Il petto si contrae, la testa diventa pesante, non riesco a trattenere più i sospiri.. il suo racconto ha risvegliato in me una fastidiosa malinconia e tristezza.
"Rose?" Jimin sente i miei silenziosi singhiozzi e si affretta verso di me preoccupato.
"Che hai?" dice a bassa voce piegando un po' la testa per cercare i miei occhi.
Sollevo velocemente il busto per alzarmi e andare altrove.
"Ehi.." il suo tono pieno di timore mi segue tra gli alberi e così fa anche lui.
"Che è successo?" si mette in piedi davanti a me: i suoi capelli scuri gli ricadono sugli occhi ma riesco comunque a vedere la sua espressione allarmata.
Non trovo il coraggio di parlargli, distolgo lo sguardo ormai invaso dalle lacrime pronte a cadere.
"Cosa ti ha fatto stare così?"
Mi tremano le labbra.
Porta una mano dietro la mia nuca delicatamente e accompagna la mia testa al suo petto. Affondo il viso contro la sua felpa nera e posso sentire il suo dolce profumo da vicino.
"Dimmi cos'hai.." sussurra nel mio orecchio.
"È stato mio padre?"
Accenno un 'sì' con la testa.
"Dai.. non essere triste per quello che ha detto.."
Il mio respiro aumenta e lui mi abbraccia più forte.
"So che la cosa che ha raccontato può sembrarti drammatica, ma davvero, non devi stare così male per questo, esagera molto lui.."
"No è che.." mi blocco. Mi fa male il cuore.
"Piano.. Rose, respira."
"Mi fa stare male parlare di queste cose.."
Accarezza la mia schiena per riscaldarmi.
"Anche io avrei voluto avere almeno l'occasione di abbracciare e conoscere mio padre.." confesso.
Mi allontana lentamente per guardarmi in faccia ma non sposta le mani dalle mie spalle.
"Che vuoi dire?" è confuso e preoccupato.
"Quello che ha raccontato tuo padre mi ha fatto tornare in mente il vuoto che ho avuto da anni.."
"Rose.."
"Io non ce l'ho un papà.." torno a gemere contro la sua spalla e le sue braccia mi sollevano da terra gentilmente.
"Odio vederti piangere.."
Appoggia le labbra contro il mio petto agitato e riscalda il mio cuore freddo e tremante.
Il ritorno è ancora più silenzioso dell'andata. Nessuno sa bene cosa dire, la presenza di suo padre rende difficile ogni cosa.
Controllo l'ora mentre ci avviciniamo alla casa dalla quale eravamo scappati per trovare tranquillità e anche se effettivamente io non l'ho trovata, tornare qui mi mette ancora di più in difficoltà. Sono le 16.15 e non trovo nè una chiamata nè un messaggio da parte di Jin.
Sono così tanto confusa, gli interessa davvero della mia salute? Gli ho detto che sarei tornata ore prima e lui non si è neanche posto il problema.
Vorrei essere nella mia stanza e chiudermici per sfogare tutto questo dolore.
Quando finalmente cala la sera Namjoon decide di ritornare a scuola.
L'ora di viaggio è insostenibile, chiudo gli occhi e provo ad addormentarmi così per farla finire il più velocemente possibile, ma ciò non accade. Quando finalmente mi ritrovo nel corridoio illuminato dell'istituto mi precipito verso la porta della stanza che appare come il luogo buio e oscuro che il mio corpo stava cercando per nascondersi.
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Butterfly || K.S.
Teen FictionRose è una giovanissima ragazza che farà di tutto per seguire il suo sogno, anche tornare in un posto dal quale era scappata con sua madre. In realtà tutto la porterà a scoprire una grande verità sulla sua vita legata a dei ragazzi completamente ina...