⚠️Arkham⚠️

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Sono passate 2 lunghissime settimane dall'arresto di Jerome ed io non riesco a togliermelo dalla mente...
Dentro di me c'è una parte che vorrebbe andarlo a trovare.
NO! Non posso, è uno psicopatico, ha ucciso sua madre, n..non posso andarlo a trovare.

No no no.

Ma non c'è giorno che passo senza pensare a lui, al suo sguardo, alla sua risata inquietante che in qualche modo mi attrae...

Oh FANCULO facciamolo.

Decisi di andarlo a trovarlo nonostante sapessi che non era la cosa più giusta da fare.
Chiamai un taxi e gli chiesi di portarmi ad Arkham.

Mi ritrovai dinnanzi ad un cancello con due guardie che mi chiesero:
"Ha bisogno di aiuto signorina?"
"Sono qua per una visita..."
"Carta di identità, prego."
"Si...eccola."
"Mi spiace i minorenni non possono entrare senza essere accompagnati."
mi disse una delle guardie mentre mi ridava la mia carta di identità.
"La prego...sono la figlia del detective Gavazzi, deceduto qualche anno fa sono qui per interrogare un sospettato."
"Come no...senti ragazzina, non abbiamo tempo da perdere quindi vattene, torna a giocare con le bambole!" disse l'altra guardi con tono scocciato e aggressivo.
"Senta io ho bisogno di vedere un detenuto, quindi apra quel dannato cancello!" ero sorpresa di me stessa, avevo alzato la voce con una guardia?!
"Senta ragazzina lei ora mi ha proprio scocciato. Quindi la prego di andarsene!"
Restai lì immobile pensando a cosa dire per convincerli a farmi entrare quando improvvisamente dietro di me apparve un uomo, era alto, abbastanza anziano.
"Qual è il problema?" chiese il signore alle mie spalle.
"Salve, Don. Falcone. Vede, questa ragazzina vuole far visita ad un detenuto, ma è minorenne e non può entrare se non è accompagnata."
"Come ti chiami signorina?" mi chiese il signore.
"Clelia."
"Che bel nome."
"Grazie"
"È con me. Aprite." disse con fermezza alle guardie. E subito aprirono l'enorme cancello.
"Grazie mille signore." dissi con il tono più formale che conosco.
"Di nulla cara, chiamami pure Carmine."Io annuì, feci una linguaccia alle guardie e mi avviai verso l'ingresso principale.
"Desidera?" mi domandò un'altra guardia all'ingresso.
"Sono qui per far visita ad un detenuto."
"Nome?"
"Il mio?"
"No, quello del detenuto."
"Ah..si, si chiama Jerome."
"cognome?"
"Ehm..non lo so."
"Tratti fisici caratteristici?"
"Ha i capelli ross..." non riuscì neanche a finire la frase che la guardia mi interruppe:
"Valeska, va bene mi segua pure."
Mi portò in una stanza dove al centro c'era un tavolo con due sedie e su una di queste proprio davanti a me era seduto Jerome.
"Buongiorno principessa, non ce la facevi proprio a stare senza di me, eh?"

 "Buongiorno principessa, non ce la facevi proprio a stare senza di me, eh?"

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"Ciao Jerome..."
"Come stai?''
"Sto bene, grazie. Tu come stai?
"Io sto alla grande!" disse con un po' di sarcasmo. "Mi sto facendo molti amici che non vedo l'ora di presentarti."
"Oh, anch'io non vedo l'ora di conoscerli..." dissi con sarcasmo.
Ci fu un momento di silenzio, ci guardammo negli occhi, i suoi occhi quelli che mi stavano incantano pian piano ed io tentavo di resistergli. Inutile. Si avvicinò mettendo le braccia sul tavolo. Continuavamo a guardarci negli occhi. Ero come ipnotizzata. I nostri volti si avvicinavano sempre di più...sempre di più...

FRENA, FRENA, FRENA. VUOLE BACIARMI?! OH, NO.
NO, NO, NO!

"N..no" dissi interrompendo il silenzio.
"No?" chiese Jerome sorpreso.
"N..no io..io non posso. S..scusa devo andare..."dissi mentre mi alzavo per uscire dalla stanza.
Jerome rimase in silenzio, probabilmente non sapeva cosa dire. Neanch'io sapevo cosa dire...

Uscii dalla stanza e quando fui fuori sentii Jerome RIDERE?!
COSA CAZZO HA DA RIDERE !?!?

Tornai a casa e misi la testa nel cuscino. Probabilmente ero tutta rossa...non ci credo...stavo...stavo per baciare uno psicopatico.

In sintesi ero nella mia stanza che scleravo come una PAZZA!
Poi come d'abitudine presi le mie cuffiette, il cellulare e mi addormentai aspettando che mia nonna mi urlasse contro per svegliarmi all'ora di cena.

<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora