Ania e Mauro camminarono silenziosamente verso casa di lei, con un po' di imbarazzo dovuto a ciò che era accaduto poco prima: Mauro le aveva chiesto di uscire e lei gli aveva detto di essere innamorata di un altro, ma aveva lasciato intendere che, con quella persona, le cose non andassero esattamente come avrebbero dovuto.
Non sapeva se avesse fatto bene a dirglielo, Ania era semplicemente stata sincera e sperava che le cose con Mauro non cambiassero, ma allo stesso tempo sentiva che sarebbe stato inevitabile. O forse no, forse, finché Mauro non avesse incontrato il motivo del suo rifiuto, sarebbe rimasto lo stesso di sempre e, ovviamente, Ania escludeva che lui avesse mai potuto incontrare Ermal.
In effetti Mauro aveva appena ripreso a parlare col suo solito fare scherzoso, forse per scacciare via l'imbarazzo, fatto sta che il cammino verso casa era diventato un po' più leggero.
Ma quando si addentrarono nella zona in cui Ania abitava, lei notò qualcosa: una macchina nera era parcheggiata proprio davanti al suo palazzo e in questo non ci sarebbe stato nulla di strano, se non per il fatto che, un attimo dopo, una chioma di ricci sbucò fuori dal veicolo, facendole quasi fermare il cuore.
Ermal scese dall'auto, richiuse la portiera con calma e si voltò nella loro direzione, appoggiando un braccio sul tettuccio e attendendo che lo raggiungessero.
Ania, fortemente stupita dalla sua presenza e imbarazzata da quella di Mauro al suo fianco, si fermò di colpo e si chiese per quale motivo non l'avesse avvisata che sarebbe andato a trovarla, ma soprattutto, perché si stava mostrando apertamente a Mauro?
- Chi è? - chiese l'amico, ma Ania non rispose, proseguì semplicemente in quella direzione, costringendolo a seguirla.
La ragazza si sentì a disagio ed ebbe il presentimento che quell'incontro tra i due non avrebbe portato a nulla di buono, considerando l'espressione irritata del riccio.
- Ciao! - esclamò Ermal con un sorriso tirato.
- Ciao. - rispose lei tra imbarazzo e fastidio, non le piacque trovarsi in quella situazione.
- Non mi presenti il tuo amico? - disse lui con fare apparentemente tranquillo.
- Certo, lui è Mauro. - Ania si voltò verso quest'ultimo, lo vide confuso e sorpreso, forse lo aveva riconosciuto. - Mauro, lui è...
- Sono Ermal, piacere! - sfoggiò nuovamente quel finto sorriso e gli allungò la mano.
- Ermal? Il cantante? - domandò Mauro incerto, stringendogli la mano.
- Il cantante, esatto! - affermò il riccio con sicurezza. - Dove andavate di bello? - gli chiese poi inchiodandolo con lo sguardo.
- Da nessuna parte, mi stava solo accompagnando a casa. - Ania capì dove volesse andare a parare e prese in mano la situazione, ma Ermal non staccò neanche per un momento gli occhi dal ragazzo.
- A piedi? - continuò rivolgendosi a lui.
- Ermal! - Ania lo riprese.
- Questo ti crea problemi? - gli domandò Mauro.
- Non capisco l'utilità di accompagnare una ragazza a casa a piedi, a meno che tu non abbia intenzione di entrare in casa, ovvio!
- Non so cosa tu stia insinuando, non ho bisogno di questi giochetti per entrare in casa di una ragazza! - ribatté Mauro.
- Perfetto, allora puoi andartene, adesso Ania è a casa, ci penso io a lei! - Ermal sorrise dispettoso ed Ania si portò una mano alla fronte, rendendosi conto che la situazione stava degenerando.
- Me ne vado quando lo decido io oppure se me lo chiede lei! - replicò l'altro.
- Secondo me te ne vai subito! - il tono del riccio cambiò.
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Senza un Graffio e Senza Paure
FanfictionERMAL META FANFICTION ⚠️STORIA IN REVISIONE⚠️ Tengo molto a questa storia perché è la prima in assoluto che ho scritto. Mi rendo conto che alcuni fatti sono talvolta assurdi, ma tramite le mie storie potrete assistere alla piccola crescita di una s...