9.

535 33 6
                                    

Più il tempo trascorreva, più criminali venivano uccisi. La distanza da un omicidio e un altro diminuiva radicalmente. Il sangue versato aumentava ogni giorno che passava. Elle non si spiegava come fosse possibile un tale incremento in così poco tempo. Solo un mese era passato da quando il corvino aveva iniziato ad investigare ed erano successe troppe cose, anzi...troppi cambiamenti. Dopo l'incontro con l'Interpol, Elle cominciò a lavorare a stretto contatto con la polizia giapponese e di conseguenza con Soichiro Yagami, nonché il padre di Light. La collaborazione, all'inizio, fù dura e complicata: il carattere di Elle non era uno dei migliori e i poliziotti non accettavano di prendere ordini da uno come lui. La fiducia scarseggiava e ambe due le parti credevano in un possibile inganno da parte dell'altro. Proprio per quel motivo, prima di iniziare la collaborazione, il detective scambiò una semplice discussione con ognuno dei poliziotti per assicurarsi dell'assenza di possibili infiltrati.  Pian piano le cose si stabilizzarono e i gli uomini di Soichiro, così come lui stesso, cominciarono a sopportare quegli strani comportamenti di Elle, tra cui il fatto di cambiare camera di hotel ogni volta che avveniva un incontro oppure la sua strana mania per i dolci. Ma tutti riconoscevano la spiccata intelligenza del giovane e ne erano strabiliati. In quel mese di investigazioni le prove scoperte erano state misere, ma quell'improvviso cambiamento poteva portare un barlume di speranza. Infatti Elle pensava che il leader dell'organizzazione fosse cambiato, poiché gli orari e i tempi erano stati stravolti. L'unica cosa che aveva scoperto era che gli assassini avevano bisogno di un nome e di un volto per uccidere. Il detective verificò quell'ipotesi nelle settimane precedenti, infatti diede l'ordine di non rappresentare più il volto del criminale in televisione ma di dirne solo il nome. Grazie a questo, Elle potette notare che quella persona in questione, nella settimana successiva, non morì e che, soprattutto, i mass media costituivano un ruolo molto importante per l'organizzazione. Così riuscì a ridurre le morti, ma non era ancora abbastanza.

"Forse...hanno saputo che c'ero anche io e si sono rinforzati. Ma che senso ha incrementare le uccisioni adesso. Far operare degli assassini in completo giorno e, soprattutto, più volte...potrebbe portare a una completa disfatta."  Elle, dal canto suo, aveva ragione ma, ovviamente, non accantonò l'idea che era proprio quello che il capo voleva. La precisione era troppa per essere tutto fatto al momento. Mentre il corvino consumava la sua solita fetta di torta con panna e fragole, il più giovane dei poliziotti, Matsuda, entrò di scatto nella camera di hotel con una pila di fogli in mano e delle importanti informazioni. Lui raggiunse affannato Elle, che si faceva chiamare Ryuzaki, e posò l'ammasso di fogli sul tavolo per poi spiegare quello che aveva scoperto o, per lo più, notato.

"Ryuzaki, in questo mese sono morti tutti i criminali di cui il nome e volto sono stati rappresentati in televisione o su internet. - Elle annuì solamente, non capiva dove voleva andare a parare - Stamattina il telegiornale ha annunciato la morte di un criminale di cui nome e volto non erano stati ancora annunciati. Le informazioni di quell'uomo le teniamo nel nostro database. Era solo un sospettato, non era ancora stato dichiarato colpevole." erano tutti increduli e la prima cosa che pensarono era che ci fosse una spia tra i loro o qualcosa del genere. Elle scartò subito quell'idea. Sapeva con chi stava lavorando e lui non si sbagliava mai. Se c'era una spia o un infiltrato non si trovava tra i poliziotti ma era qualcuno vicino ai poliziotti.

"Interessante...molto interessante. So cosa state pensado e non saltate a conclusioni affrettate, l'infiltrato  non si trova tra di voi. Me ne sono assicurato tempo fa, quando ho interrogato tutti voi singolarmente. Ma devo ammettere che la persona che cerchiamo debba essere un vostro parente o comunque qualcuno che può avvalersi dell' accesso ai vostri computer" Il detective guardava ancora il suo portatile finché non lo chiuse di scatto. Già sapeva cosa doveva fare e proprio per quello si rivolse direttamente a Soichiro.

"Signor Yagami, lei ha un figlio di nome Light...giusto? - Soichiro guardò spiazzato Elle. Non sapeva il perché di quella domanda ma annuì - So che il ragazzo è dotato di una intelligenza straordinaria e che vi ha aiutato nella risoluzione di un caso in passato. Perchè non gli chiede se vuole unirsi a noi? La sua mano potrebbe giocare un ruolo schiacciante." L'uomo non voleva che il figlio partecipasse. Quel caso era molto più pericoloso di quello scorso.

"Ryuzaki, non credo sia possibile. Mio figlio tra un paio di giorni* comincerà l'università e non credo sia il caso di stressarlo a tal punto." Era l'unica scusa più plausibile e logica che il padre potette trovare in quel momento. Il detective, che ora si era alzato dalla sedie, guardò il poliziotti e annuì portandosi un dito alle labbra. Un gesto naturale quasi ironico che, in parte, simboleggiava il dispiacere di non poter godere dell'aiuto di Light. Ormai era sera tarda e tutti i poliziotti si erano ritirati nelle proprie case, ma prima ce lasciassero la stanza il giovane detective gli avvertì che il prossimo incontro sarebbe avvenuto in un altro posto. Passarono ore  e  Elle era assorto dai propri pensieri poiché  aveva un piano in mente e voleva metterlo in atto quella sera. Chiamò Watari che arrivò in un batter d'occhio e gli disse di chiamare degli agenti FBI di cui si era già servito in passato, tra cui il migliore  Raye Penber. Il corvino aveva intenzione di far pedinare le famiglie dei poliziotti con cui investigava. Doveva capire se quello che stava cercando si trovava tra le loro famiglie e poi, doveva ammettere, che era molto curioso di vedere e, forse in futuro, conoscere l'intelligente e sveglio Light Yagami. Il vecchio Watari, come sempre, eseguì tutto alla perfezione e avvertì gli agenti richiesti dal giovane detective, i quali sarebbero arrivati l'indomani. Il sospetto su Light era ancora lieve o, per meglio dire, infondato e il corvino voleva vedere se quel sospetto sarebbe stato alimentato. Il problema era che aveva la sensazione che sarebbe stato così e che quel giovane ragazzo gli avrebbe dato molte scocciature e ostacoli. In quel  momento i sospetti su Light non si costruivano neanche sul due percento ma Elle aveva l'impressione che quella percentuale sarebbe aumentata. Inoltre il corvino voleva dare inizio alla progettazione di un palazzo, che poi sarebbe stat il nuovo e fisso quartier generale. Il detective prese questa decisione perché voleva essere più discreto possibile e spostarsi da un hotel all'altro comportava troppa visibilità. I giochi si stavano facendo più interessanti e Elle era curioso di vedere come sarebbe andata a finire         


...................................................................................................................................

1. Lo so, sono una persona ignobile. Devo pubblicare più frequentemente

2.*In Giappone la vacanza estiva è solamente di un mese poiché, secondo lo stato giapponese, ci vuole solamente un mese per sistemare le scuole per il nuovo anno scolastico. Ragazzi fatemelo passare...ma che vita di merda.

Finché vita non ci separiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora