17.

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I giorni passavano e il giovane Light Yagami non riusciva a smettere di pensare a quel inteso bacio scambiato con il suo rivale. Dopo l'accaduto si sentiva frastornato, come se tutto quello in cui aveva creduto fino a quel momento, fosse stato buttato via. Il giorno dopo l'accaduto il padre chiese al figlio il motivo di una lotta tanto violenta, ma lui di certo non poteva rispondere che tutto era partito da un contatto così semplice ma forte come un bacio. Il ragazzo fu vago, spiegando che Elle lo stava, nuovamente, incolpando senza motivo e il padre gli credette, non mettendo più in mezzo l'argomento. Più i giorni passavano e più Light si rendeva conto che quel bacio e quello scontro siano serviti ad entrambi, più di quanto lui pensasse. In una sola serata avevano sfogato tutto quello che avevano dentro, senza esclusione di colpi. Se Light era immerso nei suoi pensieri, Elle non era da meno. Lui, però, la pensava diversamente: dopo la sfuriata di Light aveva cominciato a credere che fosse tutta una falsa. Il detective immaginava che il moro avesse architettato tutto, solo per farlo cedere e, di conseguenza, annullare tutti i sospetti. Stava sull'attenti, ogni volta che Light gli si avvicinava, in modo da evitare un altro cedimento. Come aveva ammesso quella sera, a lui era piaciuto quel bacio e se avesse potuto rifarlo, non ci avrebbe pensato due volte. Ma Elle sapeva che Light aspettava solo quel momento, così si teneva alla larga.

Quel giorno il moro si trovava all'orfanotrofio, intento a organizzare varie morti di alcuni criminali poco conosciuti, in compagnia di Ryuk e sua sorella Rem. I due lo stavano aiutando, in modo da pianificare tutto perfettamente e fu lì che Light parlò.

"Ragazzi, io vi devo dire una cosa molto importante...io ed Elle ci siamo baciati e poi ci siamo presi a cazzotti." la fermezza con cui lo disse era strabiliante e i due fratelli rimasero senza parole.

"Lui crede che io lo stia ingannando per far decadere i dubbi su di me" continuò il moro, continuando a guardare la lista di fronte a se. Rem si alzò di scatto con un sorriso a trentadue denti sulle labbra. Aveva avuto un idea.

"Light, fallo! Ingannalo, fagli credere che tu ti sia innamorato di lui. Vi frequentate, pian piano cresce il vostro rapporto e...BAM!...ecco che Elle è cotto di te e di conseguenza tu puoi manovrarlo come ti pare e piace" Rem era felice come una pasqua. Per lei, quella era l'idea del secolo. Light, doveva ammetterlo, ci aveva già pensato a quella possibile soluzione ma l'aveva sempre giudicata come impossibile. 

"Se mi innamorassi veramente di lui, andremo tutti in rovina" ecco perché lui non voleva farlo, ma doveva accettare tutti i rischi e provarci...era per il bene del suo sogno. Light annuì, complimentandosi con la giovane e, intanto, Ryuk stava ancora metabolizzando la questione del bacio. Non poteva crederci, era impossibile. Il corvino voleva delle risposte ma decise di chiederle  solo una volta che Rem li avrebbe lasciati da soli. Lo conosceva abbastanza per dire che l'aveva fatto apposta a non dare troppe spiegazioni e poi, sapeva che sua sorella non le avrebbe mai chieste.

Passò più o meno un'ora e il moro si chiedeva se fosse stato capace di manipolare il giovane detective. Quello che lo preoccupava era che il bacio, almeno da parte sua, era accaduto senza doppi fini, ma solo perché veramente lo voleva. Era la prima volta che non poteva assicurare che il piano sarebbe andato a buon fine e lui odiava ammetterlo a se stesso. Ad un tratto il maggiordomo Fettel entrò nella piccola stanza, dove i tre giovani stavano lavorando, e chiamò Rem per alcune questioni di primaria urgenza. Lei si alzò dalla sua sedie e seguì l'uomo, lasciando i due amici seduti a scrivanie opposte. Ryuk approfittò del momento e si aprì con Light.

"Senti, mi spieghi una cosa? Perchè tu e quel detective vi siete baciati? Non ha senso...voi siete nemici giurati." Il giovane si aspettava quella domanda, il problema era che non sapeva dare una risposta. Quella fu la prima volta che Ryuk vide il suo migliore amico rimanere senza parole. Il corvino gli si avvicinò, mettendo una mano sulla sua spalla a mo di consolazione. 

"Io...non lo so. Avevo voglia di farlo e lo fatto...molto semplicemente. In quel momento non avevo pensato alle conseguenze, anzi non stavo pensando affatto. Mi sentivo come se non esistesse niente di tutto questo, come se fossi un semplice ragazzo con una vita ordinaria." Quando finì di parlare, si sentì libero da un peso che portava pesante sul petto. Fece un respiro liberatorio, come se tutto quello che teneva dentro avesse trovato uno sfogo. Ryuk lo osservò contento e felice ma al tempo stesso pieno di rammarico. Proprio come aveva detto Elle quella sera, tra loro due non poteva funzionare...era una storia impossibile la loro.

"Light sei  sicuro di riuscirci? Non vorrei finisse male...sai cosa intendo" Light mantenne uno sguardo basso. Sapeva a quello che andava incontro ed era pronto a rischiare.

"Mi stai sottovalutando" fu l'unica cosa che disse, prima che calasse un silenzio di tomba nella piccola stanza.

"Sono pronto a farlo? Assolutamente no. Voglio farlo? Assolutamente si"

 

Finché vita non ci separiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora