La tv non parlava d'altro...
I Maniax avevano attaccato la G.C.P.D. e Jerome aveva ucciso il capitano della polizia.
Ma non avevo tempo di pensare a lui e ai suoi stupidi piani insensati e mal riusciti.A casa...
"Nonna?"dissi entrando dalla porta.
Nessuna risposta.
"Nonna!" ridissi la stessa frase alzando il tono della voce.
Niente.
"Nonna!" alzai sempre di più la voce.
Niente.
"NONNA!" urlai.
Niente.
Cercai per tutta la casa, finché...
la trovai stesa sul suo letto, era pallida e fredda.
"Nonna!" dissi andando accanto al letto.
Iniziai a piangere disperata, quando, ad un certo punto....
"Tesoro perché piangi?" chiese una voce fragile.
"Nonna! Non lasciarmi! Ti prego!"dissi piangendo, chinata ad un lato del letto.
"Se fosse per me, io rimarrei con te per sempre.
Per vederti crescere, per poterti aiutare, per poterti consolare.
Ma il fato ha scelto ed io posso solo accettare l'inevitabile."
"Chiamo un dottore! Vado subito."dissi andando a chiamare un medico col telefono al piano di sotto."Sta arrivando."ritorna di corsa da mia nonna per informarla.
"Grazie amore...ma ormai è troppo tardi."
"No, non è vero. Non è giusto!"
"Nulla è giusto al mondo e soprattutto a Gotham."
"Ma..""DRIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNN"
"È arrivato! Vado ad aprire..."
"Buongiorno. Dov'è il paziente?" chiese il dottore sulla soglia della porta.
"B..Buongiorno. Mi segua pure..."
dissi tutta tremolante per via di quello che stavo passando."Nonna, questo è il dottore che ho chiamato prima..."dissi quando arrivammo nella camera da letto.
"Buongiorno signora. Ora le farò una breve visita."
Io uscii dalla stanza, non riuscivo a rimanere lì un secondo di più.Ora ero sulle scale e piangevo.
Piangevo e piangevo.Dopo un po'...
"Le mancano circa 10 minuti...condoglianze." disse il medico uscendo dalla stanza.
"G..g..grazie..dottore.." dissi rialzandomi dal gradino in cui ero seduta.Poco dopo..
4 minuti.
Mancavano circa 4 minuti. Anche se non si può essere precisi con la morte.
Io ero lì.
Ero di nuovo accanto a lei.
E la guardavo piangendo.
Le avrei voluto dire tante di quelle cose che mi ero sempre tenuta dentro. Ma non volevo darle un ulteriore carico da portare con sé."Tesoro, guardami."
Io alzai lo sguardo che tenevo basso, perché avevo paura di quello che avevo davanti.
"Nonna...io..."
"Shhh...non importa. Ti ricordi la collana che ti diedi alla tua nascita?"
"S..si."
"Tienila mi raccomando e ti porterà molta fortuna...come l'ha portata a me. E se un giorno ti mancherò più del solito, stringila forte e sarà come se fossi accanto a te."
Feci un cenno col capo, anche se sapevo che non avevo più quella collana... e per questo mi veniva ancor di più da piangere.
"Ti voglio bene amore mio..." dicendo così mi prese la mano e con le sue ultime forze posò le sue labbra su di essa, lasciando così il suo ultimo respiro sulla mia pelle.
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<Il Re e la Regina dell'Inferno> (in revisione)
FanficClelia è un'adolescente molto curiosa e testarda. Abita a Gotham city, una cittadina "tranquilla". La sua vita è normale, al quanto monotona. Ma presto i suoi problemi non avranno fine!