Capitolo 24 (Revisionato✔️)

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Se c'era qualcosa che ad Ania in quel periodo non andava, era sicuramente festeggiare. Ma quando Marta si prefissava un obiettivo, c'era ben poco da fare per farle cambiare idea. L'obiettivo della bionda, quella settimana, fu quello di convincere Ania ad andare con lei e gli altri alla festa per il trentesimo compleanno della cugina dell'amica della sorella di qualcuno che non conosceva nemmeno tanto bene.

Insomma, imbucarsi alle feste con gli amici era sempre stato divertente e Marta non faceva altro che ricordarglielo ogni giorno, ottenendo null'altro che uno sbuffo.

Ma come al solito, a lungo andare, Ania dovette cedere, l'insistenza dell'amica sapeva essere davvero estenuante e avrebbe fatto di tutto per metterla a tacere almeno per un paio di giorni.

Quel paio di giorni trascorse in fretta, si ritrovarono ben presto vestite bene e in macchina con gli altri, diretti verso una sala intrattenimenti che sapevano essere costosa e di tendenza. Flavio e gli amici le avrebbero riportate a casa personalmente e si sarebbero assicurati che tutto sarebbe filato liscio, senza interferenze da parte di Luca.

Così arrivarono alla festa, riuscirono a entrare senza intoppi e le due amiche si diressero spedite verso il bar, con la sola intenzione di bere qualcosa per dare inizio alla serata. Una serata che, a dirla tutta, Ania avrebbe volentieri evitato.

- Ti sta bene, hai fatto bene a comprarlo! - disse Marta osservando l'amica dentro il suo vestito blu con la schiena scoperta, stretto in vita e lungo fino a metà coscia.

- Devo ammettere che si è rivelato un ottimo acquisto! - affermò Ania sorseggiando il suo drink e guardandosi intorno.

- Ania, rilassati, qui non ci succederà niente! - l'amica cercò di tranquillizzarla.

- Lo so.

- E allora perché sei così tesa? - chiese la bionda.

- Non è per Luca. - spiegò l'altra.

- E per chi? Ermal? Mi fa strano persino pronunciare il suo nome! - scosse la testa sorridendo.

Ania non rispose, Marta aveva semplicemente centrato il punto.

Non passava un minuto senza che pensasse a lui, al modo in cui la abbracciava durante la notte, ai baci sulla schiena, ai morsi sui fianchi, al profumo dei suoi capelli, alla luce che emanavano i suoi occhi... Avrebbe voluto chiamarlo, chiedergli come stava, raccontargli quello che accadeva nella sua vita, avere la certezza che lo avrebbe rivisto e spiegargli che il suo silenzio, dopo qualche giorno, aveva iniziato a pesare.

- Non lo so, secondo me questa storia non ti sta facendo bene sommata a tutto il resto. - commentò Marta.

- È che quando sono con lui sto bene, non penso a niente... - provò a spiegare la ragazza.

- Non ne dubito e mi piacerebbe molto che le cose andassero come vuoi tu, ma... La gente famosa è strana! Io lo adoro come cantante e sarà sicuramente una gran bella persona, ma tu hai bisogno di certezze. - disse Marta.

- Ho capito, mi stai dando della cretina che si sta illudendo, ma io ho gli occhi aperti, Marta! - la informò Ania infastidita.

- Se tu avessi gli occhi ben aperti, Ania, me ne accorgerei. Tu non ti vedi, ma io ti conosco e quando parli di lui la tua espressione cambia.

- Beh, quindi cosa dovrei fare? Dimenticare tutto e andare avanti come se fosse facile?

- Dico solo che forse dovresti iniziare a guardarti un po' intorno. - Marta fece spallucce.

- Non mi serve un fidanzato. - la mora alzò gli occhi al cielo.

- Non sto parlando di un fidanzato, ma di una distrazione. Per esempio, c'è un tipo molto carino che si sta avvicinando.

Senza un Graffio e Senza PaureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora