"E' stato tutto perfetto, ma ora è meglio che te lo dimentichi Light" la coscienza del moro non faceva altro che ripeterlo e il giovane non faceva altro che ignorarla.
Elle si sfilò da Light, accompagnato da alcuni suoi mugugni, e si stese accanto a lui, senza proferire parola. Forse, anche il detective si stava rendendo conto dell'errore appena compiuto ma poco gli importava. Tutto quello che voleva in quel momento era Light.
"E ora...che si fa? Tra poche ore tutto ritornerà come prima." disse il giovane pensieroso, girandosi nelle coperte verso il compagno. I loro occhi si incrociarono e per qualche minuto stettero in silenzio. I due volevano urlarsi in faccia quello che provavano ma non potevano e questo li tormentava. A Light era piaciuto ogni singolo momento passato con Elle ma, purtroppo, era tutta fantasia. La sua prima volta con un ragazzo era stata senza sentimento. Il moro non si era mai accorto che gli importava di questioni sentimentali o emozionali, lui sentiva che dopo aver passato la notte con Elle qualcosa era cambiato. Sentiva una sorta di fitta al cuore quando pensava che tutto era avvenuto per istinto, per foga, per impulso e non per...
"amore" pensando quella parola, Light fu quasi tentato di piangere ma non lo fece, non davanti ad Elle.
"La cose più giuste da fare sono due: dimenticare e non permettere mai più che succeda. - disse il detective, mettendosi in posizione supina e posizionando le mani dietro la nuca. - Non fraintendere, non vuol dire che non mi sia piaciuto ma capisci che non possiamo crearci una storiella. Non siamo in una favola." Elle era sicuro e deciso mentre diceva quelle parole taglienti come lame, in cuor suo stava soffrendo come non mai.
"Hai ragione Elle. Ti auguro buonanotte" Light si girò dall'altro lato, non volendolo neanche più vedere e si addormentò triste, rimpiangendo, forse per la prima volta, tutte le sue scelte.
Elle lo guardava con la coda nell'occhio e per quanto potesse sembrare incoerente, non poteva permettere che una notta così bella, terminasse in modo così brusco. Il detective tirò Light a se abbracciandolo da dietro e baciandogli la guancia con l'intento di rassicurarlo.
"Da domani ricominceremo ad odiarci" disse il corvino prima di cadere nelle braccia di Morfeo, stretto a quel ragazzo che gli aveva rubato l'anima.
La mattina dopo il risveglio fu abbastanza difficile: Elle già era in piedi, lavato e vestito, e subito si mise a lavoro, ogni tanto buttando un occhio su Light ancora addormentato. Il detective guardò l'orologio, le frecce segnavano le sei del mattino. Di solito, il corvino dormiva massimo tre ore a notte, ma con Light, come era già successo in passato, riusciva a conciliare il sonno.
"Sono un idiota, mi sto innamorando di un criminale...sono caduto in basso" Elle si maledì mentalmente e, per un attimo, sperò che fosse solo un brutto sogno e che, quindi, qualcuno l'avrebbe svegliato con una bella secchiata di acqua congelata. Lui, il detective senza cuore, senza emozione, cinico e freddo, si stava innamorando. Elle non avrebbe mai creduto che il suo nome e la parola 'amore' sarebbero mai stati bene nella stessa frase, ma il pensiero che Light lo stesse ingannando era persistente.
"Elle, buongiorno" disse Light assonato mentre si metteva seduto. Solo dopo un lungo sbadiglio, il giovane si accorse del dolore che provava al fondo schiena e, inoltre, di non avere la catena.
"Giorno" il detective era freddo, un'armatura che era costretto a portare, in quanto non poteva permettersi di ricadere in tentazione.
Il moro si alzò dal letto, anche se con un pò di fatica, e si diresse verso il bagno dove fece una doccia calda rilassante e si vestì. Quando si ritrovò di nuovo di fronte al detective, fu difficile riconoscerlo. Era completamente diverso rispetto alla notte appena trascorsa ma a Light stava bene.
Elle quando si accorse che il giovane si era svegliato, riprese quelle maledette manette e le agganciò attorno ai loro polsi.
"Si ricomincia" pensò Light guardando il compagno impassibile, dagli occhi vuoti. Quel gioco di sguardi venne interrotto da Soichiro, il quale bussò alla porta dei due, dicendo che il caso si stava evolvendo. I due giovani uscirono dalla stanza e li rimasero tutte le loro emozioni.
Arrivati nella grande sala centrale, Elle venne informato degli ultimi cambiamenti mentre, guardando il grande schermo, vide che Rose, Kakashi e Ryuk si erano incontrati proprio quella mattina.
"Ragazzi io devo partire, mi hanno chiamato per un lavoro da detective " disse il più grande dei tre, sistemandosi la maschera sul viso. Ryuk e Rose si guardarono per un momento, finendo poi per annuire. I due lo accompagnarono all'areoporto, dove poi sarebbe volato alla volta dell'America. La ragazza guardò il fratello sorridendo e augurandogli buona fortuna, così face anche Ryuk.
Pochi giorni dopo la partenza di Kakashi, i due giovani continuarono a comportarsi in modo naturale. In realtà Ryuk non sapeva ancora dei microchip, ma Rose e Kakashi avevano elaborato un piano, già studiato precedentemente con Light, e in qualche modo erano riusciti a farlo sapere a Rem. La ragazza non poteva permettersi qualche errore.
Tutto accadde quel fatidico pomeriggio: Rose, con una scusa banale, condusse Ryuk in una piccola stradina molto simile a quella dell'orfanotrofio ma il ragazzo, che conosceva quel posto come le sue tasche, se ne accorse subito che quella era la via sbagliata.
"Rose ma dove stiamo andando? Questa strada è sbagliata" disse il ragazzo dagli occhi rossi con sguardo interrogativo.
Elle mentre osservava lo schermo, buttava gli occhi su Light, il quale era molto accigliato nel vedere quello che veniva trasmesso. Si stava facendo tutto più interessante ma il bello doveva ancora arrivare.
Il grande schermo diventò all'improvviso nero e i poliziotti strabuzzarono gli occhi. Dopo alcuni minuti, lo schermo ridivenne chiaro e quello che mostrava era al dir poco spaventoso.
Ryuk era stato ucciso.
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Finché vita non ci separi
FanfictionLa storia che vi propongo è ispirata dall'omonimo anime conosciuto come Death Note. L'unica essenziale e importante differenza, tranne la storia omosessuale tra i due protagonisti, è la mancanza dell'oggetto che tanto caratterizza la serie: il quade...