Capitolo 42

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Elsa's pov

"Non esisti solo tu in un milione,
non esiste ragione per cui tu debba conquistare il mio amore."
-Elsa

La partita si era appena conclusa 3-0, grazie ai fantastici gol di Malik, Lorenzo ed anche un altro ragazzo di cui non ricordavo il nome, ma tutto sommato era stata una bellissima partita, emozionante e non mi ero mai divertita così tanto. Avevo un cuore azzurro pitturato sulla faccia, richiesto espressamente da Alessia e Roberto, e lo sfoggiavo con piacere. Nonostante nelle mie vene scorrevano sangue nero e bianco, c'era ancora posto per l'azzurro.

La cosa non mi dispiaceva affatto, solo che quando sarei tornata in albergo sarebbe dovuto scomparire subito a causa di mio fratello. Fortuna che Marchetti aveva mantenuto la sua parola di non parlare con mio fratello di dove fossi diretta, non era il caso di parlargli dell'amicizia tra me e il napoletano. Non era stata ancora gettata l'ascia di guerra tra i due. Forse gliene avrei parlato,ma non ora.

"Finalmente si è sbloccato, m stev facenn viecchj(stavo diventando vecchio)."esclamò Roberto a fine partita, dirigendosi presso gli spogliatoi come suo solito fare.

Da quanto ho capito non segnava con la stessa frequenza dell'anno scorso, il suo migliore amico David, neanche riusciva a sbloccarsi. Ed entrambi i fratelli Rizzi erano stanchi delle continue critiche da parte dei tifosi o degli altri giocatori di altre squadre.
Speravo tanto che se mai si fosse realizzato il mio sogno di diventare una calciatrice;non avrei subito critiche su critiche per un rigore o una partita sbagliata.

Ma era inevitabile che non sarebbe successo, dopo lo scandalo con il CR7 e i messaggi da parte delle fan di Lauren, avrei ricevuto altri insulti nel mondo calcistico.L'importante era fregarsene

"Fratellino, sei stato grande!"si complimentò Alessia, stringendo a sè Lorenzo, José, Fabian.

Io mi sentivo un pò impacciata, indecisa sul cosa dire e se abbracciarli o meno. Dopotutto si era costruito un bel legame con loro, ma allora perché c'era tutta impacciataggine, questo imbarazzo?

Magari non sapevo esattamente cosa dire se non il solito 'siete stati grandi', o magari ero 'intimidita' dalla figura di Lorenzo, temendo che potesse essere infastidito dalla mia presenza.
Però mi aveva mandato un bacio durante la sua esultanza per il gol, anche se cercavo di convincere a me stessa che il bacio fosse indirizzato a sua sorella e non a me, la patetica Elsa Rossi. Dovevo smetterla di avere tutti questi complessi mentali, sarei andata ad abbracciarli e basta.

"Siete stati grandissimi, tu, Arek, e..." perfetto, non ricordavo nemmeno il nome dell'altro ragazzo che aveva fatto gol. Già avevo fatto una grande figura di merda con Alex, adesso avrei fatto lo stesso con un altro giocatore del Napoli.

"...Simone Verde."sorrise il ragazzo qui di fronte a me, mentre Koulibaly scoppiò a ridere per la mia memoria.

Il mister uscì dallo spogliatoio per richiamare i tre giocatori che hanno fatto gol, per una piccola intervista, ma il 'giocatore più forte del Napoli' rifiutò cortesemente. Alessia mi aveva già riferito in passato che durante le interviste i giornalisti tiravano sempre in ballo l'incidente della sua ex moglie Jenny e non poteva reggere tutto quel dolore nel ricordarla.

Ormai quella notizia aveva fatto scalpore per tutta Napoli, però non si era mai capito quale fosse la verità poiché c'erano due versioni dei fatti: chi sosteneva che il tassista fosse ubriaco e chi che l'incidente fosse stato provocato stesso da Lorenzo.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora