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Non capisco cosa voglia, mi era venuta veramente voglia di dormire, al di là del fatto che volessi chiudermi in me stessa, e ora lei sta davvero provando a parlarmi.

"So che non eri da tua zia ieri notte."

"E dove sarei dovuta essere?" rido ma in realtà vorrei aprire la porta e andarmene.

"Non lo so, dimmi tu." mette le mani sui fianchi e il suo sguardo indagatorio mi fa capire che non finirà bene questo interrogatorio.

"Ero da mia zia."

"E io non ci credo."

"Va bene, ora però fammi dormire." perché ogni volta che voglio nascondere qualcosa le persone vogliono farsi gli affari miei?

"Rose ti prego dimmi dove sei andata ieri seraa." la sua voce acuta mi fischia dentro le orecchie. Perché è così certa che io sia andata da qualche parte?

"Ero a casa di mia zia, Lisa, quante volte devo ripeterlo?"

"Ah sì?"

"Sì."

Mi prende alla sprovvista e mi sottrae la borsa dalle mani.

"Allora perché hai le scarpe di Jennie qua dentro?"

Resto senza parole e letteralmente non riesco ad emettere nessun tipo di suono per la perplessità.

"Ti ho vista quando ti sei intrufolata nella stanza sabato sera."

Mi siedo sul letto per avere un contatto visivo.

"Ti prego non dire niente alle altre." ero sicura che il mio piano avrebbe fallito.

"Starò zitta se mi dici dove cavolo sei andata."

"Va bene." abbasso la voce con la paura di essere ascoltata da qualcun altro all'infuori di lei.

Gli racconto di tutto quello che ho passato in quel locale e di come mi sono ritrovata a casa di Jin tra le sue braccia per la medesima volta; i suoi occhi spalancati restano concentrati su ogni mia singola parola e alla fine di ogni frase la sua testa annuisce come un fastidioso tic volontario.

"Devi portarmi con te questo sabato!".

"No, assolutamente no, cosa ti passa per la testa? Se ci scoprono le nostre compagne ci cacciano da qui e sorpresa! Ci ritroveremo senza una stanza."

"Non preoccuparti dai, in due sarà molto più facile nascondere la cosa, fidati di mee."

"Non avevo intenzione di tornarci ad ogni modo.."

"Rose fammi questo favore, ti prego." tira fuori il labbro inferiore e incrocia le mani davanti alla mia faccia per supplicarmi.

"Ci penso.."

"Ti voglio troppo bene!" mi abbraccia eccitata ma tutto questo entusiasmo non riesco a farmelo attaccare.

La serata passa tranquillamente, forse fin troppo: la Jennie attenta ad ogni mio movimento sembra ormai un lontano ricordo.

Addormentarsi si rivela la cosa più difficile di queste ultime ore, ripensare a tutto ciò che è successo non è sicuramente l'idea migliore ma come al solito controllare la mia mente è troppo complicato, sopratutto durante la notte.

Il cuore nel petto mi si stringe pensando a Jin. Sapevo che sarebbe arrivato il momento in cui mi sarebbe mancato e adesso so anche che la cosa andrà solo peggiorando se domani non tornerà a lezione. Non mi resta che sperare di rivederlo il prima possibile perché sento fisicamente di non star bene lontana da lui.

6.45 am, suona la sveglia. Ci alziamo tutte e passiamo insieme gli ultimi minuti prima di andare a lezione.

Mentre vado in classe provo a preparare il mio cuore in caso Jin non venga ma dopo mezz'ora rimasta seduta dietro il banco aspettando solo il suo arrivo capisco che in nessun modo avrei potuto prevenire il dolore del sentirsi abbandonata dalla persona che solo ieri diceva di volerti stare vicino.

La settimana passa in modo impercettibile; impossibile controllate il tempo come impossibile è controllare le lacrime ogni sera.

Sembra di rivivere sempre la stessa giornata ogni giorno. Forse sono stupida io che continuo a sperare di incontrarlo almeno nel corridoio o a mensa, per strada, in qualsiasi luogo. Forse io sono stupida che mi ostino a non scrivergli o a chiamarlo. Forse sono stupida perché continuo a credere nelle sue parole che sembravano così tanto sincere.

Namjoon mi risveglia dai miei pensieri in modo brusco.

"Allora restiamo per stasera io, te e Jimin?" mi chiede.

"Oh, sì certo."

"Va bene, però mi raccomando, stavolta non voglio scherzi Rose, non ti devi allontanare, non verrà Jin a salvarti." appena sento il suo nome capisco che lui può sapere di più.

"Perché non ci sarà Jin?"

"Non è in città."

"Dov'è?" gli chiedo come se potessi veramente raggiungerlo.

"Ha molti impegni lui, però non preoccuparti cioè, perché sembri così in pensiero?"

"Solo per sapere." ricordo solo ora che solo io so di me e lui.

"Va bene.. dai allora a stasera." si alza dalla sedia della mensa e fa per uscire.

"Aspetta."

"Sì?".

"Può venire una mia amica questa sera?"

"Certo." sorride sfoggiando le sue fossette sufficientemente profonde.

Resto ancora qualche minuto seduta mentre vedo la stanza svuotarsi, i raggi del sole raffreddarsi e le luci spegnersi.

Entro in camera e trovo solo Lisa.

"Dove sono le altre?"

"Tranquilla, gli ho chiesto di andare a chiedere una cosa ad un professore, resteranno via per abbastanza tempo."

"Bene.. e cosa diremo una volta che saremo sparite?" voglio che tutto sia sotto controllo.

"Dai ci inventeremo qualcosa." si avvicina e mi abbraccia emozionata.

Affogo le preoccupazioni anche se so che stanno già in agguato pronte a tornare tra quelche ora.

Ci prepariamo velocemente e per qualche strano motivo indosso nuovamente i tacchi di Jennie sotto il mio vestito scuro, corto e attillato.

Aggiungo ancora un po' di rossetto mentre guardo Lisa stringersi nel suo insolito vestito giallo che sta perfettamente bene sul suo corpo.

Usciamo insieme ed iniziamo ad aspettare Namjoon e Jimin mentre il cielo inizia a riempirsi di puntini bianchi.

Butterfly || K.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora