Capitolo 29

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Elsa's pov

"Innocente bugia,
Innocente follia,
Trascinami via da questo inferno e portami via..."


"Che palle, questa televisione è proprio rimcoglionita, non vuole saperne di funzionare!"sbottò per la milionesima volta Leonardo, si alzò dal letto per controllare nuovamente la televisione. Era deciso: non saremmo riusciti a finire quel film preferito di mio fratello, 'Quo vado'.

Per farsi perdonare da quella scenata, Leonardo sapeva che non riuscivo a dire di no a un film con dei pop-corn, soprattutto se si trattasse di quei classici comici italiani dove Leonardo criticava ogni personaggio e faceva delle battute, suscitando in me una risata. Ero ancora un pò amareggiata per il suo comportamento infantile, d'altronde ai suoi occhi ero ancora una bambina, incapace di scegliersi degli amici e di fare delle scelte. Non doveva essere il mio fottuto baby-sitter, in questo modo si rendeva più ossessivo e insopportabile, eppure mamma non aveva fatto questo tipo di raccomandazioni, papà non era fin troppo protettivo, chissà da chi avrà preso... .

Il problema era che non mi bastavano le sue scuse, ero troppo arrabbiata per il suo atteggiamento nei confronti di Insigne, lui non meritava questo tipo di insulti, non aveva colpe quel ragazzo(apparte il nostro bacio sebbene fossimo entrambi fidanzati). Invece con Cris avevo un sacco di dubbi sulla nostra relazione, cercavo in tutti i modi di convincermi che potesse funzionare e che dovevo dimenticare il 'giocatore più forte del Napoli', ma non riuscivo, eppure con il portoghese stava andando tutto a gonfie vele ma il destino aveva deciso di pormi un ostacolo, per non vivere un tour sereno.

Mio fratello continuò a imprecare, nervoso come non mai, quella televisione si bloccava ogni minuto, impedendoci di goderci il film. Oramai conoscevo quel film a memoria, ma Leo tentava di farsi perdonare conoscendo il mio lato rancoroso e vendicativo, avevo accettato, non ero in vena di aprire un altro discorso e dopotutto non sapevo nemmeno come vendicarmi, non avevo nessuna vendetta da servirgli su un piatto d'argento.

Però con una televisione quasi rotta non c'era sfizio di guardare il film, quindi me ne stavo buona buona sul letto a mangiare pop-corn a quantità, aspettando mio fratello.
Tanto le battute le conoscevo a memoria, quindi non mi sarei persa nulla. Solo che Leonardo adorava vedere i vecchi film allo sfinimento, i nuovi li considerava tutti stupidi e senza senso, ma dopo un pò al suo posto mi sarei annoiata a rivederli.

"E che cazzo, oggi pomeriggio devo anche fare l'allenamento per la partita di stasera e voglio godermi un pomeriggio di totale relax. Senza televisione cosa diavolo faccio?" imprecò ancora una volta mio fratello, continuando a sistemare i fili. 

Lanciai dei pop-corn addosso a mio fratello, giusto per esasperarlo un pò. In quelle quattro mura della nostra stanza il tempo scorreva lentamente e dovevo pur ammazzare il tempo con qualcosa. Da piccola facevamo sempre queste cazzate, solo che il ruolo del cattivo lo faceva lui ed io era l'angioletto della casa che frignava per ogni dispetto di mio fratello. Lui mi lanciava le patatine addosso per centrare la mia bocca, adesso invece toccava a me farlo con i pop-corn, ottenendo una vendetta dei miei 5 anni.

Era già nervoso di suo, quindi non sarebbe stato difficile fargli salire il sangue alla testa. Di colpo un telefono iniziò a squillare, era il mio. Ora avrei avuto qualche pretesto in più per non rivedere lo stesso film. Sperai che non si trattasse di Lorenzo, altrimenti non sarei riuscita a parlargli dopo l'accaduto di questa mattina, non volevo aver a che fare nemmeno con il CR7, altrimenti mi sarebbe salito il panico. Invece era quella persona che mi aveva cercata insistentemente per aggiornarmi sulle ultime notizie, nonostante non fossimo più in buoni rapporti come il  mese prima: Rita Miller.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora