Capitolo 15

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Elsa's pov

"Se stessi a un matrimonio con un vestito bianco e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci due volte"
-Diego Armando Maradona

Mangiai l'ultimo pezzo di pane, mentre Mattia De Sena o provò a rubarmi un altro pezzetto di carne, approfittandosene della mia distrazione e del mio sguardo incantato. Per il resto della mattinata non avevo fatto altro che pensare a quel bacio, Cris mi aveva confusa più del dovuto e più provavo a convincermi che lo avesse fatto solo per ottenere il mio perdono, più ripensavo a quel bacio e alle emozioni che provavo.

Mi era piaciuto. Cris Rinaldi baciava benissimo e il suo bacio mi era piaciuto. E mentre pensai al bacio mi rattristii, pensai che forse per lui non aveva nessun valore, mentre per me sì e mi aveva mandato il cervello in tilt. Leonardo ha continuato a chiedermi se ci fosse una relazione tra noi due, ma non sapevo come rispondergli. Sinceramente non lo sapevo. Adesso stavamo insieme? O per lui ero un passatempo e si era divertito a darmi un bacio? Mi misi le mani fra i capelli frustrata, sembravo una bambina alle prese con la prima cotta.

"Mister, non posso stare in panchina a lungo. Posso sostituire De Sena?" sbottò Daniele Parisi uno strano tono lamentoso, mentre Allegri si passò le mani fra i capelli frustrato.

"Parisi, è meglio che tu intervenga per il secondo tempo. Per il primo tempo fai giocare a De Sena, non contrastare il Mister!"sbottò a sua volta Marchetti , mentre Daniele alzò le mani in segno di arresa e tornò a sedersi.

Il mio telefono squillò e mi arrivò un messaggio da parte di Alessia: "Lorenzo vuole anticipare poichè stasera oggi pomeriggio ha degli allenamenti. Dirigiti come sempre nei campetti dello stadio San Paolo."

"Scusate ragazzi, io dovrei andare."mi diressi verso la mia camera d'albergo per preparare il mio borsone e i vestiti di ricambio. L'allenamento sarebbe stato più duro del previsto.

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"Lorenzo sono sfinita, ti prego basta." Alessia implorò suo fratello nella speranza che lui possa concederci una pausa. Ma il 'giocatore più forte del Napoli' fece un cenno secco con la testa e ci incitò a proseguire.

Dovevamo fare altre dieci flessioni e dopodichè degli slalom con la palla attorno a delle mazze, mi sentivo già stanca, ma non avevo alcuna voglia di allenarmi, i miei pensieri non facevano altro che ricordarmi del famosissimo bacio tra me e il CR7. Cris mi aveva fottuto la testa, il cuore, mi aveva letteralmente confusa e non facevo altro che pensarci. Quel bacio mi aveva stregata, mi era piaciuto, se non ci fossero stati anche altri ragazzi secondo me ci saremmo spinti un pò oltre. Volevo baciarlo di nuovo, ormai era diventata un'ossessione, non potevo fare a meno delle sue labbra e mi sarebbe piaciuto assaporarle di nuovo. Volevo le sue labbra sulle mie di nuovo.

"Elsa, perché ti sei fermata?"la voce di Insigne mi risvegliò dai miei pensieri e solo ora mi resi conto che mi ero fermata per pensare al mio bacio. Sicuramente sarò arrossita, quando una cosa mi mette in imbarazzo arrossisco e le mie guance assumono il colore rosso peperone.

"Elsa tutto ok?"chiese Alessia e le feci segno di sì con la testa. Ma la verità era un'altra e di certo non potevo raccontare i fatti miei ad un estraneo.

Era mia amica ed era una ragazza simpaticissima, ma non potevo raccontarle tutti i fatti miei. Magari mi avrebbe presa per il culo, o lo avrebbe spifferato in giro o ancora peggio lo avrebbe detto a Lorenzo. Quel ragazzo così pieno di sè non avrebbe perso l'occasione di prendermi per il culo, alle volte era un ragazzo amichevole, ma chi mi avrebbe garantito che la sua non fosse tutta apparenza?

"Benissimo Elsa, allora se non sei a rischio di ustione per aver pensato a qualcosa di romantico. Miett a fa nata vot riec flession, e po facimm e slalom (mettiti a fare un'altra volta dieci flessioni e poi facciamo gli slalom).

Lo fissai confusa, cosa diavolo aveva detto stavolta? Poteva parlare un pò più potabile? No? Sapeva che non fossi di Napoli ma di Torino, quindi dovrebbe parlare italiano e non col suo dialetto. Ad ogni modo, tornai a fare le flessioni, più stanca di prima e senza voglia. Ma se volevo davvero riuscire a realizzare il mio sogno di diventare una giovane calciatrice, brava quanto suo fratello dovevo allenarmi duramente. E dovevo anche eliminare ogni pensiero negativo e positivo dalla mente, se pensavo ancora al bacio e alle sensazioni indescrivibili che Rinaldi mi aveva fatto provare, di sicuro non ci sarei riuscita. Perciò, tornai ad allenarmi e rifeci le dieci flessioni da capo, provando ad allenarmi duramente come fece Rinaldi.

Le sue labbra erano soffici, le sue mani mi stringevano i fianchi e assaporava ogni centimetro della mia pelle.

Oh no, stavo ripensando ancora a quel bacio. Come potevo pensare al nome 'Rinaldi' e arrossire pensando a quel bacio? Ora ero di nuovo arrossita, mentre Alessia mi sventolava una mano davanti e Insigne sghignazzava ogni tanto.

"Capitano!"esclamò Rizzi, dirigendosi verso un ragazzo con la cresta e molto alto.

Alessia lo fissò a lungo e corse in braccio a questo ragazzo, mentre io rimasi imbambolata a fissarlo. Ero imbarazzata e mi sentivo un pò a disagio. Vedevo quei tre ragazzi che si abbracciavano e che sorridevano, mentre io provai quella sensazione che mi mancava: l'amicizia! Mi mancavano terribilmente i miei amici, ma allo stesso tempo mi sentivo nella merda: non pensavo mai a loro e non li tenevo aggiornati. Rita mi mancava, eppure lei aveva l'accortenza di chiamarmi sempre ed io non riuscivo a ricollegare tutti i pezzi del puzzle che rappresentavano i vari avvenimenti negli ultimi giorni. I miei casini m'impedivano di parlare con qualcuno, appena avrei messo apposto ogni singola cosa avrei chiamato Rita o qualche altro amico pronto ad ascolatarmi.

"E chi questa bella ragazza? Non ce la presenti?"notai un altro ragazzo vicino al ragazzo con la cresta, il secondo era molto alto e biondo, avevano l'aria amichevole e sembravano davvero intenzionati a conoscermi.

"Lei è Elsa, na bella uaglion(una bella ragazza)."ignorai le parole strane dette da Lorenzo e strinsi la mano a quei due ragazzi dall'aria simpatica.

"Piacere Marek Hansel."strinsi la mano a...Marek e poi passai al secondo ragazzo, il quale mi baciò la mano in maniera buffa e fece un inchino:"piacere Josè María Rojo."

Risi al suo inchino e gli misi una mano fra i capelli agitandoli in maniera buffa. Vidi lo sguardo di Lorenzo puntato su di me e sembrava arrabbiato(?) Cosa gli succedeva? Perché aveva un'espressione nervosa, serrava i pugni e lanciava sguardi di fuoco al suo compagno di squadra?
Non feci in tempo a ribattere che, in lontananza vidi una Ford nera, con il finestrino coperto da un tappeto con il nome 'Leonardo' ed 'Elsa'. Quella era la macchina di mio fratello affittata qui a Napoli. Mi aveva beccata.

"Ragazzi; è stato un piacere fare la vostra conoscenza, ma ora devo andare. Mio fratello mi aspetta." salutai i ragazzi con un cenno della mano, mentre Rizzi non alzò nemmeno lo sguardo per salutarmi.

Mi diressi in macchina e finalmente vidi la faccia di mio fratello coperta da un cappellino a visiera della Juve. Era furioso.
Ora ero davvero nei guai.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora