La Morte Di Sofia

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Mi svegliai con la schiena indolenzita ed ebbi per poco tempo mi sentii smarrita, come se non avessi la minima idea di dove mi trovassi, poi mi ricordai degli ultimi avvenimenti e mi tranquillizzai.
Guardandomi intorno vidi Annie e altri membri della setta che si stavano vestendo in fretta e nei loro occhi notai una goccia di entusiasmo.

Giusto...oggi è il fatidico giorno in cui Sofia Falcone...morirà.

Quando anche io fui finalmente pronta iniziammo l'operazione, ma prima...dovevo fare un saltino da Barbie.
Mi misi davanti a tutte le persone all'interno di quel rifugio e dissi:
"OGGI È IL GRANDE GIORNO! VERSEREMO IL SANGUE SPORCO DI SOFIA FALCONE NELLE INFIDE STRADE DI GOTHAM! ORA VI CHIEDO....SIETE PRONTI A QUESTA RIVOLTA, O VOLETE ABBANDONARE TUTTO PER UN QUALSIASI CAPRICCIO? PERCHÉ CHI NON VUOLE VENIRE PUÓ TRANQUILLAMENTE RIMANERE QUI FERMO, MA CHI È PRONTO A RIBELLARSI FACCIA A FACCIA CON OL NEMICO HA IL PIENO RISPETTO MIO....E DI JEROME...QUINDI VI CHIEDO PER L'ULTIMA VOLTA...CHI È CON ME?!"
A quelle mie parole si innalzarono grida di gioia, approvazione e conforto. Da lì capii che erano pronti e lo ero anche io.
"Sono pronta. Lo sono davvero." Disse Annie avvicinandosi a me.
"Anche io."
"ANDIAMOOOOOO!!!!!!!"
Da lì ci muovemmo verso il bar di Barbara, la quale ci avrebbe indicato il nascondiglio di Sofia.

Preparati cara mia. Perché oggi...MORIRAI!

~~skip time~~

"Io ti ammazzo....IO TI SBUDELLO TROIAAA!!!!"
Urlai in preda al panico e alla rabbia.
Quello che successe prima fu tutto un disastro....
Entrammo spavaldamente nel nascondiglio di Sofia, pensando fossimo solo noi cominciammo a fare un po' di baccano cercando di attirare la sua attenzione, visto che si era nascosta da qualche parte.
Pessima scelta...
Quando meno ce lo aspettavamo delle guardie salutarono fuori e uccisero una gran parte dei miei uomini. Io non persi tempo e afferrai la mitragliatrice e cominciai a sparare contro tutti loro. Sfortunatamente uno di loro mi scappò...beh, non erano molti...solo 4.
Mi guardai attorno e ordinari alle persone rimaste di seguirmi con le armi alte. Annie era accanto a me, era terrorizzata.
"Prima volta eh....lo so è strano." Dissi cercando di tranquillizzarla.
"Già....ma tu...come fai?" Chiese con in tono misto tra lo spaventato e il curioso.
"Io? Beh...diciamo che ho qualche esperienza...."
"Certo che...chi non ha niente da perdere, perché ha già perso tutto dinnanzi ai suoi occhi diventa veramente spietato...."
"Se le altre persone non hanno fatto nulla per impedirlo, allora si...succede. Ma ora facciamo silenzio, credo che siamo vicini."
Entrammo in una stanza che pareva uno strano laboratorio, ma a prima vista pareva non esserci alcuna forma di vita, ma quando mi girai per controllare gli altri uomini, non c'era nessuno. Poi ad un tratto dall'ombra sbucò Sofia e dietro di noi si fecero strada due uomini robusti, probabilmente avevano ucciso il resto della setta...cazzo.

"Cara, che piacere rivederti!"
"Sofia...."
"Sai, è da un bel po' di tempo che volevo incontrarti, avrei voluto tanto vedere la tua reazione alla notizia della morte di mio padre."
".....m..morte?"
"Ma come? Non lo sapevi? Eppure in questa città le notizie girano molto velocemente...condoglianze tesoro mio."
"TU! IO...IO TI AMMAZZO!"
"Non essere così rude, d'altronde sei una signorina, no? E pensare che paparino parlava così bene di te, sarà che quel pazzo maniaco del tuo fidanzato di ha leggermente scombussolato il cervello, oppure sei sempre stata così?"
"TACI!"
"Che maniere grossolane! Comunque, non ho più tempo da perdere con te. Ralph, spara." Ordinò poi a uno dei due uomini alle nostre spalle.
"Cos...aspetta...."
Bam...
Ero ancora viva, quindi...
"ANNIE! NOOOOOO!!!TI LURODA BASTARDA, TI SQUARTERÒ CON LE MIE MANI!" Dissi in preda al pianto mentre stringevo il corpo della mia amica.
"Annie....ti prego...ti prego, non ora. Non puoi lasciarmi ora..."
Purtroppo come risposta ebbi un sorriso malinconico e la chiusura dei suoi occhi.
"TI AMMAZZO!" Dissi rivolta a Sofia dopo aver estratto un coltellino. Ma prima che potessi rendermene conto mi ritrovai ai piedi i cadaveri dei due uomini di quella puttana.
Proprio così, due persone avevano fatto irruzione nella struttura. Erano Jim e Lee.
"È da un po' che non ci si vede." Disse Lee.
"Già...." Risposi io confusa.
"Forse potremmo trovare un compromesso...." Disse Sofia on preda al panico.
"Uhm...fammici pensare un po'....NO!" Poi le saltai addosso e la pugnalai al cuore per circa 22 volte.
"Credo sia morta. Può bastare." Disse Jim.
"...forse.."Dissi io asciugando  alcune lacrime.
"Sai cosa succederà adesso, vero?" Disse lui avvicinandosi.
"Si....fai pure." Dissi alzandomi e porgendogli i polsi, i quali furono poi avvolti da una fredda presenza metallica.
"Quella ragazzina, si chiamava Annie.....era una mia grande amica. Potreste seppellirla accanto a mia nonna?"
"Vedrò cosa posso fare..." Disse il detective in tono freddo.
"...ma ora la gitarella è terminata. Torni ad Arkham."

<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora