Capitolo 03

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"E questo è tutto, la signorina Rossi e la signorina Panico sono state sospese a tempo indeterminato, quando chiamerò potranno tornare a scuola."concluse il preside Carlo Riemma, le nostre mamme ci lanciarono uno sguardo di fuoco il che equivaleva ad una sola parola:  morte certa.

Non bastava solo l'umiliazione del preside e della professoressa Bianchetti, mia madre ora mi avrebbe ammazzata, poteva lasciar perdere le precedenti punizioni che mi avevano dato, ma questa non l'avrei sicuramente passata liscia. Ora mi avrebbe fritta al forno e probabilmente servita come piatto a mio fratello Leonardo, scemo com'era non se ne accorgerebbe nemmeno. Non mi lasciò nemmeno il tempo di spiegarle cos'è successo, appena venne a conoscenza della situazione mi mollò un ceffone e mi disse testuali parole:"CONSIDERATI MORTA". Stessa cosa vale per Manuela, Cinzia l'avrebbe sicuramente segregata in casa, lei era peggio di mia madre.

"Scusi ma io che ci sto a fare qui?"c'interruppe la signora Nina Gurrietez, la mamma della mia amica Hélena che era stata convocata qui a scuola. 

Il preside si schiarì la voce e iniziò con il suo solito discorsetto monotono, ormai lo sentivo da ben 5 anni e sarà sempre lo stesso:"Allora signora Gurrietez, sua figlia Hélena ha marinato la scuola per ben cinque volte di seguito e non si è nemmeno preoccupata di giustificare l'assenza. Signora, qui in Italia il sistema scolastico è diverso e bisogna giustificare..."

Hélena, la bionda ossigenata qui presente e proveniente dalla Spagna, era disinteressata al discorso del preside. Si trattava della solita biondina che veste Gucci, indossa sempre abitini striminziti e le uniche parole inglesi che conosce sono "I'M BACK". Sembrava simpatica, ma era una testa vuota come sua madre,un vero dono della natura per tutti i ragazzi che incontrano i suoi fantastici occhi blu, ma il suo cervello sembrava essere rinchiuso da anni in un comodino.

"Dov'eri tesoro?"chiese ancora una volta la donna dai 40 anni dimostrati più giovani, era poco interessata al discorso del preside e ogni tanto si toccava le punte dei capelli tinti biondo platino, sua figlia invece vagava per la Timeline di Twitter.

"Ero alla sfilata di Gucci, Bibbi."rispose con disinteresse la spagnola seduta di fronte a sua madre, scorreva con il dito sullo schermo del suo I-Phone 7 in oro-detto da lei ha un effetto brutto, come se ci desse dei poveri.

"Tutta sua madre."Nina puntò lo sguardo verso il preside, era un misto tra il divertito e l'annoiato:"Preside la deve smettere di richiamarla, ora la riporto in Spagna, così potrà andare a tutte le sfilate di Gucci. Lei studia come una matta e non va nemmeno più in discoteca per lo stress, ma si rende conto?"

"Sua figlia prende sempre 3 in tutte le materie, non c'è soluzione."mormorò il preside, si passò le mani tra i capelli inesistenti, Hélena lo guardò con aria soddisfatta, avere sua madre dalla sua parte dev'essere davvero bello, ce l'avessi io una mamma come lei!

"Non si può andar bene in tutte le materie!"

******

Mi massaggiai ancora la guancia rossa e dolorante, gli schiaffi di mia madre sono micidiali! Aveva ragione Leonardo, sarebbe stato meglio di smetterla con i guai, ma il mio carattere ribelle nei confronti degli adulti era un qualcosa di ingestibile. Già la professoressa mi odiava, avevo aggiunto una parolina di troppo e mi  ero messa nei guai, buttandomi nel marcio fino al collo. In gran parte era colpa mia perchè ho una cattiva nomina, mi mettevo nei guai tante di quelle volte, pensavo che la mia rabbia e il mio comportamento fosse dovuto al malumore per il divorzio dei miei genitori, invece era dovuto a un nervosismo inesistente e mi ero rotta il cazzo delle regole. O forse era dovuto al mio carattere fragile che tende a farsi influenzare da tutti, nemmeno io capivo cosa mi passa per la testa, sapevo solo che ne combinavo di tutti i colori e più mi riprometto che non combinerò più guai e più li combino. Fatto sta che mia madre approfitterà di questa situazione per rinfacciarmi di quanto sia una delusione per lei e che dovrei prendere esempio da Leonardo.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora