Prologo (Revisionato ✔️)

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Gli ultimi scatoloni erano rimasti vicino alla porta d'ingresso, ma Ania non aveva proprio la forza per alzarsi e mettere tutto a posto. Si era buttata a peso morto sul letto, sfinita dal secondo trasloco nella città in cui studiava da tre anni.

- Pensi che quei tre scatoloni abbiano voglia di svuotarsi da soli?! - ironizzò la sua amica e coinquilina Marta.

- Dipende, nella tua fantasia sono animati solo gli scatoloni o anche gli oggetti all'interno? Perché, se così non fosse, una di noi due dovrebbe comunque alzarsi e sistemarli!

Entrambe le ragazze risero con leggerezza, ma nessuna delle due sembrava avere intenzione di muovere un solo muscolo per ultimare il lavoro iniziato diverse ore prima.

Ania e Marta si erano conosciute all'università e, in poco tempo, erano diventate grandi amiche, al punto che Marta si era trasferita nella casa che Ania condivideva con altre due ragazze. In seguito all'abbandono di queste ultime, fuggirono anche loro da quel tubo di scarico perennemente rotto e traslocarono, da sole, in una nuova casa più lontana dal centro, ma molto più comoda e funzionale.

Era settembre, da lì a poco sarebbero ricominciate le lezioni e un evento per loro molto importante si sarebbe svolto in pochissimi giorni.

- Buongiorno! È giovedì e mancano solo sette giorni! - disse Marta con tono di grande eccitazione mentre apriva le tende e spalancava la finestra della camera di Ania, illuminando di colpo il suo viso contrariato.

- Sei matta? Sono le 7:00! - sbuffò. - Mi ricordi perché ho deciso di dividere la casa con te?! - chiese coprendosi il viso con il cuscino.

- Perché sono la migliore amica che possa esistere al mondo! - le ricordò Marta sedendosi sul bordo del letto dell'amica. - Dai, se fai la brava, oggi ti porto a fare shopping! - esclamò.

- Marta, è prestissimo e a me non serve niente. - si lamentò Ania tirando le lenzuola nel tentativo di coprirsi dal freddo che aveva invaso la camera subito dopo l'apertura della finestra.

- Stai scherzando? Tra una settimana c'è il firmacopie. - le ricordò.

- Lo so e so già cosa mettermi, non ho intenzione di fare la figa!

- E ti perdi l'occasione di conquistarlo?! - ridacchiò Marta.

Ania sbuffò, avrebbe di gran lunga preferito continuare a dormire piuttosto che conversare di conquiste impossibili, anche perché, con l'inizio delle lezioni, non avrebbe più avuto modo di dormire fino a tardi.

- È un cantante, Marta, i cantanti non si fanno conquistare dalle fan, tanto meno agli instore! - spiegò all'amica.

- Ne riparliamo quando gli farò girare la testa al punto che cadrà ai miei piedi come un carciofo! - rispose Marta ammiccando. - Adesso alzati! - aggiunse, ma Ania non si alzò o meglio, non subito.

Marta era una ragazza molto bella e sveglia, le piaceva farsi desiderare e le provava tutte pur di riuscire a sedurre la persona che aveva puntato. Coi suoi lunghi capelli biondi, gli occhi color nocciola e un corpo da top model, poteva sicuramente avere chiunque volesse e questo lei lo sapeva bene.

Ania aveva una bellezza completamente diversa: era bassina, con delle forme al punto giusto, i suoi capelli erano lunghi, mossi e castani, come i suoi occhi. Era tranquilla, pacata, riflessiva, non amava mettersi in mostra e molto spesso non le piaceva ciò che vedeva allo specchio, nonostante agli occhi del sesso opposto, non passasse del tutto inosservata.

Mentre Marta saltava subito all'occhio per la sua evidente bellezza, Ania aveva dalla sua un'accentuata espressività che le impediva, a proprio discapito, di nascondere i propri pensieri. Una punta di malinconia caratterizzava il suo sguardo, non dovuta a qualcosa in particolare, ma semplicemente alla natura del suo animo.

Una cosa in comune, però, le due amiche ce l'avevano: erano grandi fan di un cantante di nome Ermal Meta.

Il cantautore, aveva da qualche mese vinto il Festival di Sanremo ed era all'apice del successo. Era un uomo di trentasette anni che nella vita ne aveva passate tante prima di riuscire a realizzare quello a cui aveva aspirato praticamente da sempre. Ermal aveva un grande talento per la musica, eccellente cantante, autore e polistrumentista, oltre ad essere una persona di grande sensibilità e umanità. Un uomo acculturato, affascinante, ironico, con una particolare bellezza estetica fatta di riccioli castani e piccoli difetti che lo rendevano irresistibile agli occhi delle sue fan.

Ad Ania piaceva tanto, forse anche troppo, anche se non si esponeva granché nei suoi confronti. In fondo era una persona dello spettacolo e lei non avrebbe avuto nulla da spartire con un vip che, quasi sicuramente, sotto a quella facciata da bravo ragazzo, avrebbe nascosto una personalità superba e troppo sicura di sé. La sua voce, però, le accarezzava l'anima come pochi altri cantanti, nonostante di musica ne ascoltasse molta e di diverso genere. Sentiva una sorta di legame con quella persona sconosciuta, quei suoi testi erano riusciti a descrivere molte delle sue sensazioni e a capirla, in un mondo in cui quasi più nessuno sembrava fermarsi a capire e ad andare oltre la superficie delle cose.

Senza un Graffio e Senza PaureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora