Clelia è un'adolescente molto curiosa e testarda. Abita a Gotham city, una cittadina "tranquilla". La sua vita è normale, al quanto monotona.
Ma presto i suoi problemi non avranno fine!
Come ogni mattina, come ogni singolo giorno, la mia sveglia suonava, ed io cercavo di spegnerla prima che mi spaccasse un timpano.
Annie era partita ormai da 2 giorni con mia nonna ed io ero rimasta a casa da sola.
Noia...noia...noia...
In questi giorni non ho potuto neanche vedere Bruce...ne a scuola, ne a casa sua. Dice che è impegnato in delle ricerche riguardanti i suoi genitori e il loro omicidio, infatti non vuole distrarsi troppo.
Sfortunatamente io non ho nessuna scusa che mi permetta di saltare la scuola...
Le prime ore della mattina furono abbastanza leggere, finché non arrivò il turno delle due ore consecutive di matematica...
"DRIIIINNNNNN....DRIIIIIIINNNNN.."
Finalmente! Che bello, non vedevo l'ora che la giornata finisse!
Ero pronta ad andarmene quando...
"Signorina Gavazzi, venga un momento per piacere." "Si prof..." "Volevo informarla che straordinariamente la sua media dei voti si è alzata, se anche di poco è comunque un grande passo avanti." "Grazie mille prof...ora dovrei andare che devo prendere l'autobus...e non vorrei perderlo.." "Va bene, continui così mi raccomando, se può alzi ancora un pochino." "Va bene prof...arrivederci."dissi mentre uscivo dall'aula per avviarmi alla fermata il più velocemente possibile.
Sforzo inutile...
L'autobus era già partito ed io l'avevo perso. Stavo riflettendo su come fare per tornare a casa...quando all'improvviso vidi l'autobus delle cheerleader che stava per partire. Mi avvicinai e chiesi un passaggio.
Menomale, proprio per un pelo...
Ultima fila, posto accanto al finestrino. Il posto più isolato di tutti.
Fu neanche a metà strada che lo scuolabus si fermò. Mi alzai subito per capire quale fosse il motivo della sosta, quando la vidi... Una cisterna piena di benzina si era fermata di fronte a noi...e da essa scese Jerome.
Oddio....
La polizia non ha ancora catturato i Maniax? Seriamente?
Mi infilai subito sotto il sedile davanti al mio cercando di rimanere il più nascosta possibile.
Jerome entrò dentro, legò le cheerleaders e fece un discorso insensato che non sono stata a sentire. Poi cominciò a spargere benzina ovunque.
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Nel frattempo io stavo strisciando sotto i sedili cercando di non fare rumore e di non farmi trovare. Arrivai davanti, presi il mio profumo dalla borsa e molto piano scesi dall'autobus. C'erano 3 evasi. E grazie a Dio non mi notarono.
Idioti...
Mi misi sotto l'autobus e aspettai il momento giusto per prendere la pistola a uno dei criminali.
Presi il profumo in mano e uscii da dove mi ero nascosta. Subito lo spruzzai negli occhi di uno di quegli psicopatici facendogli cadere la pistola. La presi il più velocemente possibile ma.... un gigantesco criminale spuntò alle mie spalle e mi bloccò.
Jerome scese dall'autobus...
"Jerome, guarda, siamo stati bravi, ne abbiamo catturata una..." disse l'imbecille a cui avevo rubato la pistola, mentre gli lacrimavano gli occhi per colpa del profumo.
"Oh, ma chi abbiamo qui?" disse avvicinandosi a me. "Lasciami andare!" dissi mentre cercavo di liberarmi dalla presa del criminale che mi teneva saldamente. "Oh, tranquilla. Non ti faremo nulla per ora..." disse sorridendo. Col suo solito tono divertito.
Dopodiché si avvicinò all'autobus con un accendino intento a fargli prendere fuoco.
Ma per sua sfortuna esso non funzionava.
Stava per usarne un altro quando arrivò la polizia. Anche Jim Gordon era lì!
Subito ci furono degli spari. Poi Jerome ordinò a un altro criminale di accendere il loro veicolo. Io provai a gridare per chiedere aiuto, ma il fuggitivo che mi teneva stretta non esitò a tapparmi la bocca.
Gli spari cessarono. Lo psicopatico mi legò e mi mise dentro il loro veicolo. Mi bendò gli occhi, mi chiuse la bocca con dello scotch e da quel momento sentii solo la risata di Jerome...
