27.

497 28 3
                                    


In quel momento, Light pensò alla promessa che aveva fatto a Ryuk: ingannare Elle e farlo cadere in trappola. Il moro aveva paura che nella trappola ci era finito lui e fu proprio in quell'istante che tutto cominciò a degenerare. Il declive si trovava ancora dietro di lui, con la bocca sul suo collo e la mano che scendeva sempre più giù, fino al basso ventre. Light voleva, doveva resistere ma era così difficile. La voglia di lasciarsi andare contrastava con l'intento di rimanere freddo e scorbutico. Gli sciocchi di quei baci bagnati sul collo di Light risuonavano nella sua mente, come un mantra, mandando a puttane la coscienza del moro stesso.

"P-Perchè mi fai questo? Perchè v-vuoi che io mi c-conceda a te?" Light era paralizzato, non riusciva a muovere un muscolo che non fosse la bocca ma, comunque, faceva fatica a parlare. Respiri affannati provenivano dalle sue labbra, in bilico tra  razionalità e irrazionalità.

"Io non lo so Light, sono convinto che tu sia la persona che stiamo cercando ma non riesco a staccarmi da te. C'è una forza in me che mi spinge a volere di più, come adesso. Siamo nemici e ne sono consapevole, ma gli affetti che hai su di me sono una droga" disse Elle nell'orecchio del compagno, soffiandoci alla fine. Quel gesto creò molti brividi che passarono per la schiena del moro e il detective ne sorrise compiaciuto. Light era rimasto senza parole per la prima volta. Non sapeva come controbattere a una frase così spinta ma l'unica cosa che sentiva erano le stesse emozioni appena descritte dal corvino. 

Il giovane era titubante: buttarsi o non buttarsi...buttarsi o non buttarsi...buttarsi o non buttarsi...alla fine decise. Si buttò.

Light, improvvisamente, si girò nelle braccia di Elle e lo baciò spudoratamente. Non c'era niente di casto in quel bacio, solo passione e la bramosia di entrambi. Il detective aveva una mano dietro la nuca del moro, per spingerlo, per quanto fosse ancora possibile, verso di se, mentre l'altra, quella che prima si trova sul ventre, ora era situata sulla schiena in modo protettivo e possessivo. La coppia, pure se goffamente, si avvicinò verso il letto e Light venne spinto su di esso. Elle, in un batter d'occhio, si ritrovò su di lui e, in poco tempo, riprese quel bacio. Rivoli di saliva fuoriuscivano dalle labbra del moro, mentre piccoli gemiti erano accompagnati dal tintinnio della catena. La coppia, ormai, era abituata alla presenza di quell'oggetto che era diventata simbolo di quel legame così forte come strano. Se solo Light si ritrovava a ripensare a come si erano conosciuti, non avrebbe mai detto che sarebbero arrivati a questo...anche per un abile calcolatore come lui era stata una sorpresa inaspettata.  

Elle interruppe quel flusso di pensieri, posizionando una gamba in mezzo a quelle del moro, creando una sorta di frizione che portò Light a gemere più frequentemente sulla sua bocca. Solo dopo il detective si accorse che le manette non aiutassero nell'impresa di svestirsi così, in un impeto di pazzia e incoscienza, decise di sganciare quella catena di ferro ma che la mattina dopo avrebbe rimesso. Una volta aver messo da parte quell'oggetto, Elle cominciò a togliere prima la maglietta e poi i pantaloni del compagno, in quale rosso come un pomodoro, cercava di fare lo stesso. Il corvino glielo permise, finché, i due, non furono nudi, liberati da ogni tipo di indumento. Elle lo baciò lentamente, partendo dal mento e arrivando al capezzolo sinistro che si impegnò stuzzicare e leccare. I gemiti di Light erano musica per le sue orecchie, i quali si ampliarono quando, il corvino con l'altra mano, prese in mano il suo membro, facendolo erigere completamente. Il moro portò le mani sulle  sue spalle, tirandoselo a se in modo da riprendere quel bacio.

"Light, avanti, lasciami fare" disse il detective, volendosi concentrare sul corpo sotto di se. Il moro, in realtà, voleva solo prendere un pò di coraggio per dirgli quello che voleva fare, era imbarazzante per lui.

"E-Elle, io v-voglio toccarti...t-tu già l'hai fatto una volta" Light arrossiva e ansimava mentre lo diceva ma, comunque, sincero. In un attimo si ribaltarono le posizioni, ora il moro si trovava sopra il compagno e aveva le idee molto chiare. 

"Oddio, Light, quanto cazzo sei eccitante" disse Elle guardando il viso del ragazzo completamente rosso ma, allo stesso tempo, sicuro di se. Light scese sul suo collo, baciandolo e mordendolo finché non si ritrovò su una delle due clavicole. I respiri del detective divennero più affannati, fino a divenire veri e propri gemiti. 

"S-sbrigati!" disse Elle stanco di aspettare quelle attenzioni tanto desiderate. Amava la sensazione che il moro gli stava procurando ma voleva di più.

"Sei troppo impaziente detective...lo sai che la fretta è una cattiva consigliera" disse Light, guardandolo con un sorriso beffardo e provocatorio. Il corvino rimaneva sempre allibito dai continui cambiamenti di umore del compagno: se prima sembrava un ragazzo alle sue prime armi, ora pareva un animale del sesso. 

Il moro continuò il suo viaggio, scendendo con la lingua fino al basso ventre dove si fermò. Successivamente gli aprì le gambe, delle quali baciò e morse l'interno coscia fino a ritrovarsi davanti al membro eretto di Elle. 

"E' enorme...vuole che soffochi"   

Light si fece coraggio e poco dopo le sue labbra avvolgevano quella virilità. Faceva su e giù con la testa, leccando e succhiando l'asta e, a volte, fermandosi sulla cappella. Il corvino gli mise una mano tra i capelli, guidandolo nei movimenti fino a portarlo al limite.

"Light, spostati, sto per venire" disse il detective gemendo in modo contenuto. Light non voleva spostarsi ma fu proprio il compagno, che, tirandolo per i capelli, lo fece alzare. Elle lo riportò a se, dove gli diede un bacio a stampo e, in un attimo, le posizioni si re-scambiarono. 

"Ora tocca a me e sono sicuro che quello che ho in mente ti piacerà" disse Elle sorridendo. Quest'ultimo portò la mano sul membro del compagno, dal quale prese un pò di sperma che fuoriusciva dalla punta. Portò la mano all'apertura di Light, nella quale Elle entrò con un dito. Quasi per riflesso, Light si aggrappò alla schiena di Elle, gemendo più forte di prima. Il detective soddisfatto, inserì anche il secondo dito, grazie al quale cominciò a sforbiciare per prepararlo a quello che poi sarebbe seguito. 

"E-Elle -Ah!- m-ma che fai?" chiese il giovane stringendosi ancor più nelle spalle di Elle. 

"Aspetta, se questo ti piace quello che verrà dopo sarà ancora più bello" quando il detective si assicurò che il moro fosse sufficientemente pronto, tolse le dita e si posizionò davanti alla sua entrata. 

"Light dimmelo se ti fa male, tu devi solo rilassarti" disse il detective preoccupato, dandogli poi un bacio sulla fronte. Light non l'aveva mai visto così e, di certo, non gli dispiaceva, anzi si sentiva apprezzato e protetto...ma tanto era solo il momento poi tutto sarebbe ritornato normale. 

Elle entrò lentamente mentre Light si contorceva dal dolore, fu in quel momento che il corvino si riabbassò su di lui e lo baciò di nuovo. Un bacio calmo e dolce che aiutò il moro a calmarsi e il detective ad entrare interamente. Aspettò prima che si abituasse alla sua presenza e poi cominciò a muoversi.

"Perchè adoro questa situazione di pienezza? Perché non voglio che questo finisca?"  

Elle, da spinte lente e calme, le tramutò in veloci e ben assestate cosa che fece girare la testa a Light. Se prima provava del dolore, ora l'unica cosa che sentiva era il piacere. Light chiamava Elle mentre gemeva sempre più forte e il compagno dovette coprirgli la bocca per non essere scoperti.

"T-Ti prego, più forte" disse Light abbracciandolo.

"Qual'è il mio nome?" disse Elle provocatorio ma adorava la sensazione di possessività che stava nascendo in lui verso il moro. Light esitò un attimo ma poi partì a tutto volume. 

"Elle!" il corvino, allora, cominciò a spingere più forte fino a toccare la prostata del ragazzo sotto di lui. 

"Si! In quel punto Elle!" disse il moro continuando a ripetere il nome del compagno mentre lui spingeva senza ritegno tanto da far vedere le stelle a Light. 

Entrambi arrivarono al culmine quando Elle venne dentro di lui e Light sui loro petti. Il detective cadde sul più piccolo esausto, ancora dentro di lui, mentre il moro gli accarezzava i capelli. 

Finché vita non ci separiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora