stato bello vederlo e a quanto surreale mi è sembrato quell'addio.

Ogni volta che gli parlo mi sento stordita e come se mi facesse un lavaggio del cervello e tutto ciò che rimane alla fine è solo Zayn, la sua bella voce calda, i suoi occhi e la calma che mi trasmette. Siamo rimasti arrabbiati per cinque minuti a essere generosi ed è stato strano.

Finita la doccia mi passo in faccia una mole imbarazzante si maschere per il viso passando dall'argilla, alle alghe, dallo zinco, alla terra vulcanica e per finire una diavoleria in tessuto. Tutto proveniente da un assortito set regalatomi da Paris, al solo scopo di distrarla e deliziarla per evitare domande. In pigiama di pile e vestaglietta azzurra di lana mi aggiro per casa alla ricerca di quell'articolo che ho letto stamane sul theng shui. Mi è subito parso interessante ma si è fatto tardi così l'ho rimesso in borsa in attesa di avere del tempo.

Alcuni sostenitori sono convinti che per fa sì le cose vadano bene devi evitare di mettere il cestino dell'immondizia nella zona designata alla gioia altrimenti andrà tutto in malora. Sarebbe bello se fosse davvero così se bastasse mettere qualche pianticella in un angolo e la spazzatura in un'altro e tutto magicamente torna al proprio posto.

Presa ormai dalla lettura, finisco con leggere gli altri articoli della rivista prima di passare a una lunga ricerca con basi scientifiche in internet sul feng shui che ha prodotto il nulla assoluto e infine a riordinare i maglioni ritirati ieri dalla lavanderia e che in teoria avrei dovuto ripiegare appena tornata.
Nemmeno dopo questa barbarica esperienza di noia mortale riesco a prendere sonno e mi ritrovo con una birra a guardare uno di quegli strambi documentari sul crimine aspettando l'alba. Capisco che è una pessima idea non appena inizio a guardare ossessiva la finestra, sentendo la paranoia aumentare ogni volta un tizio con le buste ai piedi esce dalla casa della vittima.

Alle tre di notte in punto. Quando il palazzo è avvolto dal silenzio quasi totale mi arriva un messaggio sul telefono.
Sono indecisa fino all'timo se recuperare o meno il telefono ma la tarda ora mi fa temere possa esser successo qualcosa perciò per scrupolo vado a controllare.

Da Zayn:
'So che è molto tardi ma c'è qualche possibilità che tu sia sveglia?' Recita il testo. Devo strizzare gli occhi per crederci.
A Zayn
"Sono.veglia, è tutto ok?"
Da Zayn:
"Sono sotto casa tua puoi scendere?"
Fisso lo schermo in completa confusione, fatico a comprendere il messaggio so solo che devo portare il sedere fuori mentre diversi scenari apocalittici si fanno largo nella mia mente stremata dalla giornata.

"Le chiavi devo prendere le chiavi." borbotto sulla soglia prima di ritornare in camera perché oltre alle chiavi ho dimenticato le ciabatte.
Quasi becco di faccia l'appendi abiti ma riesco incolume e senza aver svegliato nessuno (almeno credo) a uscire di casa.

Faccio le scale più lentamente di come vorrei vista la suola particolarmente scivolosa delle scarpe mentre il vento gelido che entra attraverso chissà da quale piccolo foro mi fa drizzare i pochi peli sfuggiti alla ceretta.

Quando apro il portone inizio a capire il vero senso della parola ipotermia ma mi fiondo fuori correndo il rischio di una paresi facciale.

Mi guardo intorno, la luce dei lampioni è l'unica compagnia non ce assolutamente nessuno in giro e l'atmosfera è inquietante, roba da film splatter di seconda classe e ahimè in quel genere di film è sempre la biondina a fare una brutta fine.

Immagino Paris trovare le mie membra sull'asfalto. Zayn decapitato da qualche parte e l'assassino scrivermi dal suo telefono con la risata malefica di ha organizzato il tranello perfetto. I miei pensieri sono così nefasti che quando sento una mano toccarmi la spalla sobbalzo e sono certa di aver perso con un unico colpo qualche giorno di vita.

"Ti ho spaventato?"

"Terrorizzata è più corretto. Stai bene?che è successo?" Passo in rassegna il suo corpo, sembra perfetto, nemmeno il giubotto stropicciato o un capello fuori posto.

"Niente, volevo solo parlarti."Annuisco fingendo sia normale piombare a casa della gente nel cuore della notte e gli faccio cenno di parlare.

"Non riesco a dormire dopo oggi pomeriggio. E' stato il momento più sbagliato per provare a metterci insieme e se non avessi avuto tanta paura forse avrei potuto dirti dei miei sentimenti molto prima che tu mi baciassi. Ogni volta che ho avuto paura e mi sono chiuso tu mi sei stata vicina. Credo di essere stato ingiusto pomeriggio perché so quanto sei stata sotto pressione nelle ultime settimane.Avrei preferito parlarne ma avevi bisogno del tuo tempo e di una serie di spiegazioni. Ho paura anch'io perché non mi sarei mai aspettato te e tutto quello che ne consegue e quindi ti ho mandato via. Ho voglia di stare con te."

"La differenza d'età non è più un problema? Non voglio che ogni litigio si trasformi in una recriminazione per la mia età. Zayn io non voglio che mi prometti che durerà per sempre sarebbe stupido chiederlo ma voglio solo che sia reale."

"È reale Diana, anche troppo. Ho la casa piena di fumetti e supereroi di sicuro non sono così maturo e in ogni caso non penso che tu sia una ragazzina, ero solo arrabbiato e ho ripetuto ciò che mi hanno detto per ferirti. Ripeto non sono così maturo." Cerco a stento di reprimere sorriso troppo ampio che mi sorge sul viso prima di rendermi conto che è davvero stupido trattenermi.

"Ti amo e mi sei mancato da morire." Dico in tono tanto alto da farlo rimbombare nel silenzio cupo. Gli getto le braccia al collo e dopo aver portato gli occhi al cielo mi bacia sulle labbra.

"Mi sei mancata anche tu." Lo stringo forte fino a che non inizia a lamentarsi allora allento la presa e mi stacco solo per non farlo scappare.

"Resta con me stasera"

"C'è zap."

"Che farà quello che fa ogni volta che sei fuori. Non puoi dirmi queste cose e non restare con me."

"Se si mangia il tavolino lo incolli tu stavolta." Borbotta e io annuisco d'accordo.

"Lo avrei incollato io comunque." Lo prendo per mano trascinandolo dentro, sono letteralmente gelata mentre a giudicare dalla sua mano bella calda lui non sembra esser stato sfiorato dal vento gelido.

Entriamo a passo felpato dentro casa come me anche lui quasi prende in pieno l'appendi abiti che forse è il caso di spostare domani, prima che faccia qualche vittima.

"Dalle lenzuola con i coniglietti e le ciabatte sobrie deduco di non dover cercare nell'armadio il tuo amante." Brontola serio con un sopracciglio alzato. Lo guardo solennemente offesa e mi appollaio sul letto nascondendo sotto il letto le mie ciabatte a forma di unicorno.

"Dovresti sentirti onorato nessuno è mai entrato nel mio letto."

"Egoista. Tu ti sei Approfittata del mio e anche del povero divano."

"A lui non è dispiaciuto." Ribatto saccente mentre lo guardo spogliarsi. Ci mettiamo a letto e scopro di essere il tipo di persona a cui piace dormire abbracciata e fissare come una maniaca il ragazzo, troppo sexy, arrotolato nelle lenzuola con i coniglietti mentre dorme.

Like I would- Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora