Capitolo 44

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Tae's pov
Stanco di stare in quella posizione scomoda, mi giro dall'altra parte tenendo sempre gli occhi chiusi e appoggiai la testa su qualcosa di duro, ma stranamente comodo "svegliato?" ...non può essere. Apro tutti e due gli occhi di scatto incontrando a pochi metri di distanza il volto del coniglio "aish" brontolo provando ad alzarmi, si provando. Un suo braccio mi cinge il fianco mentre l'altro è sotto la mia testa "dove vai?" Chiede avvicinandomi di più a lui "dove mi pare" rispondo con un ghigno in faccia, "uh ma quanto siamo simpa" sta già rompendo. Con tutta la forza che ho in corpo lo butto giù dal letto dopo il quarto tentativo, cazzo ha fatto un bel pò di rumore la sua caduta, ma ben gli sta spero che si sia fatto pure male, inizio a ridere aspettando che mi arrivino insulti da parte sua ma niente. A gattoni mi avvicino alla fine del letto nella parte opposta alla mia, lo trovo praticamente sdraiato a terra con la testa girata dall'altra parte, un braccio adagiato sul comodino mentre l'altro sul fianco e le gambe divaricate distese. Con ancora il sorriso sul volto gli tocco una guancia attento a non sporgermi troppo per poi cadere su di lui, ma non si muove, non apre neanche gli occhi...e se è morto!? Se quando è caduto ha sbattuto la testa?! Cazzo no, scendo immediatamente dal letto e mi metto di fianco a lui, oh merda cosa si fa adesso? Devo chiamare l'ambulanza? Ovvio però poi chi gli è lo dice ai genitori? È tutta colpa mia! Inizio a piangere con la consapevolezza di aver ammazzato un essere umano e per di più lui. Piango sempre più forte fino a quando non mi sale l'idea di chiamare l'ambulanza, se fosse ancora vivo? Mi alzo barcollando un pò e continuando a farmi scendere dagli occhi goccioloni di acqua salata, sobbalzo dallo spavento quando mi sento prendere per la mano e venir tirato giù con forza. Cado praticamente sopra il coniglio, colui che pure se è seduto mi ha appena fatto mettere a cavalcioni su di lui e che ora mi sta abbracciando "scusa non volevo spaventarti, era uno scherzo" dice con voce dolce "mi dispiace" continua aumentando la presa, nascondo la testa nell'incavo del suo collo continuando a piangere "non piangere scusa..." ripete allontanandomi un pò da lui solo per osservare lo stato pietoso in cui mi trovo "io non vol-" lo interrompo "sei uno stronzo! Ma ti pare che devi fare scherzi di questo genere?! Se un coglione cazzo! Ho preso uno spavento più grosso di questa casa! Ho pensato veramente che fossi morto! Cosa avrei dovuto fare cret-" questa volta fui interrotto io, ma dalle sue labbra però.
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Jk's pov
Non sento quello che dice o meglio non lo sto ascoltando, sono troppo occupato ad osservare le sue labbra che si muovono freneticamente solo per dirmi che sono un idiota o cose del genere. Però sembrano così morbide, senza pensarci due volte mi butto a capo fitto su quelle labbra invitanti, si trova ancora a cavalcioni su di me e approfittando del momento gli metto le mani sulla schiena spingendolo verso di me, in modo di essere ancora più vicini. Ci tiene tanto ad insultarmi e a dire che gli sto sul cazzo, ma comunque continua a baciarmi, avevo ragione a pensare che le sue labbra fossero morbide. Ci stacchiamo solo quando inizia a mancare l'aria a tutti e due, lo osservo ed è ancora più bello, ha i capelli scompigliati, le guanciotte tutte rosse, la faccia un misto tra rabbia e sorpreso. "Tu sei pazzo" disse prima di alzarsi e uscire da casa con tanto di sbattimento di porta, mi alzo anche io coj un sorriso a incorniciarmi il viso, cazzo forse mi sto prendendo una cotta per quell'alieno. 

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