Capitolo 45

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Elsa's pov

"Ogni animo scombussolato,
Ogni cuore infranto,
Ogni osso spezzato,
Scaturirà una tempesta."
-Elsa

Ancora non credevo a ciò che stava accadendo, incapace di muovere qualsiasi movimento e domandandomi come fosse potuto accadere: le labbra di Rizzi erano incollate sulle mie.
Mi fissò ancora una volta, per poi baciarmi di nuovo le labbra, gli gettai le braccia al collo facendomi trasportare da tutta l'atmosfera creatosi in questo momento.
Di colpo, quasi come un flashback o delle visione, mi piombò il volto di Rinaldi davanti agli occhi e per un attimo credetti di star baciando il portoghese al posto del 'giocatore più forte del Napoli'.

Di colpo mi si presentarono vari flashback sui nostri baci precedenti e su quanto fossi stata combattuta per le mie questioni di cuore.
Di colpo i miei pensieri mi riportarono le parole di Lorenzo, del racconto sulla sua ex moglie Jenny e mi sentii in colpa: stavo baciando un uomo che aveva sofferto tantissimo per la morte di una donna molto importante per lui ed io lo ero piombata sulle sue labbra! Ma in che diamine di guaio mi stavo cacciando?

No, non potevo farlo. Non potevo su due piedi mollarmi con un ragazzo per poi fidanzarmi con un altro. Non potevo baciare un amico, stava nascendo un bellissimo rapporto fra noi due e perché avrei dovuto mandare all'aria la nostra amicizia?

Avrei rovinato tutto, inoltre non abitavo nemmeno qui a Napoli ma a Torino, come avremmo fatto a restare legati con la distanza? Non credevo nemmeno nei rapporti a distanza e non sarebbe stato facile per entrambi: lui avrebbe perso la testa per un'altra giovane donna o i rumors avrebbero fatto scoppiare qualche scandalo come loro solito fare ed io avrei creduto a tutto ciò che stava trascritto nei giornali, pentendomi della scelta. Ed io magari mi sarei innamorata di un altro o mi sarei stancata della nostra relazione a distanza. Inoltre mio fratello non ne sarebbe stato contento ed ero stanca di andare contro di lui, perciò potevo accontentarmi di un'amicizia.

"Lorenzo, no."risposi, per poi allontanarlo bruscamente dalle mie labbra, interrompendo il bacio.

"Che ti prende?"mi chiese, ancora incredulo per la mia reazione. All'inizio c'erano stati vari disguidi nel nostro rapporto e piccoli baci che ci portarono in confusione. Ma ora non ero intenzionata a stare con lui.

"Non possiamo, davvero scusami, ma non possiamo farlo. Accontentiamoci di una semplice amicizia che è meglio per entrambi."ribattei, ma a quanto pare la mia risposta non lo soddisfò.

Si sedette su una delle tante panchine e dello spogliatoio e con un gesto invitò anche a me a sedermi accanto a lui. Lo accontentai, d'altronde non volevo ferirlo, ma solo spiegargli le mie motivazioni sul nostro rapporto. Tanti motivi avrebbero sfasciato il nostro rapporto se avessimo deciso di stare insieme, e due di questi erano la distanza e il suo passato.

"Avanti, spiegami perché non dovremmo baciarmi o addirittura stare insieme."ribattè con tono duro e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva, un momento... i suoi sentimenti nei miei confronti erano così forti da far accrescere il desiderio in lui di stare con me? Non era possibile.

"Non stai dicendo sul serio, vero? Insomma, siamo appena riusciti a creare un rapporto di amicizia senza azzuffarci come cane e gatto. Non puoi esserti innamorato di me."dissi, cercando di convincerlo a reprimere i suoi sentimenti per me ma a quanto pare cercavo di convincere più me stessa che lui.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora