Capitolo 18

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Rita's pov

"Vorrei fare pace con il mignolo...come da piccole! Ma siamo grandi, Non faremo più pace."
-Rita Miller



La prima ora era davvero uno strazio, insomma il giovedì mattina alle 8:15 era assolutamente un orario da abolire. Negli altri paesi le scuole iniziavano tardi-in Inghilterra le scuole aprivano alle 9 o alle 10-, certo, il rientro a casa era previsto per le 5 del pomeriggio...ma almeno loro facevano i compiti in classe e il servizio mensa era compreso. Invece qui in Italia non era compreso niente di tutto questo, la scuola ammazzava la nostra testa con una serie di argomenti di storia, filosofia, letteratura(italiana, spagnola, inglese e francese), le lingue,fisica, arte e la  peggiore di tutte...matematica! Con i suoi cazzo di numeri e quelle equazioni, la trigonometria mi uccidevano ogni giorno che passava. Fortunatamente oggi il professore di matematica aveva un impegno importante e non poteva farci lezione, almeno il 'Big Boss' che si trovava nell'alto dei cieli mi aveva ascoltata!

Posizionai il mio zaino alla sedia dell'ultimo banco nella fila centrale, non avevo alcuna voglia di assistere alle lezioni oggi e l'ultimo posto mi sembrava l'unica soluzione per starmene un pò in pace, dopo l'accaduto di ieri preferirei solo riflettere tra me e me ed essere il più invisibile possibile. Non sarà una grandissima impresa poiché la mia migliore amica Manuela vorrà cercarmi per raccontarmi qualche pettegolezzo, ma cercherò una scusa plausibile per scansarla. Non avevo molta voglia di parlare, stare da sola mi avrebbe aiutata a riflettere per decidere di che farmene dell'amicizia tra me ed Elsa.

Sentii degli schiamazzi in lontanza, mi voltai e vidi in tutto il loro splendore le mie amiche Ilary Menfi, Annie Rodriguez e Laura Ferrari che litigavano per i posti, come ogni mattina d'altronde. Eravamo ottime amiche. Mi hanno sempre aiutata ad integrarmi nonostante la mia timidezza che mi impediva di spiccicare una parola, era grazie a loro se ora mi ritrovavo con un mucchio di amiche e amici sempre pronti a sostenermi.

"Laura, questo posto è mio e di Alessandro! Cercatene un altro." sbottò Ilary, mentre Annie provò a poggiare di nascosto il suo zaino nell'altra sedia, ma con scarso successo.

"Questi posti sono riservati ai bellissimi. Quindi, smettila di rompere il cazzo e cedimelo."sbottò a sua volta Laura, provò a stendersi sul banco per ottenere compassione da parte della mia migliore amica, ma l'unica cosa che si guadagnò fu una bellissima caduta pesante e terra e un livido sul braccio. Come ogni mattina esageravano!

"Sposati! Cedi a noi questo posto, noi lo abbiamo sempre fatto con te, che ti costa farci sedere qui?"Annie mostrò il labruccio a Ilary e l'unica cosa che fece la mia altra migliore amica fu che le tirò il labbro così forte da ricevere uno schiaffo dalla spagnola.

"Tú no eres mi mejor amiga, tú eres una zorra!"e da lì inizio una piccola zuffa, fin quando la mia amica Laura non decise di intervenire e di fare una proposta che avrebbe allettato sicuramente la 'nana malefica' dai capelli biondi:"Mi offro volontaria in storia. Mi offro in storia e lo giuro sulla Madonna! Ma ti prego, ora cedici il posto e trovatene un altro."

"Andata."rispose Ilary, tolse lo zaino di lì e si posizionò al quarto banco, davanti a me.

Le mie amiche erano pazze, ma almeno divertenti e ogni giorno avevo la certezza che ci sarebbero state sempre per me. La cosa che ci accomunava più di tutte era un tatuaggio: non un tatuaggio semplice, ma una luna argentea con delle semplici iniziali. R(Rita)-A(Annie)-I (Ilary)-L(Laura). Quella luna simboleggiava la nostra bellissima amicizia che ha avuto inizio quattro anni fa. Sorrisi, accarezzando quel tatuaggio di cui andavo tanto fiera, e tornai e sedermi al mio posto, mentre aspettai il suono della campanella e l'entrata della mia professoressa preferita, Zoe Valentine.


Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora