Clelia è un'adolescente molto curiosa e testarda. Abita a Gotham city, una cittadina "tranquilla". La sua vita è normale, al quanto monotona.
Ma presto i suoi problemi non avranno fine!
Finalmente arrivati! Non avrei sopportato un secondo di più la presenza di Dwight al mio fianco! Jerome ci fece scendere dall'auto e poi ci tolse le manette. Quando finì di liberarmi i polsi si mise dinnanzi a me e mi guardo negli occhi.
Mi mancavano un casino i suoi occhi verdi!
Sembrava volesse baciarmi, si poteva vedere chiaramente che lo desiderava. Chiuse per un po' gli occhi, come se avesse mal di testa. Quando li riaprì mi accarezzò la guancia e andò più avanti. Mi lasciò lì impalata col desiderio di un bacio. Forse non se la sentiva con tutte quelle bende... No, no impossibile. Lui non si farebbe fermare da nulla.
"Bene gente! Siamo arrivati! Si mangia!" Jerome prese la busta contenente i nostri pranzi che aveva rubato al Mc poco prima. Sicuramente il cassiere non si aspettava di ritrovarsi Jerome Valeska alla guida. E quando il mio Re gli puntò la pistola contro lui fu obbligato a darci il pasto gratis. E Jerome per ringraziarlo gli provocò un buco nella fronte.
Io non dissi nulla per tutto il pranzo.
"Dove siamo diretti mio signore?" Domandò Dwight. "Adesso siamo in un vecchio magazzino....ma dopo...dopo vedrai! Hahahahaha!"
Risalimmo in macchina, ma questa volta io mi sedetti davanti.
Rubammo un furgone di "Channel 9" e poi ci recammo alla centrale elettrica di Gotham.
"Clelia, potresti passarmi la mia faccia? È ora di sistemarmi un po', devo andare in tv! E non posso di certo presentarmi in queste condizioni!" "Tieni. Ma, come farai a riattaccarla?!" "Con questa!" Disse mentre teneva in mano una spillatrice. "Una spillatrice?" "Esatto!"
Dopodiché cominciò a riattaccarsi la faccia.
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Ogni tanto batteva il pugno su un bidone accanto a lui per il dolore.
Guardai Dwight, era preoccupato.
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Probabilmente aveva paura che Jerome potesse ucciderlo. Beh, faceva bene ad aver paura.
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"Allora? Come sto?" Chiese il mio Re. "Stai bene." Rispose Dwight, mentre se la faceva sotto dalla paura. "E tu Clelia, cosa ne pensi? Mi dona?" "Si..." Non so...gli stava bene, ma io avevo paura che con tutto quello che gli era successo al viso non avrebbe potuto baciarmi mai più... "Che c'è che non va? È storta?" Mi chiese Jerome vedendo che non ero molto convinta della mia risposta. "No, no. Ti sta bene." Dissi più sicura. "Benissimo allora! Cominciamo!"
Iniziammo a piazzare degli esplosivi. L'idea di Jerome era quella di far esplodere la centrale elettrica di Gotham così che la città cadesse in una profonda oscurità dove il caos avrebbe regnato indisturbato. Ovviamente non si sarebbe accontentato di una semplice esplosione. Così prese la telecamera dal furgone di Channel 9 e la collegò per fare in modo che tutta Gotham potesse ricevere il suo messaggio di morte e pazzia!
"Jerome..." "Si?" "...sono contenta che tu sia qui." "Anche io sono felice di essere tornato! Mi sei mancata molto..." Prima che lui potesse dire qualunque altra cosa lo baciai. Lo ammetto era difficile baciarlo... "Finalmente..." Dissi soddisfatta. "Già. È stato un po' doloroso, ma bello." Ma quando Jerome finì di parlare si appoggiò ad un barile di benzina per non cadere, sembrava star male. "Jerome!" Dissi preoccupata. "Oh, Wow! Tu si che mi fai girare la testa mia Regina! Hahaha..." Disse sedendosi a terra. "Non scherzare Jerome! Stai bene?" Dissi allungando il braccio per aiutarlo. "Tranquilla, va tutto alla grande! Aspetta...che cos'è questo?!" Disse stringendo il mio braccio mentre guardava la ferita provocata da Pollard. "È la ferita che mi è rimasta dopo che Dwight mi ha sparato...mentre mi diceva che per te non valgo nulla e..." Dissi tristemente con lo sguardo basso. "Dwight, eh? Non gli è bastato staccarmi la faccia, oh no, non la passerà liscia..." "Hey tu!" "Si, capo?" "Hai piazzato tutti gli esplosivi come ti avevo chiesto?" "Si..." "Bene. Guarda un po' lì." Disse Jerome indicando il vuoto dietro di lui. E mentre quello stupido si girava per guardare alle sue spalle il mio Re prese un tubo d' acciaio e glielo tirò dritto in testa. "Beh, ora gli servirà un bel posticino dove riposare...oh, ci sono! Prendi una sedia mia cara, il nostro caro amico avrà un posto in prima fila per godersi al meglio lo spettacolo!"
Misi la sedia in mezzo agli esplosivi e poi Jerome ci legò il corpo senza sensi di Dwight.
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Poi posizionò la telecamera dinnanzi a tutto il nostro capolavoro e iniziò a riprendersi.
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"Prova, prova. Eccomi qui! Sono in diretta? Sono in onda? Mi sentite? Oh, fanculo, facciamolo! Ciao, ciao. Come forse qualcuno saprà...sono morto..oh,oh. Ma date retta a me, la morte è....noiosa...ma tornare in vita... è magnifico! Dovremo morire tutti per acquisire una sana nuova prospettiva sulla vita! E vorrei proprio condividere questa cosa con voi! Oh, agente che aspetto orribile..." Disse avvicinandosi a Dwight al quale aveva messo un cappello da poliziotto in testa. Nel frattempo io me ne stavo in disparte, non volevo comparire in tv per il momento. "...sta notte Gotham nell'oscurità non esistono regole! E quindi sta notte Gotham, fa ciò che vuoi, uccidi pure chi vuoi...e quando nascerà il mattino, anche voi sarete, amici miei...rinati! Hahaha!" Concluse accendendo la miccia. "Ah, un'ultima cosa....chiunque è intendo CHIUNQUE osi mancare di rispetto alla MIA Regina, beh...morirà. HAHAHA! Giusto amico?" Disse riferendosi a Dwight.
"Ora andiamo mia cara." Disse Jerome avvicinandosi a me. Poi mi prese per mano e ce ne andammo via.