Arrivammo in una casucola vicino al centro di Gotham.
"Bello schifo. Pensavo che gli sbirri se la godessero alla grande. Beh, a quanto pare mi sbagliavo..." Dissi entrando in quella che doveva essere la casa del detective Gordon.
"Tranquilla non ci starai molto. Tornerai ben presto alla beata comodità e lussuria dell' Arkham Asylum." Disse rovistando dentro degli scatoloni.
"Si, si. Molto divertente Jimmy..."
"Pensavo volessi rivedere il prima possibile Jerome." Disse senza nemmeno guardarmi.
"Si, ma non ho mica detto che lo avrei rivisto in prigione."
Jim tacque, continuando a guardare documenti e robe varie, io feci lo stesso, sono stata per più di 5 secondi in silenzio, un nuovo record!
"Allora? Dove andiamo? Cosa devo fare? Quando posso decapitate Sofia? Jim ma mi stai ascoltando?"
"Tutto ti sarà detto a tempo debito. Intanto perché non mi racconti un po' della tua chiacchierata con Annie?"
Rimasi di sasso. Che cosa diamine c'entrava Annie ora? E poi come faceva a sapere che mi era venuta a trovare?
"Beh, diciamo che è andata bene..."
"L'hai parecchio delusa."
Ma che cavolo vuole dalla mia vita?!
"Amen. Se n'è andata via ed io ero convinta che...hey! Aspetta un secondo...Non sono cazzi tuoi!"
"Fa come vuoi. Non mi interessa se mi racconti o no i tuoi problemi, ne ho già abbastanza." Disse con un tono disinvolto.
"Allora non chiedere, no?!"
"Non ti ho chiesto niente. Però voglio che tu capisca che la tua malattia si può curare, puoi guarire! E potresti lasciarti tutto questo alle spalle! Fallo, ti prego, prima che sia troppo tardi e che la parte peggiore di te prenda il sopravvento."
Ancora?! IO NON SONO MALATA! Sono solo un po'...confusa, a volte, forse molte volte...ma a lui non gliene dovrebbe fregare nulla!
"Io..." Sentii un forte mal di testa e poi quando riaprì gli occhi ero tra le braccia di Gordon che mi reggevano delicatamente la testa.
"Cosa...cosa è successo? D...dove sono?"
Non ho la ben che minima idea di quello che sia successo, ho sentito una grande fitta alla testa, come se mi avessero colpito molto forte.
"Sono Gordon, Jim Gordon. Sei a casa mia, a Gotham."
"Si...io..." Dissi cercando di rialzarmi. Ero confusa, ma non sapevo il perché.
"Fai piano..." Disse il detective cercando di aiutarmi.
"Ahi, che male!" Dissi poggiando una mano sulla fronte.
"Stai bene ora?"
"Si, si sto bene. Su andiamo." Dissi barcollando, sembravo ubriaca.
"Ma...sei appena svenuta."
"Ma si chissenefrega. Capita, no?" Dissi massaggiandomi la fronte.
"No."
"Giusto. Su ora non fare il guastafeste! Abbiamo dei cattivi da acciuffare!" Barcollavo ancora e parlavo a vanvera senza neanche sapere quello che stava uscendo dalla mia bocca.
"Okay, okay....ma prima lascia almeno che ti spieghi quello che devi fare, è pericoloso fare mosse azzardate."
Perfino in quelle condizioni fui capace di prendere per i fondelli Gordon.
"Ma non farmi ridere! Se me lo avessi detto qualsiasi altra persona sulla Terra ci avrei fatto anche un pensierino, ma detta da te Jimbo, questa frase sembra una grossa cazzata, eccome se lo sembra!"
Jim tacque.
"Su dai, scherzo. Sono tutta orecchie signore!" Dissi scherzosamente, barcollando e sedendomi su una poltrona.
Il detective fece un respiro profondo e poi cominciò a parlare.
"Sofia sta cercando di manipolare Pinguino e voi due vi siete già incontrati, giusto?" Annuì e lui proseguì.
"Bene, come immaginavo. Allora, visto che Sofia ha un odio particolare verso di te ho pensato subito che saresti stata un'arma perfetta per annientarla. Quindi, ho pensato di farti fingere di appoggiare Pinguino e così Sofia dovrà rivedere un po' le carte che ha in mano. In più Barbara, la proprietaria del club Sirens mi ha informato che Sofia sta cercando di corromperle e metterle contro Pinguino. Ma tu sei amica di Selina, no? Quindi potresti anche infilarti nel club e risolvere come puoi questa faccenda. Così facendo Sofia dovrà trovare altri alleati e avremo il tempo di progettare altri attacchi per fermarla."
"Wow! Questo piano è così stupido che potrebbe funzionare!"
"Felice che tu sia d'accordo..."
"Ma ora, se non le dispiace mio caro detective, io andrei a dormire. Sogni d'oro!" Dissi un po' sarcastica, un po' minacciosa e molto impacciata.
Poi mi recai in una stanzetta dove c'era un lettino, mi coricai e crollai dalla stanchezza.Ovviamente non seguirò perfettamente il piano di Jimmy, aggiungerò solo qualche dettaglio più...esplosivo! Ma...per ora mi atterrò alle regole. Per ora...
![](https://img.wattpad.com/cover/166102385-288-k222891.jpg)
STAI LEGGENDO
<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione)
Fiksi PenggemarClelia è un'adolescente molto curiosa e testarda. Abita a Gotham city, una cittadina "tranquilla". La sua vita è normale, al quanto monotona. Ma presto i suoi problemi non avranno fine!