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Butterfly: 2° Parte


20 dicembre, 6.05 am

Scendo dal taxi e mi incammino verso l'aeroporto: l'aria fredda passa attraverso la mia giacca beige provocandomi piccoli brividi lungo braccia e gambe.

Le persone di fretta non si accorgono della mia presenza e corrono avanti e indietro urtandomi in cerca del loro volo.

Mi siedo su una panchina sorprendente libera mentre aspetto che atterri l'aereo che porterà qui mia madre. Ragazze che piangono accompagnate da padri, madri o fidanzati sfilano davanti a me una dietro l'altra e posso sentire la mancanza di Jin ancora di più.

'Ciao amore. Sono in aeroporto questa mattina e sto aspettando mia mamma. Spero tu stia bene.. fatti sentire quando puoi.' Mi sento appiccicosa quando mando messaggi di questo tipo ma vorrei davvero avere sue notizie ogni tanto. E vorrei troppo un suo abbraccio adesso, un abbraccio che mi protegga dal freddo di questa mattinata.

"Rose?"

Alzo lo sguardo dal cellulare e mi trovo davanti Jungkook.

"Ehi, che ci fai qui?"

"Che coincidenza ahah."

"Già."

"Sto aspettando i miei genitori, sono venuti a trovarmi queste vacanze." mi risponde.

"Vengono da lontano?"

"Sì, abbastanza.."

"Pure io sto aspettando mia madre con il suo compagno." si siede vicino a me una volta che il posto vicino a me viene liberato da un uomo che si era preventivamente sistemato lì per fumare.

"Quindi Jin non starà con te queste vacanze?"

"Già.. non so se lo sai ma suo nonno è veramente in una brutta situazione.. ad ogni modo, tornerà prima di capodanno."

Resta un attimo in silenzio fissando il vuoto.

"Sì.. mi è.. stato accennato."

Il freddo invernale gli fa arrossare leggermente il naso facendolo sembrare ancora più piccolo di quello che è: sono rimasta leggermente perplessa la prima volta che mi hanno detto che siamo dello stesso anno; a prima vista gli avrei dato due o tre anni in più, forse perché condizionata dal suo comportamento estremamente maturo.

Mi spiega che conosceva gli altri ragazzi già prima di frequentare l'istituto poiché in realtà lui è il cugino di Jimin ma che non si è mai fatto trascinare in quelle feste il sabato sera. Resto molto colpita e affascinata quando mi parla della sua unica preoccupazione, cioè quella di dare il massimo a scuola e negli allenamenti poiché il suo sogno è quello di ballare sopra un palco, durante il concerto di uno degli idol più conosciuti qui in corea.

"Sei molto ambizioso."

"Sì, già mi vedo lì davanti a migliaia di persone.." ride.

Controllo l'ora e mi rendo conto che l'aereo atterrerà tra pochi minuti.

"Vado a recuperare mia madre." lo informo.

"Ti posso accompagnare? Non voglio restare qui solo e al freddo." mi prega.

Rido e acconsento alla sua richiesta.

Riconosco il volto di mia mamma tra la folla e mi fiondo verso di lei abbracciandola forte.

In pochi secondi mi trasformo in una di quelle ragazze in lacrime che stavo osservando poco prima, dopo aver ritrovato la persona che stavano aspettando.

Butterfly || K.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora