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"Io ho bisogno di sapere di chi stavate parlando l'altro giorno quando avete accennato al fatto che qualcuno mi stava pensando, cosa sapete?" mentre lo dico preferisco fissare il vuoto al posto della sua faccia.

"Parli di quella volta a pranzo?" chiede quasi divertito.

"Esatto." fremo nel sentire la sua risposta.

"Lo vuoi proprio sapere Rose?"

"Certo che lo voglio sapere.." dentro di me una parte vorrebbe che non dicesse Jin, l'altra, in modo molto contraddittorio, per qualche motivo, lo vorrebbe davvero.

"Ecco.. allora.. Jimin ci ha confessato di provare qualcosa per te." fa spallucce.

"Cosa? Jimin? Voi, cosa?" non riesco a controllare lo stupore e la sorpresa nelle mie parole.

"Sì, ho detto Jimin." ripete acconsentendo.

Ecco perchè aveva tutta quell'insistenza nel volermi parlare, non voleva sapere niente di Jin, voleva solo chiarire quello che prova per me, ed io cieca davanti alle sue richieste.

Come ho fatto a non pensarci? Come mai sono stata così prevenuta?

"Sono un'idiota." butto la faccia tra le mani.

"Ehi, perché dici così?" appoggia una mano sulla mia spalla per darmi sicurezza.

"Voleva parlarmi ed io l'ho continuamente evitato."

"Non disperarti, oggi hai tutto il tempo di parlargli dopo pranzo.. noi non mangiamo a mensa oggi."

"Hai ragione, lo fermerò dopo lezione." avrò davvero questo coraggio?

Sono molto confusa.

"Preferisci che io gli dica qualcosa prima che tu.." parla.

"Sì, te ne sarei davvero grata." gli sorrido sincera.

"Ora però devo andare veramente." lo avviso.

Mi alzo e faccio per andare alla porta per la terza volta in cinque minuti.

"Ehi Rose."

"Sì?"

"Stasera sei libera?"

"Sì, perché?" cosa sta cercando di dire?

"Ecco.. noi ogni sabato ci incontriamo ad una festa un po' improvvisata ecco.. ci saranno gran parte degli studenti, e sarebbe bello se venissi anche tu, ti divertiresti molto."

"Bhe sì certo.. va bene.. come facciamo?"

"Possiamo incontrarci davanti all'entrata della scuola verso le 22.00 così che non ti vedano le tue compagne di stanza.. ti vengo a prendere in macchina. Ci stai?"

"Va bene. Ora vado. Ciao, a dopo." non rifletto su ciò che ho appena fatto.

"A dopo." dice sorridendo.

Mentre corro per andare a mensa mi rendo conto di aver appena accettato di andare ad una festa, con gente che non dovrei frequentare, secondo Jennie, in un luogo ignoto e soprattutto senza sapere se sia in regola o meno.

Ma queste preoccupazioni sono secondarie. Al centro della mia mente ora c'è Jimin.

Trovo Lisa così che anche oggi mangiamo insieme.

"A che pensi?" mi chiede mentre mastica il morso del suo panino.

"A niente."

"Sembra che non mi stai ascoltando per niente."

"Certo che ti sto ascoltando." non ho la ben che minima idea di cosa stesse parlando.

Controllo l'orario dal cellulare e noto che si sta avvicinando l'inizio della lezione.

Butterfly || K.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora