Ryuk era stato ucciso.
Protagoniste in quel momento erano le urla di Rose, che, inginocchiata, reggeva la testa dell'amico, steso inerme per terra. Ryuk respirava a mala pena, reggendosi alle braccia della ragazza, cercava di parlare ma lei ogni volta lo bloccava. Le sue guance erano contornate da lacrime, simbolo del suo dolore e tristezza.
"Ti prego, amico, tu devi sopravvivere" disse Rose con la voce rotta dal pianto e le mani sporche del sangue del corvino. Era bastato un colpo di pistola poco vicino al cuore, per ridurlo in questo stato. In quel frangente di apparente panico, la giovane chiamò l'ambulanza, che arrivò seduta stante.
Intanto Light, dall'altra parte dello schermo, si sentiva svenire e non si era neanche reso conto, delle piccole lacrime che solcavano il suo viso. Quella scena fece quasi pena ad Elle ma qualcosa gli puzzava.
"Li catturiamo, gli impiantiamo quei maledetti aggeggi, dopo li lasciamo andare, discorsi strani sugli shinigami, Kakashi parte e Ryuk muore. Come possono anche solo pensare che io possa cadere in questo stupido tranello" Il detective in cuor suo stava ridendo, nonostante il piano fosse ben elaborato, erano i dettagli che facevano la differenza. Fu in quel preciso istante che ad Elle venne un idea.
"Voglio che vi fate mandare tutti i documenti e richieste del commissariato di polizia che ha contattato Kakashi Hatake. - disse il corvino, rivolgendosi con tono autoritario verso Soichiro e i suoi uomini - Inoltre dovete andare sul punto in cui è accaduto l'omicidio e prelevare del sangue della vittima e analizzarlo. Voglio i risultato il prima possibile. Un altra cosa di vitale importanza, una fetta di torta"
Light aveva capito cosa voleva fare il compagno, ma era sicuro che avrebbe fatto un altro buco nell'acqua. Il giovane non si farebbe fatto provare impreparato, aveva pensato a tutto o almeno così credeva. Sicuro che il piano riuscisse, il moro continuava a recitare la persona affranta per la morte del suo migliore amico.
"Guarda cosa mi hai fatto fare Elle"
Elle si avvicinò ancor di più al moro, erano tante le cose che gli voleva chiedere ma in quel momento la prima cosa che gli venne in mente fu una.
"Non pensavo saresti arrivato fino a questo punto. Mi sorprendi ogni giorno di più" disse il detective in tono di beffa. Light aveva ancora le lacrime agli occhi ma in quel momento pensò che dargli un pugno ben assestato su quel bel faccino che si ritrovava, fosse la cosa migliore da fare. Si trattenne, ovviamente, intento a mantenere la parte.
"Come puoi pensare una cosa del genere? IL MIO MIGLIORE AMICO E' APPENA MORTO! Ma tu non capiresti, non sai cosa vuol dire avere un amico, ora non sono in vena di litigare" disse il moro, mentre si prendeva la testa con le mani e con le lacrime che continuavano a scendere. Elle, faceva fatica ad ammetterlo, ma odiava vederlo così. Era palese che fosse una falsa, non poteva lasciarsi ingannare. Il detective si fece scappare un piccolo 'mi dispiace' e successivamente si abbassò al suo orecchio.
"In realtà, io ti considero come il mio primo amico" Light sentiva il suo fiato sul collo e i soliti brividi, sempre ignorati, scendevano giù per la colonna vertebrale. Quando la solita ordinazione del corvino arrivò, si sedette e cominciò a mangiare, aspettando quei maledetti risultati.
"Che sia stato Kakashi è da escludere, visto che, al momento dell'accaduto, lui non si trovava in città. Mentre Rose è una possibile sospettata, ma è tutto troppo ovvio: la stradina isolata come luogo dell'omicidio, è un classico. Intanto il fatto che un altro assassino di loro conoscenza l'avesse fatto è impossibile, come l'avrebbero avvisato, erano perennemente controllati. Quei minuti in cui il segnale era adatto via, sono stati troppo pochi per potere chiamare un altra persona. Inoltre Ryuk aveva evidenziato che la strada fosse sbagliata e sottolineava il fatto il ragazzo non sapesse niente dei microchip. Perchè quella strada era sbagliata? Qual'è quella giusta?"
Mentre i pensieri prendevano il sopravvento nella testa di Elle, entrò Watari con i documenti richiesti. Il detective lo ringraziò e, successivamente, si concentrò su quei documenti. Light si alzò da quella sedia e si avvicinò al corvino. Appoggiò una mano sulla scrivania, mentre l'altra sullo schienale della sedia dove vi era seduto l'altro.
"Immagino che tu voglia controllare se quelle richieste siano veritiere. Nel caso non lo siano la partenza di Kakashi sarà stato solo un diversivo e, di conseguenza, è ovvio pensare che tutto sia stato preparato " disse il moro osservando quei mille fogli e gridando interiormente per il suo successo.
"Esatto Light...cos'è successo non ti piangi la perdita?" Elle era sempre stato sorpreso dalle capacità di Light e quella era stata un'altra conferma del suo incredibile talento. Il detective fece un leggero sorriso mentre aspettava la risposta del compagno ma non staccava gli occhi da quei fogli...in fondo sarebbe stato molto pericolo girarli verso Light, che si trovava molto vicino.
"E' inutile auto-commiserarmi, non risolverò niente così" disse il moro, mentre con la coda dell'occhio osservava le labbra del corvino, gli mancava il loro tocco morbido. Erano passati solo alcuni giorni ma Light aveva già voglia di riassaggiare ogni parte del corpo di Elle.
"Sono fiero di te Light" disse il detective.
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Finché vita non ci separi
FanficLa storia che vi propongo è ispirata dall'omonimo anime conosciuto come Death Note. L'unica essenziale e importante differenza, tranne la storia omosessuale tra i due protagonisti, è la mancanza dell'oggetto che tanto caratterizza la serie: il quade...