I MANIAX!

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Tornai a casa verso le 21:10.
Salì le scale piano piano per non svegliare mia nonna e mi chiusi in camera mia.

ERO SCONVOLTA.

Come aveva fatto Jerome a scappare?!
E se poi venisse a cercarmi?!
E se facesse qualche cavolata?!...
...sicuramente farà qualche cavolata...

Ero immersa nei miei pensieri quando crollai dalla stanchezza e mi addormentai.

9:00
Sabato...amato Sabato, che vivrei più spensieratamente se non fosse che penso ogni singolo momento al fatto che Jerome sia libero e stia girando per la città.

Per togliermi un po' di pensieri decisi di andare a fare una balle passeggiata.

PESSIMA IDEA.

Camminavo per il centro di Gotham guardando vetrinette e ascoltavo la musica con le mie inseparabili cuffiette.
Quando ad un certo punto mi imbattei in una vetrina piena di tv.

"Salve gentili telespettatori, siamo vicino alla Gotham Gazatte dove sembra che gli evasi da Arkham stiano gettando dei cittadini...."

Non ascoltai neanche il resto della notizia, cominciai ad avviarmi verso la Gotham Gazette, anche se non so perché, ma mi veniva d'istinto andarci.
Quando arrivai vidi 7 cadaveri...
mi venivano i brividi.
Ma il mio sguardo si rivolse verso l'alto...su un ciuffo di capelli rossi che avrei riconosciuto a kilometri di distanza...Jerome.
Un impulso mi disse di salire, di andare da lui...
...*no...no..non posso...*mentre mi ripetevo queste parole nella mia mente stavo salendo l'unica rampa di scale non sorvegliata dalla polizia.
Salivo velocemente cercando di raggiungere il tetto.

Troppo tardi se ne erano già andati...

Allora cominciai a scendere dal palazzo, ero sia un po' delusa sia un po' sollevata di non aver visto Jerome...
Ero alla seconda rampa di scale, quando da un angolino sbucò una sagoma.
"Ciao dolcezza, te l'ho detto che ci saremo rivisti e le promesse sai che le mantengo sempre."
"J..Jerome!"
"Sei felice di vedermi? Ti mancavo, eh..."disse avvicinandosi sempre di più.
"Si..cioè no..c..che ci fai ancora qui?"
"Oh sai le solite cose..."disse continuando ad avvicinarsi.
"Si...immagino.."dissi provando ad allontanarmi da lui.
"È inutile scappare Clelia, io torno sempre." disse concludendo con una risata.

Quella fottutissima risata, la odiavo tanto quanto l'amavo!

Mi allontanavo pian piano sempre di più fino ad arrivare all'altra rampa di scale.
E lui niente, stava lì a guardarmi fermo e immobile.

Alla fine riuscì ad uscire, mi guardai indietro per vedere se Jerome era dietro di me. Ma niente lui non c'era.

E pensare che per un secondo ho sperato che mi seguisse...



<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora