<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione)

"Una bella chiacchierata"

Leslie mi guardava stupita e spaventata allo stesso tempo.
"Non mordo mica..." le dissi.

Nessuna risposta.

Dopo un po', superato il "trauma", la dottoressa riprese a parlare.
"Non eri ad Arkham?"
"Si, ero. Hanno detto che sono guarita.  Sa mi ricordo di lei, la fidanzatina del detective..."
"Si, quella sera al galà di beneficenza..."
Mi scese una lacrima dal viso a quelle parole.
"Sembravi una così brava ragazza, perché eri con Jerome quella sera?"
"La prego...la smetta di fare domande." dissi con un groppo alla gola.
"Voglio solo aiutarti..."
"Lei è troppo curiosa."

Silenzio.
Nessuna delle due disse più una parola.

"Non doveva morire..." dissi interrompendo il silenzio, mentre mi sforzavo per non cominciare a piangere.
"Nessuno merita di morire." aggiunse Leslie timidamente.
"Io non volevo...tutto quello che mi è capitato, tutto quello che ho fatto...io..io volevo essere come gli altri. Volevo una famiglia felice, una vita normale, una coscienza pulita..."
"Anche io, non sai quanto..."
"Ma lei è normale! Lei è fortunata ad esserlo! Lei ha una vita felice!"
"Ti sbagli...stare con Jim Gordon non è affatto normale. E per quanto riguarda la mia vita felice...ho appena perso un bambino che stavo aspettando da tanto tempo..." disse con le lacrime agli occhi.
"Mi spiace..."
"È per questo che sto andando al Sud, per fuggire da tutto e da tutti. Per rifarmi una vita." aggiunse asciugandosi le lacrime.