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9 gennaio, 11.06 am.

Esco dall'auto di Jimin dopo aver trovato parcheggio davanti alla scuola.

Mi segue fino al portone e entriamo insieme senza problemi.

"Quindi, dove ti accompagno?" mi chiede.

La giacca scura allacciata fino all'ultimo bottone copre un po' del suo volto lasciando comunque in vista un po' di guance arrossate dal freddo.

"Dovrei recuperare le mie cose dalla stanza.. di Jin."

"Ok.. e poi che intenzioni hai?" i suoi occhi luminosi non mi lasciano un attimo.

"Non ne ho idea.." appoggio la testa sulla sua spalla per scaricare un po' di tensione.

"Se fossi in te.. lascerei una volta per tutte quella camera."

"Sì, ma non voglio tornare in quello sgabuzzino."

"Puoi chiedere a Lisa.."

"Jimin.."

"Sì, scusa.."

"No, voglio dire.. non posso più parlare alle mie.. mmh.. amiche, non mi ascolterebbero neanche."

"Oh.. pensavo che.. cioè.. che parlare di Lisa ti potesse dare un po' di fastidio.." pensa che io sia gelosa di lei. Lo sono?

"Oh.. sì, certo."

"Comunque se solo io potessi prenderei una stanza solo per te.. o per noi due.."

"Non puoi proprio farlo?" sbuffo una risata sapendo già la risposta.

"Purtroppo non ho questi poteri.." ride forzatamente.

"Va bene, non preoccuparti.. penso che andrò nella stanza dove sono stata con Jin."

"Non hai paura che lui possa tornare?" è tornato serio.

"Ha detto che non sarebbe tornato fin quando non gli avessi dato io il permesso."

"Io non mi fiderei." serra le labbra.

"Hai ragione.. ma non ho altra scelta."

"Rose.." inizia a slacciarsi il pesante giaccone.

"Sì?"

"Grazie per.. tutto. È stato bellissimo stare con te questa settimana.. soprattutto dopo tutta questa tua assenza."

"Sono io che dovrei ringraziarti.." resto ferma con i piedi piantati per terra davanti a lui.

"Sto benissimo quando siamo insieme." pochi centimetri separano i nostri volti.

"A-anche io."

Sta aspettando che io faccia qualcosa. Forse vuole che io lo baci.

"Io.. vado." appoggio una mano sul suo petto per allontanarlo educatamente.

"Non ti va di stare con me ora?" la sua voce è diventata roca all'improvviso.

"Pensavo di.. riposarmi.."

"No.. io ti sto chiedendo di essere la mia ragazza." non posso crederci che me l'abbia chiesto davvero. Sto vivendo un sogno e allo stesso tempo un incubo.

Passa una mano tra i capelli spostandoseli dalla fronte.

"Io.. sono ancora molto scossa.." non mi aspettavo questa sua proposta, cioè, sì, sapevo che era sua intenzione, ma di certo non ora, non adesso, non qui, in un corridoio, dopo giorni e notti di miei continui pianti e ricadute per Jin. La sua espressione nasconde un po' di delusione e imbarazzo, ma cerca comunque di non farmelo notare.

Butterfly || K.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora