Ero felice. Dopo quei mesi che mi erano sembrati anni, finalmente ero felice. Non potevo chiedere di meglio. Lo dicemmo anche a Mark, mio padre biologico, e fu felice. Si commosse anche. Tutti erano felici ed era quello che volevo.
Mi avvicinai alla finestra e mi misi a guardare fuori. Ero a Londra e, come al solito, pioveva. La pioggia, però, mi rilassava. Cadeva a un ritmo tutto suo sul tetto e sulle strade. Non si vedeva niente. Mi portai il tea sulle labbra e bevvi un sorso. Era caldo e confortevole. La poggiai sul tavolino lì vicino. Pensai a quello che quel giorno avrei dovuto fare. Avremmo fatto. Saremmo andati a Holmes Chapel e ci saremmo stati una settimana. La settimana di Pasqua.
Quella sera avrei rivisto Anne. Era da molto che non la vedevo ed ero agitata. Chissà cosa avrebbe pensato di me. Dopotutto quando ero piccola passavo molto tempo con Gemma in quella casa ed Anne mi conosceva. Ed io conoscevo lei. Era la persona più vicina a mia madre. Mamma. Quanto mi mancava. Papà. Speravo tanto che fossero contenti per me.
Ad interrompere i miei pensieri furono delle mani calde che da dietro mi abbracciarono. Poggiai la schiena sul suo petto e girai il volto verso di lui. Mi diede un bacio sulla fronte.
"Vedrai che andrà bene" mi disse.
"Lo so" risposi io. Gli diedi un bacio a stampo sulle labbra, poi mi girai e andammo verso il divano dove ci accoccolammo.
"Allora cos'è che ti rende così nervosa?" Sospirai. Appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Le tue fans. Io../" Si girò verso di me e mi interruppe dandomi un lunghissimo e dolcissimo bacio.
"Non pensarci. Ci sono io con te"
"Lo sai anche tu che non è vero Harry. Tra un mese partirai di nuovo" dissi io. Sospirai.
"Ci saranno Marika, Gemma, Jimmy, mamma e Mark. E noi ci sentiremo tutti i giorni" rispose lui dandomi un bacio. Ricambiai.
"Ci mancherai, sai"
"Mancano ancora 30 giorni. Di tempo né abbiamo" disse abbracciandomi forte. "Non preoccuparti"
La mattinata passò velocemente ed era arrivato il momento di andare. Ok, stavo esagerando. Me ne rendevo conto anche io. Prendemmo la macchina e ci avviammo. Accendemmo la radio. Stava trasmettendo Roar di Katy Perry e non potemmo fare a meno di cantare a squarciagola. Sembravamo dei pazzi. Ridemmo molto, scherzammo. Ci divertimmo. Lungo il viaggio mi dimenticai persino dove stavamo andando. Arrivammo a Holmes Chapel sul tardo pomeriggio. La pioggia cadeva piano. Era arrivato il momento. Sospirai. Harry mi strinse delicatamente la mano. Suonò il campanello. Ad aprirci fu Gemma.
''Ciao ragazzi'' disse sorridendoci e baciandomi le guance. ''Mamma, sono arrivati'' gridò lei. Poi si rivolse di nuovo a noi. ''Dai entrate''
''Ciao Gemma'' le sorrisi.
''Ehi sorella'' sorrise. In risposta Gemma alzo gli occhi al cielo. Entrammo dentro chiacchierando un po'. Dalla cucina uscì Anne tutta sorridente. Portava un grembiule da cucina e i capelli legati. Non era cambiata per niente.
''Da quanto tempo Cathy'' disse lei venendomi ad abbracciare. Ricambiai. ''Sei ancora più bella'' arrossii.
''Grazie'' risposi sorridendole. ''Come stai?''
''Tutto bene e tu?''
''Bene, grazie'' sorrise. ''Da quando ho saputo che stavi con Harry ho subito pensato 'povera piccola'''
''Grazie Mamma'' disse il diretto interessato ironicamente. Io ed Anne ridacchiammo.
''Bene giovani, la cena non è ancora pronta. Andate a riposarvi un po'. Soprattutto tu, Cathy. Ti vedo particolarmente stanca.''
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Quando credi di odiare finisci per amare || H.S. ||
FanfictionLe parole posso distruggere. Le parole possono guarire. Sembrerebbe assurdo, vero? Ma non è così. Lei è cambiata da quando quelle parole le sconvolsero la vita. Lei ora è diversa. Potranno le parole e i gesti di lui guarire le sue ferite? Potrà l'o...