Devo riaverla

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"Ciao Harry" risposi io con voce roca distogliendo lo sguardo dal suo.

"Come stai?" mi chiese.

"Bene" mentii. Non stavo per niente bene. Non avevo lui accanto a me. Niente era andato per il verso giusto in quei mesi. "Come mai qui?" chiesi io.

"Un concerto di beneficenza" rispose lui.

"Bene" dissi abbassando lo sguardo.

"E tu?"

"Dovevo fare una visita"

"Mi ha accennato qualcosa il dottore. Ha detto che devi stare a riposo nelle tue condizioni. Anche se non ho capito un granché. Di che parlava Cat?" mi chiese quasi supplicando. Nei suoi occhi vedevo dolore, dubbio, indecisione...

Lo guardai per un momento che sembrava infinito, poi risposi distogliendo lo sguardo. "Niente di grave" dissi.

Sospirò e si prese i capelli tra le mani. Poi si alzò e si venne a mettere accanto a me sul letto. "Dimmi che succede. Posso aiutarti..."

"Harry, sto bene. Non sono in fin di vita, se è questo quello che ti preoccupa. Anche se non dovrebbe..."

"Certo che mi preoccupo! Sei importante per me" disse l'ultima frase sussurrando, ma lo sentii ugualmente.

"Si è visto come sono importante. Mi dispiace Harry, ma forse è meglio se tu vada" dissi indicandogli la porta. Stavo trattenendo le lacrime con tutte le mie forze. Mi torturai il labbro con i denti finchè non sentii un sapore metallico in bocca.

"Non voglio lasciarti. Io --"si interruppe agitato e si portò i capelli all'indietro. "Mi manchi e sono stato uno stupido --"

"Vattene, Harry" lo bloccai. Le lacrime stavano quasi per cadere.

"Ma --"

"MA COSA PENSI? EH? CHE UNA FRASE DI SCUSE POSSA SISTEMARE TUTTO? CHE --" urlai, ma ad interrompermi fu un'altra fitta forte alla pancia. Venne vicino a me e mi accarezzò i capelli.

"Mi dispiace così tanto, Cat" sussurrò ancora, mentre una lacrima scivolava sul suo viso. Lo scansai con la poca forza che mi rimaneva.

"Non. Toccarmi." dissi io, scandendo le parole. "Va via, Harry. Non c'è più niente qui per te"

Si staccò da me lentamente e, dopo avermi guardato negli occhi per un tempo che mi parse infinito, se ne andò. Cercai di calmarmi e dopo un paio di minuti ci riuscii. Presi la borsa e me ne andai a casa.


Harry's Pov

L'avevo rivista e non potevo capacitarmi di quello che mi aveva detto. Sapevo che era arrabbiata con me, lo immaginavo. Ma faceva ugualmente male.

Ora che l'avevo trovata, dovevo fare qualcosa per riaverla. Non potevo perderla un'altra volta. Non me lo sarei mai perdonato.

Uscii dalla camera e mi nascosi. Aspettai che lei uscisse dalla stanza e poi la seguii. Sentii il telefono squillare e risposi.

"Pronto?"

"Harry, sono Niall. Dove sei? Ti stiamo cercando da un ora"

"Ho avuto un imprevisto. Iniziate senza di me" risposi, poi attaccai.

Dopo aver visto dove viveva tornai in ospedale dove facemmo un piccolo concerto per i bambini. Verso il pomeriggio tornammo in hotel. Stavamo per andare tutti nelle nostre stanze, ma li bloccai.

"Devo dirvi una cosa" si girarono tutti verso di me. Sospirai. "Oggi ho visto Cat"

"COSA!" urlò Louis venendo verso di me. "Perché non mi hai chiamato?!"

Gli raccontai tutto: di quando si era sentita male, del dottore, delle parole che mi aveva detto, dei miei progetti, del pedinamento. Insomma di tutto. Volevo riaverla e avrei avuto bisogno del loro aiuto.

"Mi aiuterete?" chiesi io.

"Certo" disse Zayn.

"Lo sai che puoi contare su di noi" fece Liam. Niall annuì. Restava solo Louis, che per tutto il tempo era stato in silenzio.

"Boo?" lo chiamai io. Alzò il viso, poi venne ad abbracciarmi.

"Lo so che la ami ancora e so che anche lei ti ama. Certo che ti aiuto" disse. Poi si 'staccò' dall'abbraccio. Mi guardò serio e mi disse: "Se la farai soffrire un'altra volta, ti butterò dal balcone"

Sorrisi. "Va bene, Lou"

Quando credi di odiare finisci per amare || H.S. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora