Harry's Pov
Il messaggio di Liam lo vidi solo il giorno dopo, così decisi di farmi una passeggiata per schiarirmi le idee. Era Williams. Williams! Quando vivevo a Holmes Chapel c'era una famiglia che si chiamava così, pensai. Stavo tranquillamente camminando verso lo Starbucks, quando mi scontrai con una ragazza.
"Scusa" dissi, ma non ci misi molto a capire che quella era Cat. Sorrisi.
"No, scusami tu. Non stavo vedendo dove mettevo i piedi" rispose lei, ma non appena mi riconobbe sbuffò sonoramente. Stavo per chiederle cosa ci facesse da quelle parti, quando un ragazzo ci raggiunse.
"Ehi Cat, stai bene?" le chiese lui senza guardarmi. Fate come se non ci fossi... e poi chi diavolo saresti tu? Il suo ragazzo?
"Si, non ti preoccupare. Non mi sono fatta niente. Sei una lumaca!" rispose lei sorridendo. A me non aveva mai rivolto quel sorriso. Era bellissimo e dolce e.. Smettila! mi rimproverai. Sentii uno strano senso di irritazione crescermi nello stomaco, e le mani mi si chiusero in pugno. No, non sono geloso. È sicuramente la fame.
"Dai andiamo..." cominciò lei parlando con il ragazzo, poi si rivolse a me dicendomi: "beh scusa ancora Harry. È stato NON un piacere vederti. Spero di NON incontrarti di nuovo"
Me ne andai arrabbiato, borbottando cose senza senso, ed entrai allo Starbucks dove presi la colazione per tutti, poi tornai a casa. I ragazzi erano quasi tutti svegli, tranne Zayn.
"Ho portato la colazione" urlai dall'ingresso. Non l'avessi mai fatto. In meno di un secondo mi ritrovai per terra con Niall sopra di me.
"Dov'è?" chiese lui, guardandomi da cima a fondo. Aveva gli occhi quasi fuori dalle orbita.
"Se ti alzi da sopra di me ti do il sacchetto, altrimenti niente cibo" dissi ridacchiando. Il biondino si alzò e mi aiutò ad alzarmi a mia volta. Gli diedi la colazione e poi, quando andammo in cucina dove c'erano tutti, raccontai l'incontro, o meglio lo scontro, con Cat.
"Sei geloso, amico" disse Liam.
"No che non lo è, altrimenti significherebbe che mi sta tradendo. E tu non lo stai facendo, vero Harold?"
"Certo che no, amore. Non ti tradirei mai" risposi a Louis, dandogli un bacio volante. "E comunque non sono geloso"
"Però ti ha dato fastidio, giusto?" chiese Niall. Annuii.
"Quindi sei geloso" disse Liam. Sbuffai. In quel momento entrò Zayn, insonnolito.
"Ehi bell'addormentato!" salutò Louis.
"Buongiorno" borbottò Zayn.
"Lo sai che sono le tre del pomeriggio?" chiesi io ridendo. "Ore piccole ieri sera?"
"Si" rispose semplicemente lui. Non era un tipo molto loquace appena sveglio.
Gli altri lo aggiornarono su quanto accaduto.
"Fratello, sei geloso marcio" disse lui ridendo.
"Tutti contro di me" sbuffai. "Comunque Liam, grazie per aver trovato il suo cognome. È un buon punto di partenza.
"Hai scoperto qualcosa?" domandò lui.
"Non ne sono sicuro, ma quando vivevo ad Holmes Chapel c'era una famiglia di nome Williams" risposi. "Più tardi chiamo Gemma e chiedo a lei"
"Una cosa certa è che ha una bellissima voce" disse Liam, annuendo.
"Come?!" lo guardammo tutti sorpresi.
"Ieri, dopo che ho accompagnato Marika a casa, sono andato ad un bar lì vicino e c'era lei che cantava. È celestiale" rispose lui. Devo sentirla cantare.
"Tienici aggiornati, Harry" disse Louis dandomi una pacca sulla spalla e andandosene.
"Certo" risposi io. "Liam, come si chiama il bar?"
"The Night, molto carino"
Dopo che se ne furono andati tutti (Liam con Danielle, Louis con Eleonor, Niall con Josh e Zayn a dormire) decisi di chiamare la mia sorellona.
"Gemma?"
"Ehi fratellino, come stai?" Quella ragazza era sempre felice ed io lo ero per lei.
"Tutto bene, grazie. Senti volevo chiederti una cosa..."
"Dimmi"
"A Holmes Chapel c'era una famiglia di nome Williams?"
"Si" disse lei triste. "Non ti ricordi la mia migliore amica?"
"No" feci io. Sentivo uno strano senso di vuoto nel petto.
"Si chiamava Cathy. I suoi genitori sono morti in un incidente stradale"
"Oh! E dopo che è successo?" chiesi io.
"Quando ha saputo della loro morte è cambiata. Poi ci siamo perse di vista. So solo che è stata affidata agli zii. Perché me lo chiedi?"
"Penso di averla vista. Più che altro ho incontrato una ragazza un settimana fa che si chiama Cat e ha un aria terribilmente familiare. Forse sono semplicemente delle coincidenze..."
"... oppure potrebbe essere davvero lei!" completò Gemma. "Verrò a Londra tra un paio di giorni, così posso stare un po' con te e incontrare questa ragazza. Potrei fare qualcosa se fosse realmente lei. Ma non te la ricordi proprio?" chiese insistendo.
"No, Gemma. Ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa di importante e sento questo senso di colpa quando la guardo... solo che non mi so spiegare il motivo"
"Lo capirai presso, fratellino" mi rassicurò lei. "Ora però devo andare, mi vieni a prendere all'aeroporto?"
"Certo. Fammi sapere quando arrivi"
"Va bene" rispose lei. Attaccai.
Adesso capisco, ma manca ancora qualche tassello del puzzle.
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Quando credi di odiare finisci per amare || H.S. ||
FanfictionLe parole posso distruggere. Le parole possono guarire. Sembrerebbe assurdo, vero? Ma non è così. Lei è cambiata da quando quelle parole le sconvolsero la vita. Lei ora è diversa. Potranno le parole e i gesti di lui guarire le sue ferite? Potrà l'o...