"Hai una visita!" Urlò una guardia mentre bussò alla porta della mia cella.
"Se è il detective Gordon gli dica che non ho intenzione di vederlo. Ne ora ne mai." Risposi diretta.
"Non è Gordon, tantomeno uno sbirro. È una ragazzina di colore, dice di chiamarsi Annie. Mi ha implorato di farla entrare e di..."
Lo interruppi.
"Annie? Ha detto di chiamarsi Annie?!"
"Si, è quello che ha detto."
"OK. Portami da lei."Non ci posso credere...Annie è tornata a Gotham!
La guardia mi portò in una stanza nella quale al centro c'era un tavolo e dinnanzi a me era seduta Annie.
"Annie! È...è bello vederti..." Dissi sedendomi.
"Clelia, cosa ti è successo?" Disse lei in tono freddo e deluso senza nemmeno salutarmi.
"Fantastico, vero? Finalmente sono libera! La cosa che ho sempre sognato in vita mia!"
"Ma ti senti? Io non ti riconosco più! Quando sono tornata a Gotham ho cominciato a cercarti e ho scoperto che sei diventata una pazza criminale bipolare! E come se non bastasse hai una relazione con uno dei peggior criminali che la città abbia mai visto!"
Sta dicendo sul serio?
"Cosa avrei potuto fare, eh?! Sentiamo! Dopo che te ne sei andata mia nonna è morta ed io sono rimasta sola! Ho cominciato a rubare per procurarmi abbastanza soldi per continuare a vivere! E poi, beh, ho rincontrato Jerome e lui mi ha aperto la mente!" Cazzo, pensavo fosse bello rivedere Annie dopo tutto questo tempo! E pensavo che anche lei sarebbe stata felice di rivedermi! Invece no. È venuta solo per farmi la predica!
"Sono certa che avresti avuto molte altre opzioni che sarebbero state di gran lunga migliori di quella che hai scelto! Bruce, per esempio. Avrebbe potuto aiutarti lui."
"Sai bene che odio essere un peso per le persone. E poi, so cavarmela da sola."
"Vedo." Disse in tono sarcastico.
"Sei venuta qui solo per farmi una cantilena!?"
"No. Io sono tornata a Gotham perché mi mancavi, mi manchi tutt'ora. Ma forse è inutile dirtelo visto che non sei più tu. È Clelia che mi manca, che mi è mancata ogni singolo giorno. Ma ora che ti ho rivista, che ho visto come sei diventata mi manca ancora di più la mia vecchia amica e purtroppo credo che non la rivedrò mai più."
Ora basta! Come può pensare di venire a cercarmi dopo tutto questo tempo solo per dirmi che sono un maledetto errore ambulante!
"Fanculo Annie! Una fottutissima volta che sono finalmente felice nella mia vita di merda, tu vieni qui a rompermi le scatole ed a rimproverarmi delle mie scelte passate! Beh, se sei venuta solo per questo credo che tu abbia sprecato solo tempo." Dissi arrabbiatissima, ma anche delusa.
"Clelia, se c'è ancora una parte sana in te, anche piccola, ti prego, dammi retta e lascia andare per sempre Jerome e tutto quello che hai fatto di brutto alle tue spalle."
Le parole di Annie mi feriscono, mi feriscono molto. Sento le lacrime che stanno per sgorgare dai miei occhi, mi tremano le mani e sento una gran confusione in testa, come se ci fossero tante vicine che mi parlano contemporaneamente e mi danno tutte dei suggerimenti diversi.
"Io..."
"Pensaci Clelia. So che sei ancora lì, devi solo riprendere il controllo." Disse mettendo le sue mani sopra le mie, ma io le tolsi bruscamente.
"Ti voglio bene amica mia." Disse e poi se ne andò.Tornai in lacrime nella mia cella accompagnata da due guardie.
Quando entrai vidi che Jerome era seduto sul mio letto e mi guardava stranito.
"Cos'è successo?!" Mi chiese avvicinandosi minacciosamente.
"Nulla, lascia stare!" Dissi allontanandolo da me mentre mi asciugavo le lacrime.
Ma lui si avvicinò ancora di più e mi prese per i polsi facendomi male.
"Cosa è successo?" Richiese scandendo bene le parole, si vedeva benissimo che era spazientito.
Cedetti e gli dissi tutto.
"È venuta a trovarmi una mia vecchia amica...e...e crede che dovrei starti lontana e cercare di rimediare a tutti i miei errori..." Dissi in fine con lo sguardo basso.
Lui mi alzò il mento con due dita per costringermi a guardarlo negli occhi.
"Tu non ti allontanerai mai da me, capito?" Mi disse con lo sguardo fisso nei mie occhi.
"Capito."
"Brava la mia Regina." È così dicendo andò di nuovo a sdraiarsi sul letto.
"Jerome...."
"Si?''
"Ti amo." Dissi sempre con lo sguardo basso. Lui fece un ghigno e mi ordinò di avvicinarmi a lui cosicché avrebbe potuto baciarmi.
"Odio le lacrime. Preferisco di gran lunga ridere! Il dolore e il rimpianto sono alquanto inutili nella vita di un uomo. Ripensare al passato e sentirsi in colpa per gli errori commessi è da codardi, è solo per quelle persone che non riescono ad accettarsi. Ed io non voglio che tu sia così e per questo ho in mente un piano brillante!"
Poi scoppiò in una fragorosa risata.Salve gente!
Volevo fare un po' di pubblicità ad una mia carissima amica che ha cominciato da poco a scrivere.
Si chiama proudtobee e sono sicura che le sue storie saranno favolose!
Quindi se vi fa piacere supportatela con un po' di stelline! ❤️

STAI LEGGENDO
<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione)
FanfictionClelia è un'adolescente molto curiosa e testarda. Abita a Gotham city, una cittadina "tranquilla". La sua vita è normale, al quanto monotona. Ma presto i suoi problemi non avranno fine!