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I giorni passavano e gli omicidi continuavano. Criminale dopo criminale, morto dopo morto...sembrava che a quel lemma non si trovasse mai una soluzione. Nè Elle né Light riuscivano a dare una risposta concreta e logica. Light, dal canto suo, aspettava quella fantomatica proposta che tardava ad arrivare. Intanto il moro cominciò a studiare per gli esami di ingresso all'università, ma non dormiva tranquillo. Lui voleva sapere di più. La conversazione, ascoltata giorni prima, non soddisfaceva tutta la sete di conoscenza del giovane. Quel giorno, mentre Light stava svolgendo uno dei complicati problemi del test di prova, il campanello di casa Yagami suonò. Il moro si ricordò che era da solo in casa, quindi, scocciato, scese ad aprire e quando vide la persona che aveva di fronte a se sulla sua faccia spuntò un sorriso. Con aria stanca e occhiaie evidenti, Rem, la sorella maggiore di Ryuk, entrò nella grande e vuota casa nel mentre Light chiudeva la porta alle sue spalle. Il moro riusciva a percepire la preoccupazione che emanava la ragazza. I due si sedettero al tavolo della cucina dove rimasero per qualche secondo a guardarsi negli occhi, quasi cercando di voler capire i pensieri o, perché no, le intenzioni dell'altro. Solo, c'era una leggere differenza, Light sapeva perfettamente perché Rem era venuta lì.

"Light, comincio col dirti che mio fratello non sa che io sono qui. - specificò la ragazza - Ryuk si è in chiuso in camera da giorni e non vuole saperne di uscire. Ma ora il mio intento non è parlarti di lui, quello che voglio da te è un favore o un aiuto, vedila come vuoi" Rem si fermò un'attimo in modo da sistemare le parole nella sue testa e far risultare il discorso più chiaro possibile. Light la guardava aspettando che continuasse a parlare e con lo sguardo la incitava. Per quanto era preoccupato per Ryuk, in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri.

"Io voglio che tu entri in un 'gioco', così definito da mio padre, alquanto pericoloso poiché i nostri avversari hanno chiamato i rinforzi...no anzi il rinforzo. Penso che tu lo conosca o abbia almeno sentito nominare. Sto parlando di Elle." Light distorse un'attimo lo sguardo ma Rem continuò a parlare, voleva finire al più presto questa storia. Prima che continuasse, venne interrotta dal moro. La ragazza poteva notare un cambiamento radicale nel ragazzo di fronte a se e stava cominciando a inquietarsi.

"Rem, non voglio giri di parole. Cosa vuoi da me? Come posso darvi una mano? E, soprattutto, come puoi pensare che mi metterei in mezzo con Elle?" chiese Light visibilmente indifferente. Lui avrebbe accettato, non c'erano dubbi ma voleva sapere di più. Troppe domande senza risposte.

"Light io non posso dirti ancora niente di chiaro e esplicito. Posso farlo solo se tu accetti. L'unica cosa che posso fare è dirti che la tua mano sarà fondamentale. Elle è sulle nostre tracce, e non ci vorrà molto prima che ci scopra. Se neanche questo ti ha convinto, pensa ha tutti i criminali che-" Light alzò di scatto lo sguardo e guardò la ragazza di fronte a se. Non poteva crederci. Gli assassini, i criminali, Ryuk che nasconde qualcosa...era tutto collegato. Rem era stata la prova schiacciante che aveva confermato i suoi dubbi.

"Lo sapevo...io ho sempre sospettato di qualcosa. Avanti Rem parla...dimmi quello che già so. Dimmi che fate parte di quella associazione di assassini. Dimmi che mi volete con voi. Avanti sto aspettando" il moro, mentre diceva queste parole, si alzò di scatto dalla sedia e camminò avanti e indietro per la cucina. Rem, a quello scatto, si scombussolò ma si riprese subito. Doveva mantenere la calma. Ma doveva ammettere una cosa, Light ci era andato molto vicino era sorpresa. La ragazza scosse la testa, in segno di negazione e sorrise leggermente.

"No Light ti sbagli o almeno in parte. Mio nonno, molto tempo fa, costruì un 'orfanotrofio' da dove poi nacque quella che voi chiamate 'l'associazione degli assassini'. Light è stata la mia famiglia a creare questo. Mio fratello e io ne facciamo parte ma, ovviamente, non abbiamo mai ucciso nessuno...noi partecipiamo stando dietro le quinte. Ora la mia proposta è, come hai già detto tu, di aiutarci a combattere Elle dirigendo e controllando questa 'associazione' - si alzò anche Rem dalla sedia e si avvicinò a Light - Non devi farlo per me, non devi farlo per la mia famiglia, non devi farlo neanche per Ryuk...ma fallo per il sogno che avevi e che hai ancora. Pensi che non lo sappia, tu e Ryuk siete amici da molto tanto che ho imparato a conoscerti Light. So quello che vuoi, ed è per questo sono sicura che accetterai" Rem finì il discorso e fece per andarsene ma Light la fermò. Era la sua occasione...l'occasione di cambiare il mondo, l'occasione di eliminare la malvagità e le fecce della terra. Non poteva perdere quel treno, non se lo sarebbe mai perdonato. Light odiava il pensiero di deludere e far preoccupare il suo migliore amico, ma non poteva non accettare.

"Rem...io accetto. Ma a due condizioni. Uno: voglio essere spiegato tutta questa storia dall'inizio alla fine. Due: si seguiranno i miei ordini senza obiezioni" disse il moro semplicemente. La giovane non disse niente annuì solamente. Camminò verso la porta e se ne andò, soddisfatta di essere riuscita nel suo intento. Ora le cose sarebbero cambiate. Elle avrebbe avuto filo da torcere da quel momento in poi. Light si trovava ancora in cucina e sorrise. Il pensiero che tutto stava per cominciare era inebriante, quasi adrenalinico.

"Tieniti pronto Elle...Light Yagami è entrato in gioco"

Finché vita non ci separiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora