Capitolo 22

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Elsa's pov

"Quando un diamante brilla, l'invidia strilla, ed è esattamente ciò che stai facendo tu adesso, Lorenzo:stai diventando verde d'invidia"
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La testa continuava a girarmi, le palpebre si erano fatte così pensanti che faticai ad aprire gli occhi. Pian piano la vista si fece meno offuscata rispetto e riuscii a mettere a fuoco l'intera stanza, la vena temporale continuava a pulsare dolorante e le mie gambe sembrava fossero molli come gelatina. Mi sentivo terribilmente stanca, non sapevo nemmeno quante ore avessi dormito, forse 10 o forse 5, fatto sta che l'unico ricordo di ieri che avevo era la serata in discoteca e il mio attaccamento al bancone degli alcolici, mentre ci andavo giù pesante con la vodka e vari piccoli shottini.

Ricordavo solo dei volti, quello di Crid che aveva pestato di botte a qualcuno, quello di Pjace, Martin e Leonardo che si affrettavano a soccorrermi e un anziano che continuava a chiamare un ragazzo dicendogli di lasciar perdere la rissa. Ma il volto di quel ragazzo era offuscato, non riuscivo a ricordare né il volto né il nome. Non distiguevo più gli occhi o il naso e la bocca. Decisi di lasciar perdere quel ricordo, forse più tardi avrei sicuramente ricordato qualcosa.

Continuai a fissare la stanza di fronte a me e mi resi subito conto che non si trattava affatto della mia stanza: non c'erano due letti matrimoniali ma solo uno, il bagno non era posto alla destra ma alla sinistra e nell'armadio spalancato non erano presenti i miei vestiti. Non c'era nemmeno mio fratello che dormiva di fianco a me, e non sentii nemmeno il rumore dell'acqua della doccia, magari era andato a fare colazione o aveva fatto irruzione nella camera di un altro giocatore. Indossavo una maglia bianca che mi stava fin troppo larga e il mio vestito bianco-ormai macchiato di alcol-era posto rovinosamente a terra.

Solo il mio telefono avevo con me, nient'altro che il telefono. Osservai la figura che dormiva di fianco a me e il mio corpo per poco non perdeva un battito: cosa diavolo ci facevo nella stanza del CR7? Forse ubriaca com'ero ero stata capace di andare a letto con il CR7? Non che la cosa mi fosse dispiaciuta, d'altronde tutte le occhiatine e le mani sulle gambe che ci rivolgevamo a vicenda avevano già fatto intuire la situazione che si sarebbe creata tra noi, ma andare a letto con Cris senza ricordarlo nemmeno era davvero brutto. Non potevo aver scopato da ubriaca, se lo avessi fatto mi sarebbe piaciuto ricordarlo.

"Buongiorno."esordì Cris, mentre mi diede un bacio all'angolo della bocca ed io continuai a fissarlo confusa e imbarazzata. Non aveva né una maglia e né un pantaloncino, aveva solo dei boxer addosso che faceva intravedere la sua erezione, il suo sguardo vagò per tutto il mio corpo ed io non potei fare altrettanto.

"Buongiorno. Per caso...io e te...insomma, abbiamo fatto sesso questa notte ed io non me lo ricordo perché ero ubriaca a merda?"chiesi tutto d'un fiato, mentre Ronaldo scoppiò a ridere e mi toccò un fianco, mentre io arrosii immediatamente per avermi colta così...alla sprovvista.

"No, tranquilla. Eri troppo sbronza ed io non mi sarei mai approfittato di te. Comunque volevo chiederti scusa per ieri, insomma lui ti stava importunando da ubriaca e...non volevo che ti facesse qualcosa, ma mi sono lasciato prendere la mano e l'ho riempito di botte. Non dovrei dubitare di te e mi dispiace un casino, ma io ci tengo a te e..."lo interruppi subito e gli chiesi un:"chi era la persona con cui hai fatto a botte? Ho i ricordi un pò offuscati."

Cambiò subito espressione, se prima sembrava davvero pentito adesso sembrava sollevato(?), come se avesse avuto dei ripensamenti dovuti alla mia memoria e non voleva proseguire con il suo racconto. Scosse subito la testa e si avvicinò a me, mentre le mie guance andarono a fuoco, ma durò solo qualche minuto il mio imbarazzo, che mi beai del suo profumo e mi rilassai alla sua vicinanza delle sue labbra vicino alle mie.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora