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Jimin Pov.

"Andiamo dai tuoi?" mi chiede Jk mentre si allaccia la cintura.

"Sì, così saluto anche tua mamma."

Accendo il motore dell'auto e mi preparo mentalmente per il lungo viaggio che ci aspetta.

Nonostante sia fine anno la strada è abbastanza tranquilla, non trovo nessun guidatore fuori di testa o ubriaco.

Controllo Rose con lo specchietto retrovisore mentre guarda fuori dal finestrino le case che passano velocemente.

Mi sorprendo per quanto bella sia nonostante la distruzione sul suo volto.

Un'ora e mezza dopo imbocco finalmente la via per parcheggiare vicino a casa dei miei.

"Siamo arrivati." le sussuro girandomi verso di lei una volta spenta la macchina.

"Dove siamo?" mi chiede confusa. Si stava addormentando.

"A casa dei miei genitori. Non preoccuparti di niente, fai come se fossi a casa tua Rose. Ti accompagno subito in camera se sei stanca."

Fuori l'aria è gelida e il vapore che esce dalla mia bocca vola e si disperde nel buio della notte.

Le apro la sua portiera e l'aiuto a scendere.

Le appoggio un braccio intorno alle spalle per tenerla il più vicino possibile a me mentre attraversiamo il grande cortile scuro.

Jungkook avverte mio padre al citofono della presenza di una ragazza con noi e sono felice che non sia un problema per lui.

Usciamo dall'ascensore tutti ancora un po' scossi ed entriamo finalmente nel grande appartamento nel quale non ero stato da un po' di settimane.

Mia madre si fionda su Jungkook che non vedeva da molto tempo e intanto accompagno Rose mezza addormentata nella camera degli ospiti.

Accendo la luce e la guido fino al letto dove si sdraia dolcemente.

"Dovrei salutare i tuoi genitori.." farfuglia.

"Non preoccuparti, potrai farlo domani mattina. Pensa a riposarti.. " resto in piedi davanti a lei. Non so se andare e lasciarla sola o restare per non farla sentire abbandonata a se stessa..

"Che ore sono?" mi chiede dopo qualche minuto di silenzio.

"Le 23.37."

"Oh.."

"Vuoi che.. vada via?"

"No.." il mio cuore comincia a battere un po' più velocemente.

Recupero delle salviette per farla struccare e dei pantaloni comodi insieme ad una mia maglietta così che li possa usare come pigiama.

"Ehi, girati!" ride prima di cambiarsi.

"Certo, non si preoccupi signorina, mi avverti quando ha finito però." rispondo mentre mi metto a fissare la parete bianca dietro di me.

"Fatto." la maglietta non è larga come pensavo e i pantaloni le stanno veramente bene addosso. Arrossisce un po' quando mi vede mordermi le labbra.

"Bene, ora tocca a me cambiarmi." dico sorridendo e alzando un sopracciglio.

Sfilo la giacca che avevo tenuto su fino a quel momento e accidentalmente cade dalla tasca la busta che mi aveva lanciato Jin qualche ora fa.

La guardo per terra e vorrei tirarmi uno schiaffo da solo, si stava distraendo e giusto adesso dovevo ricordarle questo con quello stupidissimo sacchetto di cocaina.

Butterfly || K.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora