Diventerò..

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Il giorno dopo a svegliarmi fu un raggio di sole che batteva proprio sul mio viso. Mi stropicciai lentamente gli occhi, poi, cercando di non svegliare il bello addormentato, mi alzai. Presi i vestiti e andai a farmi una doccia. Una volta finito scesi sotto. Erano le 10,00 am e in cucina non c'era nessuno. Mi guardai in torno. Era rimasto tutto come prima. Non era cambiato niente. Decisi di preparare una bella colazione per tutti: fette biscottate con la marmellata e burro. Me lo faceva sempre mamma quando ero più piccola. Scossi la testa per mandar via il pensiero di lei. Presi le cuffie e cominciai a sentire la musica. Mi piaceva cucinare con la musica nelle orecchie. Mi dava la carica. Preparai tutto molto in fretta. Misi a bollire anche l'acqua per il tea. Non feci in tempo a posare la tazza sul tavolo che una fitta alla pancia mi fece piegare in due. La tazza mi cadde dalle mani e finì per terra, rompendosi. Mi appoggiai alla mensola cercando di restare in piedi. Faceva male. Tanto male. Le lacrime scendevano dai miei occhi. Non riuscivo a muovermi.

''CAT!!" l'urlo di Gemma fu l'ultima cosa che ricordai.


Gemma's Pov

"CAT!!" urlai. La raggiunsi e feci appena in tempo a prenderla tra le mie braccia che svenne. "Oh mio Dio. HARRY!! MAMMAA!!" urlai di nuovo. Continuai così, cullandola tra le mie braccia.

"Cos'è tutto questo bacc/ Cos'è successo?'" chiese mamma allarmata.

"Non lo so. Chiama un ambulanza"le dissi agitata.

"Certo. Vado a chiamare anche Harry." Annuii in risposta, anche se mamma era già corsa via.

L'ambulanza arrivò dopo poco tempo. Harry si era svegliato ed era corso immediatamente da lei. Gli infermieri la misero sulla barella e la trasportarono dentro l'ambulanza.

"Può venire con noi una sola persona"

"Vengo io" disse Harry, poi rivolse il suo sguardo a mamma.

"Andrà tutto bene, vedrai" disse lei stringendogli la mano.

"Vi veniamo dietro" dissi io.

Era passata un'ora da quando Cat era stata portata in ospedale e nessuno ci dava notizie. Eravamo tutti in sala d'aspetto: mamma, Harry, io, i ragazzi, Marika... eravamo tutti lì ad aspettare. Louis era vicino ad Harry. Stava facendo del suo meglio per rassicurarlo, ma non c'era niente da fare. Il mio fratellino non era stato mai così preoccupato in vita sua. Beh, forse ai provini di Xfactor, ma non così. Ad interrompere i nostri pensieri fu una porta che si apriva e una dottoressa che veniva verso di noi.

"Con chi posso parlare?" disse lei.

"Con me" rispose Harry. "Sono il fidanzato"

"Bene, mi segua"

Si spostarono di qualche metro, ma comunque potevamo tutti sentire quello che la dottoressa avrebbe detto.

"Sono in condizioni critiche"

Sono?, pensai.

"Non capisco. Cosa vuol dire?"

"Che potrebbe perdere il bambino"

Il viso di Harry sbiancò. Un bambino? È incinta!, pensai meravigliata. Mi girai verso mia madre. Aveva una mano che copriva le labbra e gli occhi lucidi. Diventerò zia!, pensai entusiasta.

"C'è qualcosa che possa fare?"

"Ma certo. Deve convincerla a stare a riposo e a non sforzarsi. E deve prendere le vitamine. Deve stare tranquilla"

"Va bene dottoressa. E grazie."

"Si figuri. È il mio lavoro"

"Posso vederla?"

"Certo"


Cat's Pov

Mi svegliai su un letto che non era il mio, e neanche di Harry. Ricordai tutto. Il dolore, la caduta, Gemma... Ad interrompere i miei pensieri fu la porta che si aprì.

"Harry" avevo la voce roca. Venne verso di me e mi abbracciò

"Mi hai fatto preoccupare. Anzi 'ci'" disse lui. Sospirai.

"Mi dispiace. Non capisco perché sia successo"

"La dottoressa ha detto che devi stare a letto e non sforzarti" Alzai gli occhi al cielo, ma cedetti quando mi disse che la situazione era molto critica.

"Va bene" dissi dandogli un bacio sulla fronte. "Cercherò di contenermi" gli sorrisi. Lui ricambiò, poi mi diede un bacio. Un bacio vero. Che però non durò molto. Avevano bussato alla porta.

"Avanti" dissi io. Da lì fece capolino il viso di Anne.

"Posso entrare?" chiese lei. Aveva gli occhi lucidi e un sorriso che andava da un orecchio all'altro. Annuii. Harry si spostò verso la finestra e si sedette sulla sedia vicino a me. Anne intanto veniva verso di noi.

"Perché non ce l'avete detto?" chiese lei. Aveva la voce rotta.

"Volevamo dirvelo in un altro modo" ammise Harry stringendomi la mano.

"Sono così felice per voi" disse lei abbracciandoci. "Diventerò nonna!!!!"

Quando credi di odiare finisci per amare || H.S. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora