Capitolo 36

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Elsa's pov

"E dillo ciò che provi ogni volta che ne hai l'occasione. Voglio i fatti, voglio la verità, di certo non andrò dietro a un coglione."

Il suono della sveglia mi fece sobbalzare, così tanto da procurarmi un infarto, e menomale che avevo avvertito a Leonardo di non impostare nessuna sveglia perché questa mattina non si sarebbero tenuti gli allenamenti con Lorenzo!
La canzone 'Stolen Dance' rimbombò per tutta la stanza, svegliando anche il povero-si fa per dire- Paulo.

A quanto pare mio fratello si divertiva a non darmi mai ascolto, forse se gli avessi parlato al contrario magari avrebbe capito meglio, e quella canzone era orribile, scaturiva in me la matta voglia di gettarla dal balcone, ed infine ammazzare mio fratello per le sue fantastiche suonerie. Dall'aspetto si poteva dedurre che non dormivo affatto bene: occhiaie, viso pallido... . Tutto questo a causa dei duri allenamenti di Rizzi e del rapporto che stava pian piano nascendo fra noi, facendomi confondere più del dovuto e del suo racconto che occupava i miei pensieri la notte. Ma anche il comportamento strano di George e di Leo m'impedivano di dormire tranquillamente, per non parlare della vecchia vicenda che coinvolgeva David , Lorenzo e la nostra squadra.

"Che cazzo? Maledetto Leo! Giuro che questa sarà l'ultima volta che dormirò qui! Lui e le sue suonerie di merda."il buongiorno si vedeva al mattino, Paulo e la sua finezza erano come due rette parallele che non si incontravano mai. Più la nottata e il sonno arretrato non gli avevano permesso di dormire come avrebbe voluto.

"Lo hai voluto tu; Paulo. Lo hai voluto tu. E poi non dire che tutte le sue suonerie sono di merda, solo alcune."

Paulo aveva trascorso un'altra notte nella nostra camera d'albergo (ovviamente aveva dormito sul divano, grazie al mio fratellino geloso e piuttosto protettivo) a causa dell'irruzione della sua fan psicopatica, Oriana. Si era nascosta nel frigorifero, per di più nuda e ricoperta di torta con scritto mangiami.

Ovviamente aveva bussato alle 10, se fosse stato più tardi col cavolo che sarebbe entrato, si sarebbe goduto la compagnia di quella psicopatica ossessiva. La vicenda era parecchio buffa: una stalker davvero carina e adatta per i suoi standard, rifiutata da Paulo Ferrantes che sarebbe capace anche di scoparsi un muro. Un pò mi faceva pena quella ragazza, in fondo voleva solo realizzare il suo sogno di essere a stretto contatto con la Joya, anche se l'idea della torta e la foto della doccia erano davvero esagerate.

"Sì, ma non mi aspetto mica di dormire in un manicomio, dove tuo fratello mi riempe di calci e mi chiama Martina..., tu parli nel sonno e le sue suonerie di merda rimbombano per tutta la stanza. ¡Estoy cansado!" Il suo tono esasperato mi divertita parecchio, sembrava di avere a che fare con un bambino. Stavo per dirgli che se non gli stavano bene questi 'confort', poteva benissimamente rifugiarsi da Daniele , ma un colpo alla porta fece ammutolire entrambi.

Ed ora chi era? Se fosse stato Cris, l'avrei preso a calci in culo, se fosse stato Daniele per sfogarsi dei suoi problemi amorosi, gli avrei dato un pugno volentieri, se fosse stato Miralem, lo avrei insultato in tutte le lingue esistenti al mondo e se fosse stato.... .

"Paulo, Paulito del mio cuore! Lo so che sei lì dentro, dai esci fuori. Lo so che mi vuoi. Forse ieri sera ho esagerato un pò..."esclamò una voce femminile; anzi una voce da oca in calore, e lo sguardo di Paulo si fece sempre più pallido. Aveva davvero superato i limiti, magari si era resa conto delle sue azioni di quanto fossero esagerate.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora